Un involucro bucato: le fragilità del corpo e dell’immagine corporea in bambini e adolescenti malati oncologici

I bambini e gli adolescenti che si ammalano di cancro, si trovano ad affrontare molteplici prove, anche estenuanti, e la maggior parte di queste comporta il far fronte ai vissuti che interessano il loro corpo, sede fisica della malattia. Proprio questo corpo diventa il principale oggetto d’attenzione del personale medico, dei genitori e, quindi, dei pazienti stessi e della loro quotidianità. Lo sviluppo di un’immagine corporea positiva è una delle sfide più importanti nella crescita, poiché risulta avere importanti ripercussioni su aspetti fondamentali per il benessere psicologico ed il buon adattamento del soggetto. Il costrutto di body image, rappresentazione multi-componenziale del proprio aspetto fisico, si fonda infatti sulla percezione soggettiva della persona, ma è fortemente influenzato anche dalle interazioni con l’ambiente fisico e sociale in cui essa vive. Il corpo è l’interfaccia principale che permette ad un individuo di entrare in contatto con la realtà fisica che lo circonda e, di conseguenza, esso diventa la dimora simbolica e concreta del sé, della propria identità. Le malattie oncologiche e le terapie possono provocare compromissioni anche gravi dell’integrità fisica di un bambino o di un adolescente, così come di quella psicologica. L’intento è quindi quello di porvi maggior attenzione, al fine di individuare eventuali disagi ed intervenire tempestivamente a supporto dei pazienti.