Questo elaborato finale nasce con l'obiettivo di indagare una “altra economia”, un sistema economico sostenibile sia dal punto di vista ambientale sia dal lato sociale. Fino ad oggi il modello economico mainstream ha adottato una visione decisamente troppo parziale, basata esclusivamente sul profitto e sulla crescita del PIL. Oggi la crisi ecologica e sociale ci impongono un cambio di paradigma dell'economia. Mai siamo stati così prossimi ad invalidare il sistema che consente la vita. Nel primo capitolo e nello specifico nel primo paragrafo si espliciterà il modello economico odierno e le sue radici. Le ipotesi su cui si basa e le modalità con cui questo si esprime sono, come si cercherà di evidenziare, la causa principale delle crisi del nostro tempo. Successivamente, si procederà con una breve presentazione della crisi ecologica, quotidianamente di fronte ai nostri occhi sia per gli effetti che ha sugli ecosistemi sia per la notevole visibilità mediatica. In seguito, l'attenzione si concentrerà, invece, sulla crisi sociale ed, in particolare, sulla disuguaglianza economica. Questa affonda le proprie radici nella logica capitalistica che attribuisce supremo potere e valore ai proprietari del capitale ed un minima retribuzione a coloro che apportano lavoro. Per delineare le crisi odierne collegate al sistema economico, la pubblicazione Economia della Ciambella di Raworth K. (2017) ha avuto un ruolo centrale. Segnatamente, in questo ultimo, rilevati i limiti fisici del pianeta Terra e i limiti sociali, l'autore individua tra i due estremi, uno spazio equo e sicuro per l'attività umana, la c.d. Ciambella. I limiti ecologici delimitano il confine esterno della Ciambella, oltrepassati i quali la pressione sui sistemi vitali della Terra diventano pericolosamente ignota negli esiti. Questi limiti sono definiti dalle scienze naturali, nel celebre lavoro collettaneo di Rockstrom et al. (2009). La base sociale, invece, delimita il confine interno della Ciambella e corrisponde agli inviolabili diritti umani senza i quali non sarebbe possibile godere di una vita dignitosa e la realizzazione della persona. Questa ultima è derivata dalle priorità specificate nei Sustainable Development Goals dell‟ONU nel 2015. Il sistema economico attuale ha valicato numerosi di questi limiti: per assicurarci un futuro, il cambio di paradigma economico è essenziale. Nel secondo capitolo, quindi, si proporrà la soluzione individuata per le crisi presentate nel capitolo precedente, ovvero l'economia solidale. Questa verrà affrontata, in un primo momento, attraverso un richiamo alla letteratura e, in seguito, si cercherà di darne una definizione più personale, richiamando attori e dinamiche che contraddistinguono l'economia solidale. La visione critica che verrà delineata è il frutto principale della lettura del libro 101 piccole rivoluzioni di Cacciari P. (2016). L'autore ha raccolto, nel suo lavoro, progetti di tutta Italia, capaci di scardinare il sistema capitalistico e di sostenere uno stile di vita a vantaggio dell'ambiente e delle persone. Nel terzo capitolo si esemplificherà il sistema economico oggetto di studio attraverso un esempio concreto. A tal fine, sono state poste alcune domande a Filippo Camin, manager sociale presso la Cooperativa Clarabella. L'ultimo capitolo conclude il presente lavoro, sottolineando l'improcrastinabile esigenza di ridefinire l‟attività economica globale su fondamenti e prospettive diverse. A tal fine, è fondamentale il ruolo dell'educazione civica. L'economia deve iniziare a ricordare che dipende dalla natura e dalle persone: solo così potrà definirsi sostenibile.

Economia solidale e buone pratiche dal basso

ZORZO, SARA
2021/2022

Abstract

Questo elaborato finale nasce con l'obiettivo di indagare una “altra economia”, un sistema economico sostenibile sia dal punto di vista ambientale sia dal lato sociale. Fino ad oggi il modello economico mainstream ha adottato una visione decisamente troppo parziale, basata esclusivamente sul profitto e sulla crescita del PIL. Oggi la crisi ecologica e sociale ci impongono un cambio di paradigma dell'economia. Mai siamo stati così prossimi ad invalidare il sistema che consente la vita. Nel primo capitolo e nello specifico nel primo paragrafo si espliciterà il modello economico odierno e le sue radici. Le ipotesi su cui si basa e le modalità con cui questo si esprime sono, come si cercherà di evidenziare, la causa principale delle crisi del nostro tempo. Successivamente, si procederà con una breve presentazione della crisi ecologica, quotidianamente di fronte ai nostri occhi sia per gli effetti che ha sugli ecosistemi sia per la notevole visibilità mediatica. In seguito, l'attenzione si concentrerà, invece, sulla crisi sociale ed, in particolare, sulla disuguaglianza economica. Questa affonda le proprie radici nella logica capitalistica che attribuisce supremo potere e valore ai proprietari del capitale ed un minima retribuzione a coloro che apportano lavoro. Per delineare le crisi odierne collegate al sistema economico, la pubblicazione Economia della Ciambella di Raworth K. (2017) ha avuto un ruolo centrale. Segnatamente, in questo ultimo, rilevati i limiti fisici del pianeta Terra e i limiti sociali, l'autore individua tra i due estremi, uno spazio equo e sicuro per l'attività umana, la c.d. Ciambella. I limiti ecologici delimitano il confine esterno della Ciambella, oltrepassati i quali la pressione sui sistemi vitali della Terra diventano pericolosamente ignota negli esiti. Questi limiti sono definiti dalle scienze naturali, nel celebre lavoro collettaneo di Rockstrom et al. (2009). La base sociale, invece, delimita il confine interno della Ciambella e corrisponde agli inviolabili diritti umani senza i quali non sarebbe possibile godere di una vita dignitosa e la realizzazione della persona. Questa ultima è derivata dalle priorità specificate nei Sustainable Development Goals dell‟ONU nel 2015. Il sistema economico attuale ha valicato numerosi di questi limiti: per assicurarci un futuro, il cambio di paradigma economico è essenziale. Nel secondo capitolo, quindi, si proporrà la soluzione individuata per le crisi presentate nel capitolo precedente, ovvero l'economia solidale. Questa verrà affrontata, in un primo momento, attraverso un richiamo alla letteratura e, in seguito, si cercherà di darne una definizione più personale, richiamando attori e dinamiche che contraddistinguono l'economia solidale. La visione critica che verrà delineata è il frutto principale della lettura del libro 101 piccole rivoluzioni di Cacciari P. (2016). L'autore ha raccolto, nel suo lavoro, progetti di tutta Italia, capaci di scardinare il sistema capitalistico e di sostenere uno stile di vita a vantaggio dell'ambiente e delle persone. Nel terzo capitolo si esemplificherà il sistema economico oggetto di studio attraverso un esempio concreto. A tal fine, sono state poste alcune domande a Filippo Camin, manager sociale presso la Cooperativa Clarabella. L'ultimo capitolo conclude il presente lavoro, sottolineando l'improcrastinabile esigenza di ridefinire l‟attività economica globale su fondamenti e prospettive diverse. A tal fine, è fondamentale il ruolo dell'educazione civica. L'economia deve iniziare a ricordare che dipende dalla natura e dalle persone: solo così potrà definirsi sostenibile.
2021
Solidarity economy and bottom-up good practices
buone prassi
economia circolare
sostenibilità
economia solidale
econimia civile
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/31438