La Corte penale internazionale è stata istituita con l’intento di perseguire i crimini più seri, che hanno una forte risonanza all’interno della comunità internazionale ed un importante peso politico, dal momento che spesso sono commessi da soggetti apicali. Il presente lavoro mira ad analizzare la funzione d’accusa all’interno di un sistema peculiare e sui generis, frutto di costanti interazioni fra paradigmi di common law e civil law. Il Procuratore, a cui è affidato il compito di svolgere l’attività istruttoria e di esercitare l’azione penale, è chiamato a dover accertare la verità in un contesto non solo giudiziario ma anche latu sensu politico, dovendo muoversi all’interno di una fitta rete di relazioni diplomatiche e di flebili equilibri istituzionali. Il primo capitolo offre uno sguardo d’insieme sui principi a cui è ispirata l’istituzione penale internazionale e sulle modalità in cui si sostanzia il relativo procedimento penale. Segue un secondo capitolo incentrato sull’Office of the Prosecutor e sulle criticità dovute ai condizionamenti politici, ai rapporti con l’organo giudicante (in un’ottica anche compartistica), senza dimenticare le ingerenze dovute al sistema di controlli a cui è sottoposto il suo operato. Il terzo capitolo mette a fuoco il delicato tema della cooperazione richiesta dalla Corte agli Stati coinvolti nei procedimenti pendenti, assistenza di cui essa necessita per il raggiungimento dei suoi obiettivi. Infine l’ultimo capitolo approfondisce le vicende legate all’attuale guerra in Ucraina, cercando di individuare gli estremi per sostenere un’eventuale azione penale avanti alla Corte.
La funzione d'accusa del Procuratore presso la Corte penale internazionale. Punti fermi e nodi irrisolti.
DA ROS, ELEONORA
2021/2022
Abstract
La Corte penale internazionale è stata istituita con l’intento di perseguire i crimini più seri, che hanno una forte risonanza all’interno della comunità internazionale ed un importante peso politico, dal momento che spesso sono commessi da soggetti apicali. Il presente lavoro mira ad analizzare la funzione d’accusa all’interno di un sistema peculiare e sui generis, frutto di costanti interazioni fra paradigmi di common law e civil law. Il Procuratore, a cui è affidato il compito di svolgere l’attività istruttoria e di esercitare l’azione penale, è chiamato a dover accertare la verità in un contesto non solo giudiziario ma anche latu sensu politico, dovendo muoversi all’interno di una fitta rete di relazioni diplomatiche e di flebili equilibri istituzionali. Il primo capitolo offre uno sguardo d’insieme sui principi a cui è ispirata l’istituzione penale internazionale e sulle modalità in cui si sostanzia il relativo procedimento penale. Segue un secondo capitolo incentrato sull’Office of the Prosecutor e sulle criticità dovute ai condizionamenti politici, ai rapporti con l’organo giudicante (in un’ottica anche compartistica), senza dimenticare le ingerenze dovute al sistema di controlli a cui è sottoposto il suo operato. Il terzo capitolo mette a fuoco il delicato tema della cooperazione richiesta dalla Corte agli Stati coinvolti nei procedimenti pendenti, assistenza di cui essa necessita per il raggiungimento dei suoi obiettivi. Infine l’ultimo capitolo approfondisce le vicende legate all’attuale guerra in Ucraina, cercando di individuare gli estremi per sostenere un’eventuale azione penale avanti alla Corte.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/30855