Morganella morganii è un batterio gram negativo e appartiene, insieme a Proteus e Providencia, al gruppo Proteeae e con tali specie condivide geni omologhi, tra i quali quelli che codificano per gli enzimi ureasi e fenilalanina deaminasi. Il sequenziamento del genoma ha rivelato che i principali fattori di virulenza di Morganella morganii includono: le fimbrie per l’adesione, il lipopolisaccaride, l’IgA proteasi, le emolisine, l’ureasi, le tossine insetticide e apoptotiche, le proteine del flagello, i sistemi di acquisizione del ferro, il sistema di secrezione II (t3SS) e i sistemi a due componenti (TCSs). Morganella Morgani è un batterio commensale opportunista che può rendersi patogeno in certe condizioni. Le specie Morganella, insieme a Proteus e Providencia, non sono infatti batteri considerati apertamente come patogeni, in quanto, rispetto ad altri membri del gruppo degli enterobatteri, più frequentemente presenti negli isolati clinici, quali ad esempio Salmonella ed Escherichia Coli, non hanno una patogenicità così diffusa ma possono rivelarsi patogene in certe condizioni ed essere causa di casi clinici e focolai nosocomiali anche gravi. Le infezioni conseguenti a Morganella morganii sono poco frequenti in ambito non ospedaliero e in individui sani, ma si riscontrano frequentemente in pazienti immuno-compromessi, in degenza ospedaliera o in condizioni di salute compromesse in cui può anche rivelarsi fatale. Quindi, la rilevanza clinica di Morganella, nonostante la natura di batterio commensale è sempre più discussa in quanto, anch’esso, come altri patogeni opportunisti, può essere una concausa di morbilità e mortalità.
Caratterizzazione genotipica e fenotipica di ceppi di Morganella morganii isolati da pazienti con diarrea presso il servizio di microbiologia dell'Azienda Ospedale - Università di Padova: un nuovo enteropatogeno?
VENERUCCI, PAOLA
2021/2022
Abstract
Morganella morganii è un batterio gram negativo e appartiene, insieme a Proteus e Providencia, al gruppo Proteeae e con tali specie condivide geni omologhi, tra i quali quelli che codificano per gli enzimi ureasi e fenilalanina deaminasi. Il sequenziamento del genoma ha rivelato che i principali fattori di virulenza di Morganella morganii includono: le fimbrie per l’adesione, il lipopolisaccaride, l’IgA proteasi, le emolisine, l’ureasi, le tossine insetticide e apoptotiche, le proteine del flagello, i sistemi di acquisizione del ferro, il sistema di secrezione II (t3SS) e i sistemi a due componenti (TCSs). Morganella Morgani è un batterio commensale opportunista che può rendersi patogeno in certe condizioni. Le specie Morganella, insieme a Proteus e Providencia, non sono infatti batteri considerati apertamente come patogeni, in quanto, rispetto ad altri membri del gruppo degli enterobatteri, più frequentemente presenti negli isolati clinici, quali ad esempio Salmonella ed Escherichia Coli, non hanno una patogenicità così diffusa ma possono rivelarsi patogene in certe condizioni ed essere causa di casi clinici e focolai nosocomiali anche gravi. Le infezioni conseguenti a Morganella morganii sono poco frequenti in ambito non ospedaliero e in individui sani, ma si riscontrano frequentemente in pazienti immuno-compromessi, in degenza ospedaliera o in condizioni di salute compromesse in cui può anche rivelarsi fatale. Quindi, la rilevanza clinica di Morganella, nonostante la natura di batterio commensale è sempre più discussa in quanto, anch’esso, come altri patogeni opportunisti, può essere una concausa di morbilità e mortalità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/30962