I prodotti finali della glicazione avanzata (AGE) sono un gruppo eterogeneo di molecole prodotte, attraverso una reazione non enzimatica, dall'interazione tra zuccheri riducenti e gruppi amminici liberi di proteine, acidi nucleici e lipidi. Gli AGE si formano come normale conseguenza del metabolismo ma possono anche essere assorbiti dalla dieta; in particolare durante i normali processi industriali e la cottura casalinga degli alimenti. Ci sono sempre più prove che dimostrano che gli AGEs dietetici, i dAGEs, sono strettamente associati a varie malattie croniche, come il diabete e le sue complicazioni, malattie del sistema cardiovascolare, malattie del sistema nervoso, allo sviluppo di alcuni tipi di tumori ma anche all’invecchiamento, all’infiammazione e allo stress ossidativo. Una volta digeriti e assorbiti nella circolazione, i dAGEs possono essere coinvolti in meccanismi patologici mediante due percorsi separati: uno dipendente dai recettori AGE per stimolare i segnali cellulari e l'altro indipendente dai recettori AGE per alterare le proteine attraverso la formazione di complessi. Livelli aumentati di AGE sono anche dannosi per la salute metabolica e possono contribuire alle anomalie metaboliche indotte dalla dieta occidentale, la quale è ricca di alimenti trasformati e rappresenta una fonte significativa di AGE. Infatti, nonostante l'aumento dei livelli di AGE rappresenti una conseguenza dell'iperglicemia diabetica, gli stessi AGE attivano vie di segnalazione che compromettono la segnalazione dell'insulina e la funzione delle cellule pancreatiche, contribuendo così allo sviluppo dell’insulina resistenza, del diabete mellito di tipo 2 (T2DM) e dell’obesità. Pertanto, l’inibizione della formazione di AGEs durante la produzione, la lavorazione, la cottura del cibo e la riduzione dell’accumulo endogeno di precursori di AGE, ad esempio i dicarbonili, rappresentano due approcci potenti per limitare il contenuto di dAGEs e mitigare l’impatto della dieta occidentale sulla salute umana. Questa tesi discute il ruolo biologico dei dAGEs nelle disfunzioni metaboliche e le possibili strategie da attuare per limitare i danni alla salute connessi ai dAGEs.
Ruolo dei prodotti finali della glicazione avanzata presenti nella dieta nelle disfunzioni metaboliche
MARCHI VIDI, FRANCESCA
2021/2022
Abstract
I prodotti finali della glicazione avanzata (AGE) sono un gruppo eterogeneo di molecole prodotte, attraverso una reazione non enzimatica, dall'interazione tra zuccheri riducenti e gruppi amminici liberi di proteine, acidi nucleici e lipidi. Gli AGE si formano come normale conseguenza del metabolismo ma possono anche essere assorbiti dalla dieta; in particolare durante i normali processi industriali e la cottura casalinga degli alimenti. Ci sono sempre più prove che dimostrano che gli AGEs dietetici, i dAGEs, sono strettamente associati a varie malattie croniche, come il diabete e le sue complicazioni, malattie del sistema cardiovascolare, malattie del sistema nervoso, allo sviluppo di alcuni tipi di tumori ma anche all’invecchiamento, all’infiammazione e allo stress ossidativo. Una volta digeriti e assorbiti nella circolazione, i dAGEs possono essere coinvolti in meccanismi patologici mediante due percorsi separati: uno dipendente dai recettori AGE per stimolare i segnali cellulari e l'altro indipendente dai recettori AGE per alterare le proteine attraverso la formazione di complessi. Livelli aumentati di AGE sono anche dannosi per la salute metabolica e possono contribuire alle anomalie metaboliche indotte dalla dieta occidentale, la quale è ricca di alimenti trasformati e rappresenta una fonte significativa di AGE. Infatti, nonostante l'aumento dei livelli di AGE rappresenti una conseguenza dell'iperglicemia diabetica, gli stessi AGE attivano vie di segnalazione che compromettono la segnalazione dell'insulina e la funzione delle cellule pancreatiche, contribuendo così allo sviluppo dell’insulina resistenza, del diabete mellito di tipo 2 (T2DM) e dell’obesità. Pertanto, l’inibizione della formazione di AGEs durante la produzione, la lavorazione, la cottura del cibo e la riduzione dell’accumulo endogeno di precursori di AGE, ad esempio i dicarbonili, rappresentano due approcci potenti per limitare il contenuto di dAGEs e mitigare l’impatto della dieta occidentale sulla salute umana. Questa tesi discute il ruolo biologico dei dAGEs nelle disfunzioni metaboliche e le possibili strategie da attuare per limitare i danni alla salute connessi ai dAGEs.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/30950