Studio della relazione tra grado di rotazione vertebrale, indici stabilometrici e mobilità del rachide in pazienti affetti da scoliosi idiopatica adolescenziale

Adolescent idiopathic scoliosis is a complex pathology of the spine that determines changes in vertebral bodies, intervertebral discs, paravertebral muscles and ligaments. These changes may either cause aesthetic deformities and pain and also determine functional limitations by modifying the biomechanical profile of the spine. Most of the studies on this topic notice a causal relationship between scoliosis and a reduction of spinal mobility in sagittal plane; however, there is a lack of reliable data correlating this alteration to objective parameters which can be obtained, for example, from an X-ray examination. Furthermore, the deformities of the spine in subjects affected by this pathology can cause an alteration in the relationships between various body segments and, consequently, alter their postural stability. The literature on this topic isn’t that rich and the studies have not achieved univocal results. The main purpose of this study is to investigate how the degree of vertebral rotation and other radiographic indicators of spine asymmetry affect stabilometric indices and mobility of the spine in subjects suffering from adolescent idiopathic scoliosis. It also purposes to evaluate the role of orthotic treatment in spine mobility and postural stability, and finally to compare the stabilometric and mobility values between subjects with and without scoliosis. The study was conducted on 18 patients diagnosed with adolescent idiopathic scoliosis. Inclimed® was used to detect the dynamic surface measurements, indicators of spinal mobility; it is a pocket inclinometer that allowed the detection of maximum flexion-extension, lateral inclination and axial rotation movements of the spine. Stabilometric parameters were obtained by performing a test on the ArgoPlus MK1 stabilometric platform. Vertebral rotation, measured through the Nash Moe index, and other indicators of asymmetry of the spine were obtained directly from the radiograms of the spine. The study did not allow to show a statistically significant relationship between the degree of vertebral rotation and the mobility of the spine, as well as no significant relationships between vertebral rotation and stability parameters were found. However, a relationship was found between the heeling of C7 plumb line from the sacrum and postural stability with open eyes. The comparison of spinal mobility with the healthy control group confirmed a reduction in flexion-extention and inclination movements in subjects affected by adolescent idiopathic scoliosis. Otherwise, there were no differences between spinal mobility in subjects undergoing orthotic treatment and not treated, showing that brace does not compromise the mobility of subjects who wear it. During the measurements with closed eyes in scoliotic subjects, a reduction of postural stability from the healthy ones was found, proving that subjects with scoliosis show difficulty in maintaining their balance without visual stabilization. Furthermore, the finding of greater postural stability in subjects undergoing orthotic treatment compared to the counterpart not treated with brace seems to support its positive role in establishing postural adaptation mechanisms to alterations of the spine.

La scoliosi idiopatica adolescenziale è una complessa patologia del rachide che determina, a seconda della gravità, alterazioni più o meno marcate a livello dei corpi vertebrali, dei dischi intervertebrali, della muscolatura paravertebrale e dell’intero apparato legamentoso. Alterazioni di questo tipo, oltre ad essere causa di deformità estetiche e possibili algie, possono provocare limitazioni funzionali andando a modificare il profilo biomeccanico del rachide. La maggior parte degli studi presenti in letteratura in merito a questa tematica sostiene che ci sia una relazione causale tra la scoliosi ed una riduzione della mobilità del rachide sul piano sagittale; tuttavia, mancano dati certi che correlino questa alterazione a parametri oggettivi ricavabili, ad esempio, da un esame radiografico. Inoltre, le deformità del rachide nei soggetti affetti da questa patologia possono essere causa di un’alterazione dei rapporti fra i vari segmenti corporei e, di conseguenza, alterarne la stabilità posturale. La letteratura in merito è ancora scarsa e con risultati discordanti. Lo scopo principale di questo studio e quello di indagare come il grado di rotazione vertebrale ed altri indicatori radiografici di asimmetria del rachide influenzino gli indici stabilometrici e la mobilità della colonna. Si propone, in secondo luogo, di valutare il ruolo del trattamento ortesico nella mobilità del rachide e nella stabilità posturale, ed infine di confrontare il valori stabilometrici e di mobilità tra soggetti affetti da scoliosi e soggetti sani. Lo studio è stato condotto su 18 pazienti con diagnosi di scoliosi idiopatica adolescenziale. Per rilevare le misure di superficie dinamiche, indicatori della mobilità del rachide, è stato utilizzato l’Inclimed®, un inclinometro tascabile che ha permesso la rilevazione dei massimi movimenti di flessoestensione, di inclinazione laterale e di rotazione assiale del rachide. Gli indici stabilometrici sono stati invece ottenuti dall’esecuzione di un test sulla pedana stabilometrica ArgoPlus MK1. La rotazione vertebrale, misurata attraverso l’indice di Nash Moe, e gli altri indicatori di asimmetria del rachide sono stati ricavati dalle misurazioni effettuate su radiografie della colonna vertebrale dei soggetti di studio. Il presente studio non ha permesso di evidenziare una relazione statisticamente significativa tra il grado di rotazione vertebrale e la mobilità del rachide, così come non sono state evidenziate relazioni significative tra la rotazione vertebrale e gli indici di stabilità posturale. È stata riscontrata, però, una relazione tra lo sbandamento del rachide cervicale rispetto al sacro e la stabilità posturale ad occhi aperti. Il confronto con il gruppo di controllo in quanto a mobilità del rachide ha permesso di confermare una riduzione dei movimenti di flessoestensione ed inclinazione laterale nei soggetti affetti da scoliosi idiopatica adolescenziale. Al contrario, non sono state evidenziate differenze riguardo la mobilità del rachide tra soggetti sottoposti a trattamento ortesico e non, dimostrando come il busto non comprometta la mobilità dei soggetti che lo indossano. In merito alla stabilità posturale è stata rilevata una sua riduzione nei soggetti scoliotici rispetto a quelli sani, durante le rilevazioni ad occhi chiusi, dimostrando come, in assenza della stabilizzazione della vista, i soggetti con scoliosi manifestino difficoltà nel mantenere stabile il proprio equilibrio. Inoltre, il riscontro di una maggiore stabilità posturale nei soggetti sottoposti a trattamento ortesico rispetto alla controparte non trattata con busto sembra deporre a favore di un suo ruolo positivo nell’instaurazione di meccanismi posturali di adattamento alle alterazioni della colonna.