La morte di Stalin è stata un evento che ha avuto una grande importanza storica sia per l'Unione Sovietica che per gli stati del resto del mondo. Un avvenimento di questa portata è naturalmente stato al centro dell'attenzione a lungo, e quando la notizia fu diffusa furono molti i politici e i giornalisti che espressero le loro opinioni e preoccupazioni in riguardo. Questi politici e giornalisti erano legati a partiti e ideologie molto differenti, e perciò anche il modo in cui la notizia fu accolta e in cui la figura del dittatore defunto fu descritta da ognuno di essi dopo la sua morte fu molto diversa. Questo studio ha come obiettivo quello di osservare in che modi differenti la morte di Stalin e gli eventi ad essa legati furono descritti e commentati in giornali italiani di diverso indirizzamento politico: «l'Unità» e «La Stampa». Questi due quotidiani sono rispettivamente l'organo di stampa del Partito dei Comunisti Italiani, e il giornale appartenente alla famiglia Agnelli, che dirige la FIAT, e che ha posizioni politiche liberali. Per fare questo studio sono stati analizzati gli articoli pubblicati nei due giornali citati nei giorni che vanno dalla data della morte di Stalin a quelli immediatamente successivi, fino a che le due testate smisero di includere articoli su questo evento, e sono state osservate l'origine e la storia dei due giornali. Inoltre, lo studio include un'osservazione del modo in cui Stalin era raffigurato dalla propaganda sovietica. Questo studio ha portato a evidenziare delle divergenze nel modo in cui «l'Unità» e «La Stampa» hanno raffigurato la morte di Stalin non solo da un punto di vista di contenuto, ma anche stilistico.
La morte di Stalin nei quotidiani «l'Unità» e «La Stampa»
BRENDOLIN, SOFIA
2021/2022
Abstract
La morte di Stalin è stata un evento che ha avuto una grande importanza storica sia per l'Unione Sovietica che per gli stati del resto del mondo. Un avvenimento di questa portata è naturalmente stato al centro dell'attenzione a lungo, e quando la notizia fu diffusa furono molti i politici e i giornalisti che espressero le loro opinioni e preoccupazioni in riguardo. Questi politici e giornalisti erano legati a partiti e ideologie molto differenti, e perciò anche il modo in cui la notizia fu accolta e in cui la figura del dittatore defunto fu descritta da ognuno di essi dopo la sua morte fu molto diversa. Questo studio ha come obiettivo quello di osservare in che modi differenti la morte di Stalin e gli eventi ad essa legati furono descritti e commentati in giornali italiani di diverso indirizzamento politico: «l'Unità» e «La Stampa». Questi due quotidiani sono rispettivamente l'organo di stampa del Partito dei Comunisti Italiani, e il giornale appartenente alla famiglia Agnelli, che dirige la FIAT, e che ha posizioni politiche liberali. Per fare questo studio sono stati analizzati gli articoli pubblicati nei due giornali citati nei giorni che vanno dalla data della morte di Stalin a quelli immediatamente successivi, fino a che le due testate smisero di includere articoli su questo evento, e sono state osservate l'origine e la storia dei due giornali. Inoltre, lo studio include un'osservazione del modo in cui Stalin era raffigurato dalla propaganda sovietica. Questo studio ha portato a evidenziare delle divergenze nel modo in cui «l'Unità» e «La Stampa» hanno raffigurato la morte di Stalin non solo da un punto di vista di contenuto, ma anche stilistico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/31075