Lo studio è retrospettivo e valuterà il miglior trattamento dei pazienti affetti da neoplasia laringea maligna con dismotilità della cartilagine aritenoide. La dismotilità aritenoidea è piuttosto frequente nei pazienti affetti da neoplasia laringea e nella pratica clinica questa dismotilità può essere classificata in “paresi/ ipomotilità” o “paralisi/fissazione”. La sola paralisi dell’aritenoide, anche se il tumore non ha estensione extralaringea, permette di classificare clinicamente la patologia in T3. I meccanismi che determinano la fissazione dell’aritenoide sono quattro: 1. L’“effetto massa” dei carcinomi sopraglottici che si ripercuote sull’aritenoide o da invasione dello spazio paraglottico superiore (SPGS) o del muscolo tiroaritenoideo. 2. Coinvolgimento dello spazio paraglottico inferiore (IPGS) con estensione verso l’unità cricoaritenoidea (CAU). 3. Infiltrazione della articolazione cricoaritenoidea (CAJ). 4. Infiltrazione massiva della cartilagine cricoaritenoidea con invasione tumorale fino alla mucosa ipofaringea. Recentemente Succo et al. hanno dimostrato che i pazienti con compromissione della motilità aritenoidea determinata da un meccanismo 3 e 4, hanno una sopravvivenza libera da disfunzione laringo-esofagea peggiore se paragonati ai tumori caratterizzati da un pattern 2 di fissità, mentre hanno una sopravvivenza globale a 3 anni simile (2,3). I pattern 3 e 4 comprendono tutti quei tumori i quali superano posteriormente il piano virtuale delimitato dalla linea tangente passante per i due processi vocali dell’aritenoide e perpendicolare ipsilateralmente alla lamina tiroidea (2) Oggigiorno la risonanza magnetica (RMN) si è dimostrata essere estremamente utile come metodo per valutare nei pazienti con fissità aritenoidea la presenza di infiltrazione dell’unità cricoaritenoidea (CAU) e l’infiltrazione dello spazio paraglottico inferiore (IPGS). Dunque la RMN può essere usata per valutare in modo affidabile la motilità dell’aritenoide e la compartimentalizzazione anteriore o posteriore del carcinoma laringeo. La compartimentalizzazione anteriore o posteriore del tumore alla laringe incide sulla prognosi dei pazienti sottoposti alla laringectomia orizzontale parziale aperta (OPHL) (2,3) mentre la laringectomia totale (TL) può ridurre gli svantaggi prognostici dei pazienti con cancro T3 e T4 a compartimentalizzazione posteriore. (5) Il motivo per il quale un’estensione posteriore del tumore della laringe sia un fattore prognostico negativo è sconosciuta ma probabilmente la ridotta presenza di barriere anatomiche verso una espansione laringea del tumore potrebbe essere uno dei motivi. Oggigiorno a un paziente con un cancro laringeo cT3 con fissità aritenoidea può essere trattato con differenti opzioni terapeutiche: TL, OPHL , chemio-radioterapia esclusiva o chemioterapia neoadiuvante seguita da chirurgia. Tuttavia ci sono delle evidenze che sembrano dimostrare come i pazienti con tumore posteriore possano beneficiare maggiormente della TL come trattamento primario in termini di sopravvivenza (5). sebbene questo trattamento sia correlato a una maggiore aggressività e mortalità chirurgica. Da ciò nasce l’importanza di effettuare studi orientati a capire quale dovrebbe essere il trattamento di prima scelta nei pazienti con cancro laringeo con aritenoide fissa. Il modo migliore per valutare ciò è quello di impostare e svolgere uno studio multicentrico retrospettivo che vada a confrontare i pazienti con tumori laringei trattati con approcci diversi e comparare i risultati. Finora la mancanza di letteratura al riguardo implica che ai pazienti sia stato offerto un diverso trattamento basato più sull’esperienza e la filosofia del centro che sulla letteratura scientifica esistente. Quindi lo studio ha l’obiettivo di valutare l’efficacia dei diversi trattamenti nei pazienti affetti da carcinoma laringeo cT3 con aritenoide fissa.
