Le restrizioni dovute alla pandemia hanno portato a un’improvvisa interruzione di quasi tutte leattività. Tuttavia, dopo un primo momento di assestamento è stato possibile assistere alla proliferazione di modalità di incontro in remoto che hanno permesso di riprendere le attività e garantire una continuità nei percorsi avviati. Gli incontri di danzacreativa/danzaterapia metodo Maria Fux che si sono svolti in remoto ne sono un esempio. A partire da marzo 2020 alcune danza-terapeute a Napoli, Milano, Catania e Trieste hanno cominciato a sperimentare la possibilità di portare la danza all’interno delle abitazioni delle persone in modalità telematica. L’obiettivo della presente ricerca è dunque quello di approfondire l’esperienza del corpo di coloro che hanno sperimentato la danza in questa modalità attraverso due interviste semi-strutturate, focalizzate su due momenti del percorso diversi: prima di avviare il percorso e a percorso avviato. Le interviste si sono svolte tra marzo e giugno 2021, per cui le aspettative sul percorso sono state discusse a posteriori dato che tutte le partecipanti avevano già avviato il percorso di danzacreativa/danzaterapia in remoto. Nota è la citazione di Maria Fux "Ogni limite è una possibilità" ed è con questo spirito che in generale è stata affrontata la danzacreativa/danzaterapia in remoto. Nell’impossibilità di danzare insieme in sala è nata la possibilità di fare esperienza di qualcosa di differente e di cogliere ciò che quella nuova esperienza poteva offrire. È su questa opposizione (e allo stesso tempo equivalenza) tra limite e possibilità che si è costruito il dialogo con le partecipanti.
Esperienze corporee in remoto: la danzaterapia durante la pandemia da Covid-19.
GIACOBAZZI, PAULINE META
2021/2022
Abstract
Le restrizioni dovute alla pandemia hanno portato a un’improvvisa interruzione di quasi tutte leattività. Tuttavia, dopo un primo momento di assestamento è stato possibile assistere alla proliferazione di modalità di incontro in remoto che hanno permesso di riprendere le attività e garantire una continuità nei percorsi avviati. Gli incontri di danzacreativa/danzaterapia metodo Maria Fux che si sono svolti in remoto ne sono un esempio. A partire da marzo 2020 alcune danza-terapeute a Napoli, Milano, Catania e Trieste hanno cominciato a sperimentare la possibilità di portare la danza all’interno delle abitazioni delle persone in modalità telematica. L’obiettivo della presente ricerca è dunque quello di approfondire l’esperienza del corpo di coloro che hanno sperimentato la danza in questa modalità attraverso due interviste semi-strutturate, focalizzate su due momenti del percorso diversi: prima di avviare il percorso e a percorso avviato. Le interviste si sono svolte tra marzo e giugno 2021, per cui le aspettative sul percorso sono state discusse a posteriori dato che tutte le partecipanti avevano già avviato il percorso di danzacreativa/danzaterapia in remoto. Nota è la citazione di Maria Fux "Ogni limite è una possibilità" ed è con questo spirito che in generale è stata affrontata la danzacreativa/danzaterapia in remoto. Nell’impossibilità di danzare insieme in sala è nata la possibilità di fare esperienza di qualcosa di differente e di cogliere ciò che quella nuova esperienza poteva offrire. È su questa opposizione (e allo stesso tempo equivalenza) tra limite e possibilità che si è costruito il dialogo con le partecipanti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/31160