L’utilizzo massivo della tecnologia, nel corso degli anni, ha contribuito a modificare la vita quotidiana di ciascun individuo, trasformando non solo le forme di comunicazione, ora globalizzate, ma anche la percezione del mondo e il modo in cui lo stesso viene esperito. La disponibilità degli strumenti digitali, in primis lo smartphone, ha infatti generato una graduale ma repentina “rivoluzione” tecnologica e sociologica. Non sorprende, allora, che uno dei problemi principali della società contemporanea sia la quotidiana iperstimolazione causata dai dispositivi digitali, la quale può sfociare in deficit dell’attenzione, difficoltà di adattamento e comunicazione sociale o ancora isolamento e distress emotivo. Risulta sempre più evidente come un numero elevato di giovani sviluppi un attaccamento ossessivo allo smartphone e come, in generale, stiano aumentando drasticamente gli utenti che presentano un utilizzo problematico dello strumento, il quale interferisce nello sviluppo dell’identità e dell’immagine di sé stessi. Il fine del presente lavoro di ricerca è proprio quello di raccogliere informazioni utili allo sviluppo di interventi e protocolli atti a minimizzare i danni psicofisici, siano essi potenziali o attuali, causati dall’uso disfunzionale dei devices digitali. Assumendo che il pubblico usufruisca dinamicamente dei mezzi di comunicazione per soddisfare determinate necessità, si sono volute indagare le modalità e le preferenze di utilizzo dello smartphone, nonché gli stati interni e le credenze che sostengono tali scelte. I risultati mostrano che esistono correlazioni positive tra l’utilizzo problematico dello smartphone e l’insorgenza di sintomatologia ansiosa e depressiva e come lo specifico tipo di utilizzo contribuisca a definire la portata della compromissione, maggiore nel campione di popolazione giovane. Ulteriori variabili indagate sono la percezione soggettiva di solitudine, con particolare riguardo alla sua componente psicologica, e la presenza di credenze metacognitive negative. Entrambe risultano correlate positivamente alle variabili principali (utilizzo problematico dello smartphone e insorgenza di sintomi ansiosi e depressivi), consentendo una comprensione più approfondita del fenomeno in questione e offendo un’opportunità per raggiungere più agevolmente determinati obiettivi clinici e/o sviluppare nuovi interventi preventivi.

Utilizzo problematico dello smartphone e benessere psicologico: il ruolo della solitudine e delle credenze metacognitive

ZANELLATO, SILVIA
2021/2022

Abstract

L’utilizzo massivo della tecnologia, nel corso degli anni, ha contribuito a modificare la vita quotidiana di ciascun individuo, trasformando non solo le forme di comunicazione, ora globalizzate, ma anche la percezione del mondo e il modo in cui lo stesso viene esperito. La disponibilità degli strumenti digitali, in primis lo smartphone, ha infatti generato una graduale ma repentina “rivoluzione” tecnologica e sociologica. Non sorprende, allora, che uno dei problemi principali della società contemporanea sia la quotidiana iperstimolazione causata dai dispositivi digitali, la quale può sfociare in deficit dell’attenzione, difficoltà di adattamento e comunicazione sociale o ancora isolamento e distress emotivo. Risulta sempre più evidente come un numero elevato di giovani sviluppi un attaccamento ossessivo allo smartphone e come, in generale, stiano aumentando drasticamente gli utenti che presentano un utilizzo problematico dello strumento, il quale interferisce nello sviluppo dell’identità e dell’immagine di sé stessi. Il fine del presente lavoro di ricerca è proprio quello di raccogliere informazioni utili allo sviluppo di interventi e protocolli atti a minimizzare i danni psicofisici, siano essi potenziali o attuali, causati dall’uso disfunzionale dei devices digitali. Assumendo che il pubblico usufruisca dinamicamente dei mezzi di comunicazione per soddisfare determinate necessità, si sono volute indagare le modalità e le preferenze di utilizzo dello smartphone, nonché gli stati interni e le credenze che sostengono tali scelte. I risultati mostrano che esistono correlazioni positive tra l’utilizzo problematico dello smartphone e l’insorgenza di sintomatologia ansiosa e depressiva e come lo specifico tipo di utilizzo contribuisca a definire la portata della compromissione, maggiore nel campione di popolazione giovane. Ulteriori variabili indagate sono la percezione soggettiva di solitudine, con particolare riguardo alla sua componente psicologica, e la presenza di credenze metacognitive negative. Entrambe risultano correlate positivamente alle variabili principali (utilizzo problematico dello smartphone e insorgenza di sintomi ansiosi e depressivi), consentendo una comprensione più approfondita del fenomeno in questione e offendo un’opportunità per raggiungere più agevolmente determinati obiettivi clinici e/o sviluppare nuovi interventi preventivi.
2021
Problematic smartphone use and psychological well-being: the role of loneliness and metacognitive beliefs
smartphone
solitudine
metacognizione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/30800