Quotarsi o aspettare. Confronto tra Beyond Meat e Impossible Food

La crisi del mercato finanziario del 2008 ha debilitato fortemente il settore, creando un’aura di bassa credibilità generale. L’avvento delle aziende operanti nel settore tecnologico e in quello dell’informazione digitale ha dato un impulso importante, cercando di rilanciare il mondo borsistico. La maggiore importanza ricoperta dalla lotta al cambiamento climatico e la conseguente necessaria riduzione delle emissioni hanno creato nella primavera del 2019 i presupposti per l’entrata sul mercato di Beyond Meat, azienda statunitense la quale lavora prodotti vegetali che ricreano alimenti storicamente a base di carne, tentando di porre un freno all’elevato consumo di cibo derivato da animali e di sfamare nel lungo periodo la popolazione terrestre in costante aumento. L’Offerta Pubblica Iniziale della società, trainata dall’interesse degli investitori e la speranza di una rivoluzione nel campo alimentare, è risultata la migliore del decennio, spianando la strada ad un futuro roseo che al momento anche a causa della pandemia di COVID-19 sembra essersi bruscamente appannato. Molti analisti si chiedono se l’azienda sia stata pronta alla quotazione o se la strutturazione non sia adatta alle esigenze del mercato. Nella sponda opposta Impossible Foods, impresa più giovane ma sempre statunitense ed operante nello stesso settore che a differenza della concorrente sceglie di non intraprendere il processo di quotazione e rimanere privatizzata, affidandosi a finanziamenti di terzi per proseguire la sua scalata per l’ampliamento della fetta di mercato. Questo elaborato punta ad identificare con chiarezza il procedimento di quotazione di un’azienda all’interno della Borsa Valori, prendendo successivamente in considerazione le due imprese precedentemente citate e osservandone i due percorsi differentemente intrapresi. L’ultima sezione sarà dedicata alla delineazione di un quadro competitivo, cercando di identificare il posizionamento delle due società e valutando, nel corso dello studio, la presenza o meno degli estremi per affermare con certezza su quale realtà riporre la fiducia per un successo nel lungo periodo all'interno del mercato alimentare.