Ad oggi per la somministrazione di farmaci, a livello oftalmico, si utilizzano principalmente colliri. Questa metodologia di dispensazione è la prima scelta sia per il trattamento di patologie croniche, come il glaucoma, che di fenomeni avversi acuti, come le infiammazioni. In questo elaborato si vuole porre l’attenzione su alcuni aspetti negativi di questo metodo di somministrazione e, nel contempo, si vogliono proporre le lenti a contatto morbide come strumenti alternativi per il rilascio di medicinali. Si riportano diversi studi scientifici, sia in vivo che in vitro, e diverse review a dimostrazione della maggior efficienza delle lenti rispetto ai colliri. Tale efficienza si riferisce ad un migliore profilo di rilascio del farmaco, una maggiore biodisponibilità e una maggiore persistenza dello stesso. Ad essere messe a confronto con i colliri vi sono lenti caricate mediante differenti metodi: ad immersione, ad immersione con vitamina E, con imprinting molecolare, con utilizzo di fluido supercritico, con nanovettori e con film polimerici. Dagli studi si evincono migliori prestazioni delle lenti rispetto ai colliri. Fra quelle sopra citate, l’unica metodologia approvata e utilizzata sporadicamente nella clinica è quella ad immersione. Secondariamente si vuole riflettere anche sui vantaggi e sulle potenzialità delle altre procedure rispetto a quest’ultima. Tra gli aspetti da valutare per una commercializzazione vi sono le problematiche relative alla sterilizzazione e allo stoccaggio. La perdita e la degradazione del farmaco sono delle sfide che devono ancora essere superate appieno. Inoltre la legislazione riguardante queste lenti non è ancora stata definita, sono necessari ulteriori studi in vivo.

LENTI A CONTATTO E DRUG DELIVERY

ZILIO, REBECCA
2021/2022

Abstract

Ad oggi per la somministrazione di farmaci, a livello oftalmico, si utilizzano principalmente colliri. Questa metodologia di dispensazione è la prima scelta sia per il trattamento di patologie croniche, come il glaucoma, che di fenomeni avversi acuti, come le infiammazioni. In questo elaborato si vuole porre l’attenzione su alcuni aspetti negativi di questo metodo di somministrazione e, nel contempo, si vogliono proporre le lenti a contatto morbide come strumenti alternativi per il rilascio di medicinali. Si riportano diversi studi scientifici, sia in vivo che in vitro, e diverse review a dimostrazione della maggior efficienza delle lenti rispetto ai colliri. Tale efficienza si riferisce ad un migliore profilo di rilascio del farmaco, una maggiore biodisponibilità e una maggiore persistenza dello stesso. Ad essere messe a confronto con i colliri vi sono lenti caricate mediante differenti metodi: ad immersione, ad immersione con vitamina E, con imprinting molecolare, con utilizzo di fluido supercritico, con nanovettori e con film polimerici. Dagli studi si evincono migliori prestazioni delle lenti rispetto ai colliri. Fra quelle sopra citate, l’unica metodologia approvata e utilizzata sporadicamente nella clinica è quella ad immersione. Secondariamente si vuole riflettere anche sui vantaggi e sulle potenzialità delle altre procedure rispetto a quest’ultima. Tra gli aspetti da valutare per una commercializzazione vi sono le problematiche relative alla sterilizzazione e allo stoccaggio. La perdita e la degradazione del farmaco sono delle sfide che devono ancora essere superate appieno. Inoltre la legislazione riguardante queste lenti non è ancora stata definita, sono necessari ulteriori studi in vivo.
2021
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