La presente ricerca ha lo scopo di verificare l’ipotesi secondo la quale in una classe quinta primaria, attraverso un intervento didattico di tipo socio-costruttivo, svolto secondo il metodo della “Grammatica per scoperta” (Lo Duca, 2004), si produce un incremento di sviluppo nel riconoscimento dei verbi coniugati al modo indicativo e al modo congiuntivo, e del loro utilizzo in diverse situazioni comunicative. La scelta dell’ambito tematico della ricerca è stata effettuata a partire dall’analisi del dibattito che oggi esiste attorno alla presunta “morte” del modo congiuntivo, intesa come progressiva decadenza delle capacità degli italofoni di utilizzarlo correttamente, nonché dalle osservazioni di linguisti esperti, quali Lo Duca e Colombo, in merito all’effettiva possibilità e utilità di introdurre una riflessione esplicita su questo modo verbale già nelle ultime classi della scuola primaria. A questo proposito il metodo “per scoperta”, di impianto induttivo, permette di sviluppare, partendo dalla conoscenza implicita della grammatica e dalla sensibilità linguistica dei bambini, competenze di analisi e di riflessione sulla lingua, indirizzate, in questo caso, all’apprendimento dell’utilizzo di uno specifico modo verbale. Tutto ciò si pone in linea con gli obiettivi per l’apprendimento delineati dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012, e con la metodologia didattica auspicata dallo stesso documento, la quale prende le mosse dal processo di “rinnovamento” della didattica della Riflessione Linguistica inaugurato dalle Dieci Tesi GISCEL nel 1975. Il piano sperimentale, dal punto di vista procedurale, è riconducibile al modello “con due gruppi”, che prevede di fornire due trattamenti diversi, quindi due differenti metodologie di insegnamento, a due gruppi omogenei, in questo caso rappresentati da due classi quinte dello stesso plesso scolastico. Entrambi i gruppi vengono sottoposti alla medesima prova iniziale e finale (Felisatti & Mazzucco). L’intervento didattico che sviluppa il metodo “per scoperta” è stato progettato secondo il modello “a ritroso” (Wiggins & McTighe, 2004). La ricerca, condotta nell’anno scolastico 2021/2022, ha permesso di verificare che sia il metodo “per scoperta”, di natura induttiva, sia uno di stampo più tradizionale producono un incremento di sviluppo in merito alle competenze e agli obiettivi di apprendimento selezionati, considerate anche le “abilità di partenza” dei bambini. Tuttavia, come emerso dai dati, gli alunni che hanno seguito l’intervento didattico basato sul metodo “per scoperta” mostrano di avere maggiori abilità nell’individuare e comprendere alcune scelte in merito agli utilizzi del modo indicativo e congiuntivo in differenti contesti comunicativi, e di ragionare, rispetto alle varietà sociolinguistiche dell’Italiano, con più consapevolezza e capacità di analisi.

Scoprire il congiuntivo. Un'applicazione del metodo induttivo alla Riflessione Linguistica nella scuola primaria.

DEMO, LAURA
2021/2022

Abstract

La presente ricerca ha lo scopo di verificare l’ipotesi secondo la quale in una classe quinta primaria, attraverso un intervento didattico di tipo socio-costruttivo, svolto secondo il metodo della “Grammatica per scoperta” (Lo Duca, 2004), si produce un incremento di sviluppo nel riconoscimento dei verbi coniugati al modo indicativo e al modo congiuntivo, e del loro utilizzo in diverse situazioni comunicative. La scelta dell’ambito tematico della ricerca è stata effettuata a partire dall’analisi del dibattito che oggi esiste attorno alla presunta “morte” del modo congiuntivo, intesa come progressiva decadenza delle capacità degli italofoni di utilizzarlo correttamente, nonché dalle osservazioni di linguisti esperti, quali Lo Duca e Colombo, in merito all’effettiva possibilità e utilità di introdurre una riflessione esplicita su questo modo verbale già nelle ultime classi della scuola primaria. A questo proposito il metodo “per scoperta”, di impianto induttivo, permette di sviluppare, partendo dalla conoscenza implicita della grammatica e dalla sensibilità linguistica dei bambini, competenze di analisi e di riflessione sulla lingua, indirizzate, in questo caso, all’apprendimento dell’utilizzo di uno specifico modo verbale. Tutto ciò si pone in linea con gli obiettivi per l’apprendimento delineati dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012, e con la metodologia didattica auspicata dallo stesso documento, la quale prende le mosse dal processo di “rinnovamento” della didattica della Riflessione Linguistica inaugurato dalle Dieci Tesi GISCEL nel 1975. Il piano sperimentale, dal punto di vista procedurale, è riconducibile al modello “con due gruppi”, che prevede di fornire due trattamenti diversi, quindi due differenti metodologie di insegnamento, a due gruppi omogenei, in questo caso rappresentati da due classi quinte dello stesso plesso scolastico. Entrambi i gruppi vengono sottoposti alla medesima prova iniziale e finale (Felisatti & Mazzucco). L’intervento didattico che sviluppa il metodo “per scoperta” è stato progettato secondo il modello “a ritroso” (Wiggins & McTighe, 2004). La ricerca, condotta nell’anno scolastico 2021/2022, ha permesso di verificare che sia il metodo “per scoperta”, di natura induttiva, sia uno di stampo più tradizionale producono un incremento di sviluppo in merito alle competenze e agli obiettivi di apprendimento selezionati, considerate anche le “abilità di partenza” dei bambini. Tuttavia, come emerso dai dati, gli alunni che hanno seguito l’intervento didattico basato sul metodo “per scoperta” mostrano di avere maggiori abilità nell’individuare e comprendere alcune scelte in merito agli utilizzi del modo indicativo e congiuntivo in differenti contesti comunicativi, e di ragionare, rispetto alle varietà sociolinguistiche dell’Italiano, con più consapevolezza e capacità di analisi.
2021
Discovering subjunctive. An application of inductive method to Language Awareness at primary school.
didattica
induttivo
scoperta
congiuntivo
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