Ho deciso di produrre questo elaborato con lo scopo di approfondire, tramite una ricerca bibliografica, il disagio causato dalla sindrome del burnout nei posti di lavoro. La problematica in questione ha attirato il mio interesse perché ho sempre pensato che potesse possedere un forte legame con gli ambienti lavorativi odierni, dove spesso si manifestano episodi di esaurimento e stress dovuti a carichi di lavoro troppo elevati, a condizioni sfavorevoli in cui i soggetti sono costretti ad operare e ad una scarsa attenzione verso la formazione e la cura del benessere psicofisico dei dipendenti. La situazione specifica creatasi a causa dell’emergenza sanitaria del Covid-19, negli ospedali e negli altri luoghi utilizzati per gli interventi sociosanitari di pronto intervento contro il virus, ha stimolato maggiormente la mia attenzione verso gli esiti futuri che un evento di tale portata può avere su chi, per fronteggiare la pandemia, ha risentito dell’impatto della crisi sanitaria in prima persona. In questa trattazione, dunque, dopo aver analizzato il burnout da una prospettiva più generale, esaminando le diverse definizioni, la sintomatologia e le possibili strategie di intervento per prevenire o arginare la sindrome, mi sono focalizzato specialmente sulle ricerche scientifiche pubblicate fino ad oggi che hanno indagato nello specifico l’impatto del Covid-19 sugli operatori sociosanitari e le conseguenze che questo ha avuto sul tasso di burnout manifestato. Gli studi citati all’interno dei paragrafi di questa tesi hanno evidenziato come effettivamente ci sia stato un aumento della percentuale di lavoratori del settore sanitario affetti dalla sindrome del burnout, ed hanno messo in luce quali siano stati i fattori che durante la pandemia hanno influito più degli altri sull’aggravarsi della situazione. Non è da tralasciare però il fatto che questi studi sono molto recenti, essendo stati svolti durante le fasi più critiche della crisi, e di conseguenza i risultati non sono in grado di fornire una spiegazione completa del fenomeno, perché per poter identificare con precisione gli effetti del Covid-19 sul burnout in ambito sanitario sono necessari degli studi longitudinali nei prossimi anni. Concludo sottolineando come a mio avviso, i dati emersi in questo elaborato siano molto utili per inquadrare i primi effetti che derivano dalla pandemia, e questo sicuramente permette di fornire un sostegno in termini di prevenzione a coloro che operano nel settore ospedaliero in questo momento. Il prossimo passo però sarà sicuramente quello di studiare il fenomeno negli anni, per riscontrare le conseguenze a lungo termine ed intervenire in modo appropriato per arginare correttamente il problema.

Il Burnout nei contesti lavorativi: gli effetti del Covid-19 sugli operatori sociosanitari

CAVASIN, TOMMASO
2021/2022

Abstract

Ho deciso di produrre questo elaborato con lo scopo di approfondire, tramite una ricerca bibliografica, il disagio causato dalla sindrome del burnout nei posti di lavoro. La problematica in questione ha attirato il mio interesse perché ho sempre pensato che potesse possedere un forte legame con gli ambienti lavorativi odierni, dove spesso si manifestano episodi di esaurimento e stress dovuti a carichi di lavoro troppo elevati, a condizioni sfavorevoli in cui i soggetti sono costretti ad operare e ad una scarsa attenzione verso la formazione e la cura del benessere psicofisico dei dipendenti. La situazione specifica creatasi a causa dell’emergenza sanitaria del Covid-19, negli ospedali e negli altri luoghi utilizzati per gli interventi sociosanitari di pronto intervento contro il virus, ha stimolato maggiormente la mia attenzione verso gli esiti futuri che un evento di tale portata può avere su chi, per fronteggiare la pandemia, ha risentito dell’impatto della crisi sanitaria in prima persona. In questa trattazione, dunque, dopo aver analizzato il burnout da una prospettiva più generale, esaminando le diverse definizioni, la sintomatologia e le possibili strategie di intervento per prevenire o arginare la sindrome, mi sono focalizzato specialmente sulle ricerche scientifiche pubblicate fino ad oggi che hanno indagato nello specifico l’impatto del Covid-19 sugli operatori sociosanitari e le conseguenze che questo ha avuto sul tasso di burnout manifestato. Gli studi citati all’interno dei paragrafi di questa tesi hanno evidenziato come effettivamente ci sia stato un aumento della percentuale di lavoratori del settore sanitario affetti dalla sindrome del burnout, ed hanno messo in luce quali siano stati i fattori che durante la pandemia hanno influito più degli altri sull’aggravarsi della situazione. Non è da tralasciare però il fatto che questi studi sono molto recenti, essendo stati svolti durante le fasi più critiche della crisi, e di conseguenza i risultati non sono in grado di fornire una spiegazione completa del fenomeno, perché per poter identificare con precisione gli effetti del Covid-19 sul burnout in ambito sanitario sono necessari degli studi longitudinali nei prossimi anni. Concludo sottolineando come a mio avviso, i dati emersi in questo elaborato siano molto utili per inquadrare i primi effetti che derivano dalla pandemia, e questo sicuramente permette di fornire un sostegno in termini di prevenzione a coloro che operano nel settore ospedaliero in questo momento. Il prossimo passo però sarà sicuramente quello di studiare il fenomeno negli anni, per riscontrare le conseguenze a lungo termine ed intervenire in modo appropriato per arginare correttamente il problema.
2021
Burnout in work contexts: the effects of Covid-19 on social and health workers
Burnout
Covid-19
Lavoro
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/30343