Abstract per tesi di laurea Linguaggio e percezione del mondo: educare al plurilinguismo a scuola El Ashker Nabila Linguaggio e percezione: educare al plurilinguismo a scuola Scuola di Scienze Umane, corso di Scienze della Formazione Primaria Relatrice: Pesce Antonella Elementi di contenuto In Italia, nella scuola dell’Infanzia e Primaria, l’incidenza dei bambini con cittadinanza non italiana sfiora il 12% e la scuola Primaria rimane il settore che assorbe il maggior numero di studenti con cittadinanza non italiana . Secondo i dati ISTAT 2021 la gran parte degli studenti stranieri sono immigrati di seconda generazione, ovvero bambini la cui lingua madre va non solo preservata, ma valorizzata. In un contesto in cui la diversità linguistica è destinata a crescere, e con essa il valore del plurilinguismo e della capacità di ragionare e agire “trans-linguisticamente” e “trans-culturalmente”, l’educazione al plurilinguismo a scuola è d’obbligo. L’obiettivo di questo studio è quello di determinare in che modo il plurilinguismo comporti benefici non solo all’alunno di origine straniera ma anche all’intera comunità scolastica. A questo proposito, la prima domanda di ricerca è la seguente: il plurilinguismo in un individuo dà beneficio alla sua percezione e visione del mondo? E riguardo la seconda domanda di ricerca: quali sono quindi le pratiche e gli strumenti didattici più consoni da portare nella Scuola Primaria, affinché s’instauri in classe un atteggiamento di curiosità positiva verso le altre lingue, strumento questo per sviluppare non solo la competenza linguistica, ma anche e soprattutto quella interculturale? Per rispondere alle domande della ricerca, è stato condotto uno studio di tipo bibliografico basato innanzitutto sulle principali teorie neuro- e psico-linguistiche del ventesimo secolo, con particolare approfondimento sull’ipotesi della relatività linguistica di Saphir- Whorf, sostenuta più recentemente da Guy Deutscher (2013) e criticata da John McWhorther (2015). In secondo luogo sono state prese in esame e confrontate le proposte didattiche più recenti sul tema a partire da autori quali Titone, Sobrero e Balboni, Santipolo, Cinganotto, & Screpanti… É stata riposta particolare attenzione all’elemento dell’input linguistico in aula e all’aspetto ludico e riflessivo delle pratiche didattiche, in una cornice di e-ducazione più che di in-segnamento, dove il focus sia l’ambiente di apprendimento per un’educazione linguistica al plurale.
Linguaggio e percezione del mondo: educare al plurilinguismo a scuola
EL ASHKER, NABILA
2021/2022
Abstract
Abstract per tesi di laurea Linguaggio e percezione del mondo: educare al plurilinguismo a scuola El Ashker Nabila Linguaggio e percezione: educare al plurilinguismo a scuola Scuola di Scienze Umane, corso di Scienze della Formazione Primaria Relatrice: Pesce Antonella Elementi di contenuto In Italia, nella scuola dell’Infanzia e Primaria, l’incidenza dei bambini con cittadinanza non italiana sfiora il 12% e la scuola Primaria rimane il settore che assorbe il maggior numero di studenti con cittadinanza non italiana . Secondo i dati ISTAT 2021 la gran parte degli studenti stranieri sono immigrati di seconda generazione, ovvero bambini la cui lingua madre va non solo preservata, ma valorizzata. In un contesto in cui la diversità linguistica è destinata a crescere, e con essa il valore del plurilinguismo e della capacità di ragionare e agire “trans-linguisticamente” e “trans-culturalmente”, l’educazione al plurilinguismo a scuola è d’obbligo. L’obiettivo di questo studio è quello di determinare in che modo il plurilinguismo comporti benefici non solo all’alunno di origine straniera ma anche all’intera comunità scolastica. A questo proposito, la prima domanda di ricerca è la seguente: il plurilinguismo in un individuo dà beneficio alla sua percezione e visione del mondo? E riguardo la seconda domanda di ricerca: quali sono quindi le pratiche e gli strumenti didattici più consoni da portare nella Scuola Primaria, affinché s’instauri in classe un atteggiamento di curiosità positiva verso le altre lingue, strumento questo per sviluppare non solo la competenza linguistica, ma anche e soprattutto quella interculturale? Per rispondere alle domande della ricerca, è stato condotto uno studio di tipo bibliografico basato innanzitutto sulle principali teorie neuro- e psico-linguistiche del ventesimo secolo, con particolare approfondimento sull’ipotesi della relatività linguistica di Saphir- Whorf, sostenuta più recentemente da Guy Deutscher (2013) e criticata da John McWhorther (2015). In secondo luogo sono state prese in esame e confrontate le proposte didattiche più recenti sul tema a partire da autori quali Titone, Sobrero e Balboni, Santipolo, Cinganotto, & Screpanti… É stata riposta particolare attenzione all’elemento dell’input linguistico in aula e all’aspetto ludico e riflessivo delle pratiche didattiche, in una cornice di e-ducazione più che di in-segnamento, dove il focus sia l’ambiente di apprendimento per un’educazione linguistica al plurale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/31520