Esiste una relazione bilaterale tra attività economica e ambiente. Da un lato, l'ambiente rappresenta un vincolo per le attività umane ed economiche. Esso si manifesta sia nel fissare limiti quantitativi naturali sia nel definire modelli di cambiamento e sviluppo che gli esseri umani devono affrontare. D'altro canto, qualsiasi tipo di attività economica produce cambiamenti nel sistema ambientale. L'attività umana, infatti, a sua volta incide sul percorso di sviluppo dell'ambiente nel suo complesso, determinando l'irreversibilità della diminuzione del capitale naturale a disposizione delle generazioni future. La tecnologia può esser considerata come il potenziale strumento per risolvere il conflitto tra i vincoli posti dalla natura e gli effetti che l'attività economica ha sull'ambiente. È dunque fondamentale analizzare i paradigmi più importanti seguendo il corso della storia del pensiero economico. Inoltre, durante il ventunesimo secolo, l’attenzione alle tematiche ambientali è divenuta di importanza primaria; si sono sviluppate quindi nuove teorie e nuovi modelli d’analisi. Diversi studiosi si sono specializzati nello studio degli aspetti economici del cambiamento climatico e delle questioni correlate, ma ci sono profonde divisioni all’interno dello stesso gruppo su come questi studi debbano essere affrontati. Il divario più grande si trova tra gli studiosi neoclassici, ambientali, e quelli non neoclassici, ecologici. L’economia ambientale e l’economia ecologica condividono l’obiettivo comune di comprendere l’interazione uomo-economia-ambiente al fine di reindirizzare le economie verso la sostenibilità. Nel perseguire questo obiettivo, queste due prospettive utilizzano però diversi tipi di analisi e sono opposte l’una all’altra su molte delle questioni teoriche e metodologiche fondamentali.
Ambiente ed ecologia nel pensiero economico
ZAMBOTTO, LAURA
2021/2022
Abstract
Esiste una relazione bilaterale tra attività economica e ambiente. Da un lato, l'ambiente rappresenta un vincolo per le attività umane ed economiche. Esso si manifesta sia nel fissare limiti quantitativi naturali sia nel definire modelli di cambiamento e sviluppo che gli esseri umani devono affrontare. D'altro canto, qualsiasi tipo di attività economica produce cambiamenti nel sistema ambientale. L'attività umana, infatti, a sua volta incide sul percorso di sviluppo dell'ambiente nel suo complesso, determinando l'irreversibilità della diminuzione del capitale naturale a disposizione delle generazioni future. La tecnologia può esser considerata come il potenziale strumento per risolvere il conflitto tra i vincoli posti dalla natura e gli effetti che l'attività economica ha sull'ambiente. È dunque fondamentale analizzare i paradigmi più importanti seguendo il corso della storia del pensiero economico. Inoltre, durante il ventunesimo secolo, l’attenzione alle tematiche ambientali è divenuta di importanza primaria; si sono sviluppate quindi nuove teorie e nuovi modelli d’analisi. Diversi studiosi si sono specializzati nello studio degli aspetti economici del cambiamento climatico e delle questioni correlate, ma ci sono profonde divisioni all’interno dello stesso gruppo su come questi studi debbano essere affrontati. Il divario più grande si trova tra gli studiosi neoclassici, ambientali, e quelli non neoclassici, ecologici. L’economia ambientale e l’economia ecologica condividono l’obiettivo comune di comprendere l’interazione uomo-economia-ambiente al fine di reindirizzare le economie verso la sostenibilità. Nel perseguire questo obiettivo, queste due prospettive utilizzano però diversi tipi di analisi e sono opposte l’una all’altra su molte delle questioni teoriche e metodologiche fondamentali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/31435