Correlati neuropsicologici e neurali dello staging dell'anoressia nervosa

Introduction. In clinical practice, staging models have a predominant position, allowing the use and adaptation of specific therapeutic strategies to particular stages of the disease, as well as providing a prognostic index; however, in the field of psychiatry, the current diagnostic tools practice an arbitrary distinction along the continuum, dividing, in a dichotomous and simplistic way, the disease from the non-disease. In recent years, the idea of applying staging models to psychiatric pathologies has been developed, considering psychiatric disease not only as the presence of a set of fixed symptoms, but as a progression of these over time and in the context of the individual developmental stages. In this perspective, anorexia nervosa (AN) must also be conceived as a continuum of severity. It is therefore clear how a definition of severity indices, a method for conceptualizing the continuum and the development of a tool to evaluate it as a whole, can make an important contribution to the diagnosis and treatment of AN. Aim of the study. This study aims to examine the main pathological aspects of AN in order to develop a staging model that identifies the degree of severity along the continuum of the disease. Materials and methods. The variables taken into consideration were psychological questionnaires and cognitive tasks, while the MRI investigated brain morphometric characteristics. Once the most significant data were identified, we built potential staging models using regression analysis, aimed at identifying the ability of outcome prediction of the variables. Results. IMC, duration of illness, vomiting episodes and central coherence (person’s ability to determine meaning from a collection of details) were significantly predictive of response to treatment, allowing for the development of four potential staging models: staging 1, staging 2, staging 3 and staging mix, divided into five severity stages from 0 to 4. Testing them on outcome variables such as AN total remission, AN partial remission, AN with recurrent episodes of relapse and CGI (clinical global impression), the staging 1 models (BMI, vomiting, duration of illness) and staging mix (BMI, duration of illness, ICC) have proven successful. Conclusions. The proposed models have proven to be valid in predicting the outcome of treatment in healed and improved AN patients, but not in patients with recurrent relapses, who have completely different predictive factors from those examined. Findings about the role of central coherence are of particular interest, because this neurocognitve characteristics is significantly altered in AN and it is of high prognostic value. At MRI, a decrease of gyrification index was observed in AN patients with poor prognosis, however data about gyrification were available only in a small number of subjects and its generalizability cannot be determined at this point. Finally, we believe that further investigations are necessary both on the neuropsychological aspects and the neural characteristics, to allow a better identification of the stages of the disease.

Introduzione. Nella pratica clinica, i sistemi di stadiazione ricoprono un ruolo fondamentale, permettendo l’impiego di strategie terapeutiche specifiche in determinate fasi della malattia, oltre ad assumere valore prognostico; tuttavia, in ambito psichiatrico gli strumenti diagnostici attuali praticano una distinzione arbitraria lungo il continuum, dividendo, in maniera dicotomica e semplicistica, la malattia dalla non malattia. Negli ultimi anni è si è sviluppata l’idea di applicare i modelli di staging alle patologie psichiatriche, le quali vengono definite non da un insieme di sintomi fissi, ma da una progressione di questi nel tempo. In quest’ottica, anche l'anoressia nervosa va concepita come un continuum, è chiaro pertanto come una definizione di gravità, un metodo per concettualizzare il continuum e lo sviluppo di uno strumento per valutarlo nella sua interezza, possano dare un importante contributo alla diagnosi e al trattamento dell’anoressia nervosa (AN). Scopo dello studio. Il presente studio si propone di esaminare i principali aspetti patologici dell’AN col fine di elaborare un modello di stadiazione che consenta di individuare degli stadi di gravità lungo il continuum della malattia. Materiali e metodi. Per lo studio delle variabili prese in considerazione abbiamo utilizzato questionari psicologici e cognitivi, mentre la risonanza magnetica nucleare (MRI) ha consentito lo studio delle anomalie di girificazione cerebrale. Una volta individuati i dati significativi, abbiamo costruito dei sistemi di stadiazione mediante analisi di regressione, volti ad identificare il livello di correlazione tra le variabili. Risultati. Sono risultati predittivi della risposta al trattamento in maniera significativa indice di massa corporea (IMC), durata della malattia, episodi di vomito e la coerenza centrale (ICC; abilità di integrare le informazioni in un insieme coerente) che hanno permesso di elaborare quattro potenziali modelli di staging: staging 1, staging 2, staging 3 e staging mix, suddivisi in cinque stadi di gravità da 0 a 4. Testandoli su variabili di outcome quali AN remissione totale, AN remissione parziale, AN con episodi ricorrenti di ricaduta e GCI, si sono rivelati particolarmente validi i modelli staging 1 (IMC, vomito, durata di malattia) e staging mix (IMC, durata di malattia, ICC). Conclusioni. I modelli proposti si sono dimostrati validi nel predire l’esito del trattamento nei pazienti con AN, ma non nel predire quali pazienti andranno incontro a ricadute ricorrenti. Interessanti sono stati i risultati dei test di misurazione della coerenza centrale, indice significativamente alterato nei pazienti con AN, che ha dimostrato alto valore prognostico. All’MRI sono stati osservati deficit di girificazione nei pazienti con AN, tuttavia il dato è disponibile solo per un piccolo numero di soggetti e quindi non è ancora possibile generalizzare a tutti i casi di AN. Riteniamo infine che siano necessarie ulteriori indagini sia degli aspetti neuropsicologici che delle caratteristiche neurali, per permettere una miglior identificazione della fase della malattia.