Esiste una forte relazione tra depressione e cardiopatia ischemica acuta o cronica. Infatti, una percentuale variabile tra il 14% e il 47% dei pazienti con cardiopatia ischemica presenta depressione maggiore o subclinica. Fra depressione e cardiopatia ischemica esiste una relazione bidirezionale: da una parte la cardiopatia ischemica, una malattia organica ha un ruolo centrale nell’insorgenza dei disturbi depressivi, dall’altra recenti studi suggeriscono come questi ultimi possono avere un ruolo eziopatogenetico nella coronaropatia. Questa relazione bidirezionale assume particolare rilievo se si considerano le conseguenze sociosanitarie legate a questi disturbi. Infatti, la spesa italiana destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare è pari quasi ad un quarto (il 23,5%) della spesa farmaceutica totale. Invece, il costo medio sanitario relativo alla depressione maggiore è di quasi diecimila euro (9.752) per ogni paziente ed il 6% della popolazione italiana soffre di depressione maggiore. Il fatto che cardiopatia ischemica e depressione maggiore si presentino così spesso in comorbidità ha spinto i ricercatori ad individuare fattori di rischio e meccanismi comuni a queste due patologie. La ricerca in ambito psicofisiologico si prefigura dunque importante al fine di agire con strategie volte alla prevenzione, tramite l’individuazione ed intervento al fine di ridurre i fattori di rischio per entrambe le patologie.

Indagine dei meccanismi psicofisiologici sottostanti alla relazione tra depressione e cardiopatia ischemica

RUGGIERO, VANESSA
2021/2022

Abstract

Esiste una forte relazione tra depressione e cardiopatia ischemica acuta o cronica. Infatti, una percentuale variabile tra il 14% e il 47% dei pazienti con cardiopatia ischemica presenta depressione maggiore o subclinica. Fra depressione e cardiopatia ischemica esiste una relazione bidirezionale: da una parte la cardiopatia ischemica, una malattia organica ha un ruolo centrale nell’insorgenza dei disturbi depressivi, dall’altra recenti studi suggeriscono come questi ultimi possono avere un ruolo eziopatogenetico nella coronaropatia. Questa relazione bidirezionale assume particolare rilievo se si considerano le conseguenze sociosanitarie legate a questi disturbi. Infatti, la spesa italiana destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare è pari quasi ad un quarto (il 23,5%) della spesa farmaceutica totale. Invece, il costo medio sanitario relativo alla depressione maggiore è di quasi diecimila euro (9.752) per ogni paziente ed il 6% della popolazione italiana soffre di depressione maggiore. Il fatto che cardiopatia ischemica e depressione maggiore si presentino così spesso in comorbidità ha spinto i ricercatori ad individuare fattori di rischio e meccanismi comuni a queste due patologie. La ricerca in ambito psicofisiologico si prefigura dunque importante al fine di agire con strategie volte alla prevenzione, tramite l’individuazione ed intervento al fine di ridurre i fattori di rischio per entrambe le patologie.
2021
Psychophysiological mechanisms underlying the relationship between depression and ischemic heart disease
Depressione
Cardiopatia
Asse HPA
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