Lo studio delle emozioni negli anni recenti è al centro di un dibattito che sta portando nuova linfa e nuovo slancio alle ricerche. L’approccio evoluzionistico dello studio delle emozioni è andato consolidandosi a partire dalla fine degli anni ‘60 con Paul Ekman, che ha portato a postulare l’esistenza di alcune emozioni considerate di base. Altri autori hanno contribuito a consolidare questo approccio, individuando alcuni criteri fondamentali: le emozioni sarebbero essenzialmente discrete, alcune emozioni “di base” sono innate e con costrutti neurobiologici definiti, e infine la cultura serve per affinare strutture già preesistenti ed evolute per l’adattamento della specie nel suo contesto. Alle posizioni evoluzionistiche, dominanti fino alla metà degli anni ‘90, oggi si propone come alternativa una visione maggiormente costruttivista, con Lisa Feldman Barrett fra i maggiori sostenitori e promotori. Secondo questa posizione, lo stimolo modifica una condizione interna denominata core affect, la quale è costruita dalle dimensioni della valenza (costrutto bipolare “piacevole-spiacevole”) e dalla dimensione dell’attivazione (costrutto bipolare “a riposo-fortemente attivato”). Tuttavia, la modificazione del core affect viene associata ad una valutazione cognitiva che tiene conto della natura dello stimolo e delle esperienze pregresse dell’individuo, le quali dipendono dalla cultura di appartenenza. Questa valutazione permette di categorizzare l’evento e dare un significato alla modificazione dello stato interno, definendo l’emozione. Questo esclude che le emozioni siano discrete e culturalmente indipendenti. Lo scopo di questa tesi è selezionare e validare del materiale audiovisivo ecologico e in linea con le teorie moderne. Sono stati selezionati ed editati 26 video ritenuti idonei all’elicitazione delle emozioni, prendendo come riferimento le emozioni di base quali felicità, rabbia, paura, sorpresa, disgusto e tristezza. I dati mostrano che i video raccolti generano una variazione di valenza e di arousal compatibile con la tipologia di emozione che intendevano elicitare, e i partecipanti hanno individuato accuratamente il tipo di emozione. In linea con le più recenti teorie, i dati evidenziano che i partecipanti individuano un’emozione prevalente, tuttavia, anche se in misura minore, altre emozioni sono associate allo stesso video. Il materiale si dimostra dunque idoneo per essere utilizzato nella fase successiva dello studio.
Espressione delle emozioni spontanee: validazione di video emotigeni
POLETTI, MASSIMO
2021/2022
Abstract
Lo studio delle emozioni negli anni recenti è al centro di un dibattito che sta portando nuova linfa e nuovo slancio alle ricerche. L’approccio evoluzionistico dello studio delle emozioni è andato consolidandosi a partire dalla fine degli anni ‘60 con Paul Ekman, che ha portato a postulare l’esistenza di alcune emozioni considerate di base. Altri autori hanno contribuito a consolidare questo approccio, individuando alcuni criteri fondamentali: le emozioni sarebbero essenzialmente discrete, alcune emozioni “di base” sono innate e con costrutti neurobiologici definiti, e infine la cultura serve per affinare strutture già preesistenti ed evolute per l’adattamento della specie nel suo contesto. Alle posizioni evoluzionistiche, dominanti fino alla metà degli anni ‘90, oggi si propone come alternativa una visione maggiormente costruttivista, con Lisa Feldman Barrett fra i maggiori sostenitori e promotori. Secondo questa posizione, lo stimolo modifica una condizione interna denominata core affect, la quale è costruita dalle dimensioni della valenza (costrutto bipolare “piacevole-spiacevole”) e dalla dimensione dell’attivazione (costrutto bipolare “a riposo-fortemente attivato”). Tuttavia, la modificazione del core affect viene associata ad una valutazione cognitiva che tiene conto della natura dello stimolo e delle esperienze pregresse dell’individuo, le quali dipendono dalla cultura di appartenenza. Questa valutazione permette di categorizzare l’evento e dare un significato alla modificazione dello stato interno, definendo l’emozione. Questo esclude che le emozioni siano discrete e culturalmente indipendenti. Lo scopo di questa tesi è selezionare e validare del materiale audiovisivo ecologico e in linea con le teorie moderne. Sono stati selezionati ed editati 26 video ritenuti idonei all’elicitazione delle emozioni, prendendo come riferimento le emozioni di base quali felicità, rabbia, paura, sorpresa, disgusto e tristezza. I dati mostrano che i video raccolti generano una variazione di valenza e di arousal compatibile con la tipologia di emozione che intendevano elicitare, e i partecipanti hanno individuato accuratamente il tipo di emozione. In linea con le più recenti teorie, i dati evidenziano che i partecipanti individuano un’emozione prevalente, tuttavia, anche se in misura minore, altre emozioni sono associate allo stesso video. Il materiale si dimostra dunque idoneo per essere utilizzato nella fase successiva dello studio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/30490