Crostacei, molluschi ed il loro coinvolgimento nell’inquinamento delle acque marine: Un progetto didattico sperimentale per coinvolgere la scuola primaria in tematiche ambientali di attualità

The research area of the thesis, aimed at four fourth classes of primary schools of the Comprehensive Institute 1 of Mogliano Veneto, was born as a work proposal in favor of the discipline of biology. The first objective argues that the rooting of scientific contents to the contextual reality and to the experience of everyday life as children, allows them to face abstract principles, promoting better learning and understanding; the second objective of the thesis is centered on the ways of discovering and learning those contents that usually struggle to be treated in primary school. The theme of crustaceans and molluscs was thus chosen to offer students an alternative path of discovery and knowledge of the marine universe; the third and final objective concerns a small study of the topic of sea pollution, to raise awareness of this topic and develop a new critical awareness, thus laying the foundations for a process aimed at the future protection of the environment. Starting from the knowledge gained during the previous year in the discipline of science and probed with a pre-test aimed at verifying the actual possession of notions relating to the topic, some criteria were defined to understand whether the experimental classes, which had reached a lower average in the initial pre-test, they could acquire more knowledge through laboratory-type teaching, compared to those control classes that were initially more "competent" in school learning for a higher average of marks. From the results of the final tests, it was evident in a short time that the classes involved in laboratory-type teaching had gained more knowledge than the students who had attended traditional teaching, as that teaching method stimulates active participation by the students and also greater interest, involvement and learning. The hypothesis of a thesis that requires a longer time to mature will instead be verifiable in the years to come: in fact, through the application of a laboratory teaching method, and of a "lifelong learning" type of teaching, the knowledge developed by children will lead to in that reflective and critical thinking indispensable to transform them into future active citizens. The fundamental reference text, which guided the didactic experimentation, is Insegnare la biologia ai bambini which highlights the importance of teaching biology within the school, and which emphasizes the need to stimulate interactive communication through questions to students, as well as the importance of direct observation within science lessons (2015). The affirmations of Claudio Longo, who supports the importance of the laboratory from the didactic point of view, considered as the place that allows contact with «a three-dimensional reality that we can embrace with all our senses "(1998); the privileged context for that "exploratory mess" which enables the active action of the pupils and guarantees a significant beginning of knowledge thanks to the freedom of exploration. Finally, a fundamental tool for didactic planning purposes were the National Indications for the curriculum of the kindergarten and the first cycle of education, which made it possible to outline the learning objectives at the end of the fifth class. In conclusion, at the end of the survey it was possible to collect evidence that revealed a real difference in learning in the experimental classes compared to the control ones since, through laboratory teaching, the pupil was placed at the center of knowledge, becoming the creator, through practice, of his own knowledge.

L’ambito di ricerca della tesi, rivolta a quattro classi quarte delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo 1 di Mogliano Veneto, nasce come proposta di lavoro a favore della disciplina della biologia. Il primo obiettivo sostiene che il radicamento dei contenuti scientifici all’esperienza della quotidianità vissute da bambini, permette loro di affrontare principi astratti, favorendone un migliore apprendimento; il secondo obiettivo della tesi è imperniato sulle modalità di scoperta e apprendimento di quei contenuti che, solitamente, nella scuola primaria faticano ad essere trattati. È stato così scelto il tema dei crostacei e dei molluschi per offrire agli studenti un percorso alternativo di scoperta e conoscenza dell’universo marino; il terzo e ultimo obiettivo riguarda un piccolo approfondimento del tema dell’inquinamento del mare, per sensibilizzare a questo argomento e sviluppare una nuova coscienza critica, gettando così le basi di un processo volto alla futura salvaguardia dell’ambiente. A partire dalle conoscenze maturate durante l’anno precedente nella disciplina delle scienze e sondate con un pre-test volto a verificare l’effettivo possesso di nozioni attinenti il tema, sono stati definiti alcuni criteri per comprendere se le classi sperimentali, che avevano raggiunto una media inferiore nel pre-test iniziale, potessero acquisire maggiori conoscenze attraverso una didattica di tipo laboratoriale, rispetto a quelle classi di controllo risultate inizialmente più “competenti” nell’apprendimento scolastico per una media di voti più alta. Dai risultati delle prove finali, è risultato evidente in tempi brevi che le classi coinvolte in una didattica di tipo laboratoriale avevano maturato maggiori conoscenze rispetto agli alunni che avevano assistito ad una didattica tradizionale, in quanto quella modalità di insegnamento stimola la partecipazione attiva da parte degli studenti, e anche un maggiore interesse, coinvolgimento e apprendimento. L’ipotesi di tesi che richiede un tempo più lungo di maturazione sarà invece verificabile negli anni a venire: infatti, attraverso l’applicazione di una didattica laboratoriale, e di un insegnamento di tipo “lifelong learning”, le conoscenze sviluppate dai bambini sfoceranno in quel pensiero riflessivo e critico indispensabile a trasformarli nei futuri cittadini attivi. Il testo di riferimento fondamentale, che ha guidato la sperimentazione didattica, è Insegnare la biologia ai bambini, testo che evidenzia l'importanza dell'insegnamento della biologia all'interno della scuola, e che sottolinea la necessità di stimolare la comunicazione interattiva attraverso domande agli studenti, nonché l’importanza dell’osservazione diretta all’interno delle lezioni di Scienze (2015). Utili e determinanti per l’approfondimento del tema della sperimentazione, sono state le affermazioni di Claudio Longo, il quale sostiene l'importanza del laboratorio dal punto di vista didattico, considerato come quel luogo che permette il contatto con «una realtà tridimensionale che possiamo abbracciare con tutti i nostri sensi» (1998); il contesto privilegiato per quel ”pasticciamento esplorativo” che abilita l'azione attiva degli alunni e garantisce un inizio di conoscenza significativo grazie alla libertà di esplorazione. Infine, strumento fondamentale ai fini della progettazione didattica, sono state le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola di infanzia e del primo ciclo di istruzione, che hanno permesso di delineare gli obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta. Concludendo, al termine dell'indagine è stato possibile raccogliere evidenze che hanno rivelato una reale differenza di apprendimento nelle classi sperimentali rispetto a quelle di controllo in quanto, attraverso la didattica laboratoriale, l’alunno è stato posto al centro del sapere, diventandone l’artefice.