Alla base di questo elaborato vi è l’obiettivo di analizzare e spiegare i benefici che l’autocompassione porta al singolo e alla sua vita, personale e lavorativa, grazie ad un’analisi attenta del modello proposto da Kristin Neff e ai vantaggi che questo costrutto ha rispetto ad altri. Il tema dell’autocompassione, nonostante preso ancora poco in considerazione nella società moderna, è ritenuto di primaria importanza per i numerosi vantaggi che permette di ottenere con estrema facilità ed esercizi semplici. L’autocompassione applicata ai contesti lavorativi è il cuore dell’elaborato: sviluppare tale costrutto e tenerlo allenato permette di ottenere benefici per la persona stessa e più in generale per l’intera organizzazione. Sviluppando abilità autocompassionevoli più ricerche mostrano come queste permettano di implementare in maniera evidente i livelli di benessere. Grazie a diversi studi si è potuto capire come essere autocompassionevoli permetta di vivere meglio situazioni stressanti e di cambiamento, un esempio è la situazione attuale dovuta alla pandemia da covid-19. Promuovere l’autocompassione e farla conoscere nei contesti lavorativi potrebbe essere un grande aiuto ed una novità ancora non sperimentata abbastanza. Nonostante negli ultimi anni ci sia stato un aumento sostanziale dell’interesse verso questo argomento sarebbe utile continuare a promuovere un suo sviluppo per migliorare la qualità delle ricerche e applicare questo costrutto a gruppi sempre più eterogenei e a contesti organizzativi più ampi. Trattare l’autocompassione dovrebbe diventare quindi fondamentale specialmente per offrire nuove modalità su come migliorare un’organizzazione, il suo clima all’interno e la vita lavorativa di ogni singolo dipendente non focalizzandosi solo su una prospettiva individuale ma agendo in termini più “gruppali”.

L'autocompassione. Relazioni con il benessere e modalità di promozione

LA TORRE, VERONICA
2021/2022

Abstract

Alla base di questo elaborato vi è l’obiettivo di analizzare e spiegare i benefici che l’autocompassione porta al singolo e alla sua vita, personale e lavorativa, grazie ad un’analisi attenta del modello proposto da Kristin Neff e ai vantaggi che questo costrutto ha rispetto ad altri. Il tema dell’autocompassione, nonostante preso ancora poco in considerazione nella società moderna, è ritenuto di primaria importanza per i numerosi vantaggi che permette di ottenere con estrema facilità ed esercizi semplici. L’autocompassione applicata ai contesti lavorativi è il cuore dell’elaborato: sviluppare tale costrutto e tenerlo allenato permette di ottenere benefici per la persona stessa e più in generale per l’intera organizzazione. Sviluppando abilità autocompassionevoli più ricerche mostrano come queste permettano di implementare in maniera evidente i livelli di benessere. Grazie a diversi studi si è potuto capire come essere autocompassionevoli permetta di vivere meglio situazioni stressanti e di cambiamento, un esempio è la situazione attuale dovuta alla pandemia da covid-19. Promuovere l’autocompassione e farla conoscere nei contesti lavorativi potrebbe essere un grande aiuto ed una novità ancora non sperimentata abbastanza. Nonostante negli ultimi anni ci sia stato un aumento sostanziale dell’interesse verso questo argomento sarebbe utile continuare a promuovere un suo sviluppo per migliorare la qualità delle ricerche e applicare questo costrutto a gruppi sempre più eterogenei e a contesti organizzativi più ampi. Trattare l’autocompassione dovrebbe diventare quindi fondamentale specialmente per offrire nuove modalità su come migliorare un’organizzazione, il suo clima all’interno e la vita lavorativa di ogni singolo dipendente non focalizzandosi solo su una prospettiva individuale ma agendo in termini più “gruppali”.
2021
Self-compassion. Relations with well-being and intervention modalities
Self-compassion
well-being
intervention
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
La Torre_Veronica.pdf

accesso aperto

Dimensione 522.23 kB
Formato Adobe PDF
522.23 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/30298