Due gli oggetti principali di questa tesi: il principio di pubblicità e l’impiego dei mezzi audiovisivi nel processo penale; è questo, segnatamente, il tentativo di delineare lo statuto processuale del principio pubblicitario. Riguardo al primo degli argomenti menzionati, è la prospettiva immediata ad essere analizzata: la presente ricerca si ripropone di dare nuova dignità ad un principio controverso di rilevanza costituzionale, erto a lume garantistico - tra una giustizia penale segreta e una giustizia penale mediatica (talvolta, non meno inquisitoria della prima) - del processo penale moderno. La seguente disamina esordisce, allora, trattando anzitutto del fondamento costituzionale del principio di pubblicità immediata; prosegue attraverso l’interpretazione giurisprudenziale e il dialogo tra le Corti (con un piccolo approfondimento comparatistico); si conclude, infine, con un focus dedicato alla disciplina codicistica. Sempre in un’ottica squisitamente processuale, poi, è dedicata la seconda parte di questa tesi, intorno all’uso dei mezzi audiovisivi nel processo penale, come strumenti partecipativi di realizzazione del contraddittorio dibattimentale da remoto (in particolar modo, nell’ambito dei processi al crimine organizzato), a maggior ragione alla luce dell’emergenza sanitaria che, da due anni a questa parte, ha indotto il legislatore a ripensare alle forme processuali nel pericolo di contagio. Infine, è con un breve approfondimento circa la spettacolarizzazione nel processo penale - dunque, ad opera degli stessi protagonisti della vicenda processuale e non degli operatori della stampa - che si conclude questa tesi.
Pubblicità delle udienze e uso dei mezzi audiovisivi nel processo penale
ABBRUSCATO, IRENE
2021/2022
Abstract
Due gli oggetti principali di questa tesi: il principio di pubblicità e l’impiego dei mezzi audiovisivi nel processo penale; è questo, segnatamente, il tentativo di delineare lo statuto processuale del principio pubblicitario. Riguardo al primo degli argomenti menzionati, è la prospettiva immediata ad essere analizzata: la presente ricerca si ripropone di dare nuova dignità ad un principio controverso di rilevanza costituzionale, erto a lume garantistico - tra una giustizia penale segreta e una giustizia penale mediatica (talvolta, non meno inquisitoria della prima) - del processo penale moderno. La seguente disamina esordisce, allora, trattando anzitutto del fondamento costituzionale del principio di pubblicità immediata; prosegue attraverso l’interpretazione giurisprudenziale e il dialogo tra le Corti (con un piccolo approfondimento comparatistico); si conclude, infine, con un focus dedicato alla disciplina codicistica. Sempre in un’ottica squisitamente processuale, poi, è dedicata la seconda parte di questa tesi, intorno all’uso dei mezzi audiovisivi nel processo penale, come strumenti partecipativi di realizzazione del contraddittorio dibattimentale da remoto (in particolar modo, nell’ambito dei processi al crimine organizzato), a maggior ragione alla luce dell’emergenza sanitaria che, da due anni a questa parte, ha indotto il legislatore a ripensare alle forme processuali nel pericolo di contagio. Infine, è con un breve approfondimento circa la spettacolarizzazione nel processo penale - dunque, ad opera degli stessi protagonisti della vicenda processuale e non degli operatori della stampa - che si conclude questa tesi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/30850