Nell'ambito di tutela del patrimonio culturale italiano, uno dei compiti istituzionali esercitati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, anche alla luce dei recenti profili di riforma che l'hanno riguardata, è l'imposizione dello strumento del vincolo indiretto, regolato dall'art. 45 del Codice dei Beni Culturali, nelle zone di contesto di uno specifico bene culturale immobile, al fine di preservarne l'identità storica e artistica, la fruibilità e il rapporto di armonia con l'ambiente in cui si inserisce. Il vincolo indiretto ha lo scopo di integrare il vincolo diretto cui il bene è già sottoposto, con il ricorso ad alcune prescrizioni o limitazioni, arrivando a contemplare, spesso, anche la dichiarazione di totale immutabilità o inedificabilità dell'area coinvolta. Proprio per questo, tale provvedimento può riguardare, e quindi limitare, sensibilmente l'azione dei privati o delle Amministrazioni che hanno in carico le porzioni di territorio interessate. In seguito ad una panoramica in materia di tutela del patrimonio culturale nel vigente ordinamento giuridico, questo lavoro ha l’obiettivo di proporre un affondo sul ruolo e sul potere della Soprintendenza e sulle riforme che negli ultimi otto anni hanno riguardato tale organo periferico dell'attuale Ministero della Cultura. Inoltre, ha anche lo scopo di offrire una riflessione relativa al rapporto tra necessità di tutela e interesse privato. In particolare, poi, il lavoro si prefigge il fine di proporre un focus proprio sullo strumento del vincolo indiretto, ripercorrendone la genesi e gli sviluppi e le modalità di applicazione. Infine, il lavoro si focalizza sul caso studio relativo al progetto di costruzione di un centro commerciale nell'area circostante il Castello del Catajo, che vede coinvolti i comuni di Due Carrare e Battaglia Terme, in provincia di Padova: si presenta l'apparato storico-artistico del Catajo, soffermandosi sul suo stretto rapporto con il paesaggio, e ci si concentra sull'evolversi della vicenda giuridica, considerando gli elementi più significativi, dal suo inizio fino alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato del 30 giugno 2021. Quest’ultima conferma l'imposizione del vincolo indiretto predisposto dalla Soprintendenza nel 2017 e l’inedificabilità dell’area, impedendo quindi la costruzione del centro commerciale inizialmente progettato.

Il procedimento di vincolo indiretto: il ruolo della Soprintendenza e il caso di progetto di centro commerciale nella cornice ambientale del Catajo

MATTIUZZO, LETIZIA
2021/2022

Abstract

Nell'ambito di tutela del patrimonio culturale italiano, uno dei compiti istituzionali esercitati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, anche alla luce dei recenti profili di riforma che l'hanno riguardata, è l'imposizione dello strumento del vincolo indiretto, regolato dall'art. 45 del Codice dei Beni Culturali, nelle zone di contesto di uno specifico bene culturale immobile, al fine di preservarne l'identità storica e artistica, la fruibilità e il rapporto di armonia con l'ambiente in cui si inserisce. Il vincolo indiretto ha lo scopo di integrare il vincolo diretto cui il bene è già sottoposto, con il ricorso ad alcune prescrizioni o limitazioni, arrivando a contemplare, spesso, anche la dichiarazione di totale immutabilità o inedificabilità dell'area coinvolta. Proprio per questo, tale provvedimento può riguardare, e quindi limitare, sensibilmente l'azione dei privati o delle Amministrazioni che hanno in carico le porzioni di territorio interessate. In seguito ad una panoramica in materia di tutela del patrimonio culturale nel vigente ordinamento giuridico, questo lavoro ha l’obiettivo di proporre un affondo sul ruolo e sul potere della Soprintendenza e sulle riforme che negli ultimi otto anni hanno riguardato tale organo periferico dell'attuale Ministero della Cultura. Inoltre, ha anche lo scopo di offrire una riflessione relativa al rapporto tra necessità di tutela e interesse privato. In particolare, poi, il lavoro si prefigge il fine di proporre un focus proprio sullo strumento del vincolo indiretto, ripercorrendone la genesi e gli sviluppi e le modalità di applicazione. Infine, il lavoro si focalizza sul caso studio relativo al progetto di costruzione di un centro commerciale nell'area circostante il Castello del Catajo, che vede coinvolti i comuni di Due Carrare e Battaglia Terme, in provincia di Padova: si presenta l'apparato storico-artistico del Catajo, soffermandosi sul suo stretto rapporto con il paesaggio, e ci si concentra sull'evolversi della vicenda giuridica, considerando gli elementi più significativi, dal suo inizio fino alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato del 30 giugno 2021. Quest’ultima conferma l'imposizione del vincolo indiretto predisposto dalla Soprintendenza nel 2017 e l’inedificabilità dell’area, impedendo quindi la costruzione del centro commerciale inizialmente progettato.
2021
The process of indirect restriction: the role of the Superintendence and the case of the project of the shopping center in the environmental framework of the Catajo
Castello del Catajo
Vincolo indiretto
Soprintendenza
Centro commerciale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/31283