Il carcinoma laringeo con difetto di motilità aritenoidea: analisi prognostica di una coorte multicentrica di 390 pazienti
ROMANO, FRANCESCO
2021/2022
Abstract
Lo studio è retrospettivo e valuterà il miglior trattamento dei pazienti affetti da neoplasia laringea maligna con dismotilità della cartilagine aritenoide. La dismotilità aritenoidea è piuttosto frequente nei pazienti affetti da neoplasia laringea e nella pratica clinica questa dismotilità può essere classificata in “paresi/ ipomotilità” o “paralisi/fissazione”. La sola paralisi dell’aritenoide, anche se il tumore non ha estensione extralaringea, permette di classificare clinicamente la patologia in T3. I meccanismi che determinano la fissazione dell’aritenoide sono quattro: 1. L’“effetto massa” dei carcinomi sopraglottici che si ripercuote sull’aritenoide o da invasione dello spazio paraglottico superiore (SPGS) o del muscolo tiroaritenoideo. 2. Coinvolgimento dello spazio paraglottico inferiore (IPGS) con estensione verso l’unità cricoaritenoidea (CAU). 3. Infiltrazione della articolazione cricoaritenoidea (CAJ). 4. Infiltrazione massiva della cartilagine cricoaritenoidea con invasione tumorale fino alla mucosa ipofaringea. Recentemente Succo et al. hanno dimostrato che i pazienti con compromissione della motilità aritenoidea determinata da un meccanismo 3 e 4, hanno una sopravvivenza libera da disfunzione laringo-esofagea peggiore se paragonati ai tumori caratterizzati da un pattern 2 di fissità, mentre hanno una sopravvivenza globale a 3 anni simile (2,3). I pattern 3 e 4 comprendono tutti quei tumori i quali superano posteriormente il piano virtuale delimitato dalla linea tangente passante per i due processi vocali dell’aritenoide e perpendicolare ipsilateralmente alla lamina tiroidea (2) Oggigiorno la risonanza magnetica (RMN) si è dimostrata essere estremamente utile come metodo per valutare nei pazienti con fissità aritenoidea la presenza di infiltrazione dell’unità cricoaritenoidea (CAU) e l’infiltrazione dello spazio paraglottico inferiore (IPGS). Dunque la RMN può essere usata per valutare in modo affidabile la motilità dell’aritenoide e la compartimentalizzazione anteriore o posteriore del carcinoma laringeo. La compartimentalizzazione anteriore o posteriore del tumore alla laringe incide sulla prognosi dei pazienti sottoposti alla laringectomia orizzontale parziale aperta (OPHL) (2,3) mentre la laringectomia totale (TL) può ridurre gli svantaggi prognostici dei pazienti con cancro T3 e T4 a compartimentalizzazione posteriore. (5) Il motivo per il quale un’estensione posteriore del tumore della laringe sia un fattore prognostico negativo è sconosciuta ma probabilmente la ridotta presenza di barriere anatomiche verso una espansione laringea del tumore potrebbe essere uno dei motivi. Oggigiorno a un paziente con un cancro laringeo cT3 con fissità aritenoidea può essere trattato con differenti opzioni terapeutiche: TL, OPHL , chemio-radioterapia esclusiva o chemioterapia neoadiuvante seguita da chirurgia. Tuttavia ci sono delle evidenze che sembrano dimostrare come i pazienti con tumore posteriore possano beneficiare maggiormente della TL come trattamento primario in termini di sopravvivenza (5). sebbene questo trattamento sia correlato a una maggiore aggressività e mortalità chirurgica. Da ciò nasce l’importanza di effettuare studi orientati a capire quale dovrebbe essere il trattamento di prima scelta nei pazienti con cancro laringeo con aritenoide fissa. Il modo migliore per valutare ciò è quello di impostare e svolgere uno studio multicentrico retrospettivo che vada a confrontare i pazienti con tumori laringei trattati con approcci diversi e comparare i risultati. Finora la mancanza di letteratura al riguardo implica che ai pazienti sia stato offerto un diverso trattamento basato più sull’esperienza e la filosofia del centro che sulla letteratura scientifica esistente. Quindi lo studio ha l’obiettivo di valutare l’efficacia dei diversi trattamenti nei pazienti affetti da carcinoma laringeo cT3 con aritenoide fissa.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi_ARYFIX_Francesco_Romano.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.05 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.05 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/30712