Nel panorama normativo europeo e italiano lo sviluppo di ampie e sicure competenze linguistiche è concepito come una priorità inderogabile. Tra le competenze linguistiche un ruolo di peculiare importanza viene assunto dalla comprensione, la quale assolve a una funzione imprescindibile nel contesto educativo e didattico e, più in generale, anche in quello di vita quotidiana. La comprensione da ascolto, in particolare, assume un ruolo indispensabile, soprattutto durante la conduzione e lo svolgimento delle sessioni di Philosophy for Children (P4C), le quali rispondono all’obiettivo primario e generale di “educare al pensiero”. La Tesi di Laurea intende dunque indagare se l’implementazione del curricolo della Philosophy for Children e di attività specifiche di ascolto basate sulla metodologia dialogica e metacognitiva caratteristica del curricolo possano essere concepite come mediatori dei processi di pensiero implicati nella comprensione da ascolto. Nello specifico, l’ipotesi di ricerca è stata: la proposta a una classe quinta primaria di un percorso di Philosophy for Children – accompagnato da attività di ascolto svolte attraverso le metodologie caratteristiche della comunità di ricerca – conduce a un incremento dei punteggi ottenuti dagli alunni in test di comprensione da ascolto. L’impianto teorico di riferimento è costituito da un’analisi degli aspetti caratteristici e fondanti il curricolo della Philosophy for Children e delle principali teorie che sono state finora elaborate relativamente al processo di comprensione linguistica. Tali due macro-argomenti teorici di riferimento vengono ulteriormente approfonditi attraverso un’analisi del rapporto sussistente fra pensiero e linguaggio. L’impianto metodologico adottato è stato rappresentato da una ricerca empirica a gruppo unico. È stata coinvolta una classe quinta di scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Tezze sul Brenta (VI), classe nella quale è stato svolto un percorso di Philosophy for Children affiancato a delle attività mirate e specifiche di ascolto di natura metacognitiva e dialogica e dunque fondate sulla metodologia caratteristica della comunità di ricerca. Precedentemente al percorso e posteriormente a esso sono state somministrate delle prove di comprensione da ascolto finalizzate a ottenere delle evidenze circa le abilità di comprensione degli alunni. Tuttavia, le analisi effettuate non sono risultate essere solo di natura quantitativa, considerando i risultati ottenuti nei test, bensì anche di natura qualitativa, attraverso l’analisi delle audio-registrazioni delle discussioni filosofiche, l’autovalutazione soggettiva, da parte di ciascun alunno, delle proprie competenze di ascolto e la proposta di un questionario di gradimento e metacognitivo sulle esperienze proposte. I risultati a cui ha condotto la ricerca empirica hanno permesso, nello specifico contesto situazionale considerato, di non confutare l’ipotesi di partenza. La classe, infatti, ha di media ottenuto dei punteggi più elevati nei due test finali di comprensione da ascolto rispetto a quello inizialmente somministrato. In aggiunta, durante il percorso gli alunni hanno implementato alcuni dei processi imprescindibili per giungere alla formazione di un modello mentale dei testi fruiti e hanno dimostrato livelli migliori e maggiori di ascolto. Dal punto di vista metacognitivo, la classe stessa ha inoltre dichiarato di aver concretamente compreso come un ascolto attento, funzionale alla comprensione, necessiti di molta attenzione e concentrazione, e di essere riuscita a valutare in modo più consapevole le proprie competenze da ascolto. In conclusione, si può dunque asserire come nella classe si sia riscontrato un miglioramento nelle dimensioni sia prestazionale che processuale dell’attività di comprensione da ascolto.

La Philosophy for Children come mediatore dei processi di pensiero implicati nella comprensione da ascolto. Ricerca empirica in una classe quinta di scuola primaria.

ZEN, ALESSANDRA
2021/2022

Abstract

Nel panorama normativo europeo e italiano lo sviluppo di ampie e sicure competenze linguistiche è concepito come una priorità inderogabile. Tra le competenze linguistiche un ruolo di peculiare importanza viene assunto dalla comprensione, la quale assolve a una funzione imprescindibile nel contesto educativo e didattico e, più in generale, anche in quello di vita quotidiana. La comprensione da ascolto, in particolare, assume un ruolo indispensabile, soprattutto durante la conduzione e lo svolgimento delle sessioni di Philosophy for Children (P4C), le quali rispondono all’obiettivo primario e generale di “educare al pensiero”. La Tesi di Laurea intende dunque indagare se l’implementazione del curricolo della Philosophy for Children e di attività specifiche di ascolto basate sulla metodologia dialogica e metacognitiva caratteristica del curricolo possano essere concepite come mediatori dei processi di pensiero implicati nella comprensione da ascolto. Nello specifico, l’ipotesi di ricerca è stata: la proposta a una classe quinta primaria di un percorso di Philosophy for Children – accompagnato da attività di ascolto svolte attraverso le metodologie caratteristiche della comunità di ricerca – conduce a un incremento dei punteggi ottenuti dagli alunni in test di comprensione da ascolto. L’impianto teorico di riferimento è costituito da un’analisi degli aspetti caratteristici e fondanti il curricolo della Philosophy for Children e delle principali teorie che sono state finora elaborate relativamente al processo di comprensione linguistica. Tali due macro-argomenti teorici di riferimento vengono ulteriormente approfonditi attraverso un’analisi del rapporto sussistente fra pensiero e linguaggio. L’impianto metodologico adottato è stato rappresentato da una ricerca empirica a gruppo unico. È stata coinvolta una classe quinta di scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Tezze sul Brenta (VI), classe nella quale è stato svolto un percorso di Philosophy for Children affiancato a delle attività mirate e specifiche di ascolto di natura metacognitiva e dialogica e dunque fondate sulla metodologia caratteristica della comunità di ricerca. Precedentemente al percorso e posteriormente a esso sono state somministrate delle prove di comprensione da ascolto finalizzate a ottenere delle evidenze circa le abilità di comprensione degli alunni. Tuttavia, le analisi effettuate non sono risultate essere solo di natura quantitativa, considerando i risultati ottenuti nei test, bensì anche di natura qualitativa, attraverso l’analisi delle audio-registrazioni delle discussioni filosofiche, l’autovalutazione soggettiva, da parte di ciascun alunno, delle proprie competenze di ascolto e la proposta di un questionario di gradimento e metacognitivo sulle esperienze proposte. I risultati a cui ha condotto la ricerca empirica hanno permesso, nello specifico contesto situazionale considerato, di non confutare l’ipotesi di partenza. La classe, infatti, ha di media ottenuto dei punteggi più elevati nei due test finali di comprensione da ascolto rispetto a quello inizialmente somministrato. In aggiunta, durante il percorso gli alunni hanno implementato alcuni dei processi imprescindibili per giungere alla formazione di un modello mentale dei testi fruiti e hanno dimostrato livelli migliori e maggiori di ascolto. Dal punto di vista metacognitivo, la classe stessa ha inoltre dichiarato di aver concretamente compreso come un ascolto attento, funzionale alla comprensione, necessiti di molta attenzione e concentrazione, e di essere riuscita a valutare in modo più consapevole le proprie competenze da ascolto. In conclusione, si può dunque asserire come nella classe si sia riscontrato un miglioramento nelle dimensioni sia prestazionale che processuale dell’attività di comprensione da ascolto.
2021
Philosophy for Children as a mediator of thinking processes involved in listening comprehension. An empirical research in a fifth grade class of primary school.
Filosofia
Comprensione
Ascolto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/31546