Con il presente lavoro di tesi si intende analizzare il tema degli obblighi del lavoratore durante la malattia, prendendo spunto dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 36729 del 25 novembre 2021, secondo cui anche in periodo di malattia il lavoratore dipendente è tenuto ad alcuni obblighi derivanti dal rapporto di lavoro, in particolare quello di reperibilità. Egli deve comunicare eventuali variazioni di indirizzo al datore di lavoro. La malattia è uno dei casi contemplati dalla legge che comportano la sospensione della prestazione lavorativa, permanendo però in capo al lavoratore il vincolo derivante da rapporto di lavoro subordinato e l’obbligo di rispetto dei doveri di cooperazione, di buona fede (art. 1375 c.c.) e di correttezza (art. 1175 c.c.). Infatti, nel rispetto dei doveri inerenti al rapporto di lavoro, al datore di lavoro deve essere comunicato ogni tipo di variazione di indirizzo, poiché quest’ultimo deve poter esercitare il potere direttivo e di controllo, tanto che può richiedere, sin dal primo giorno di congedo, dei controlli volti all’accertamento dell’effettivo stato di malattia. La sentenza in esame afferma il principio secondo cui il vincolo fra lavoratore e datore non viene sospeso durante il periodo di assenza da lavoro per malattia ma, al contrario, il lavoratore ha il dovere di rispettare determinati obblighi al fine di godere della tutela prevista dalla legge. Ciò che viene sospeso è infatti solo l’obbligo di lavorare. Ciò premesso, l’elaborato pone, inizialmente, attenzione al caso pratico deciso con la pronuncia della Corte di Cassazione, esaminando quelle che sono le sanzioni applicabili in caso di inosservanza dell’obbligo di comunicazione della variazione dell’indirizzo, per poi passare ad una più ampia analisi della fattispecie nel contesto normativo del diritto del lavoro. Altre considerazioni correlate alla sentenza riguardano i casi in cui il licenziamento, in costanza di malattia, è da considerarsi legittimo, al fine di analizzare, successivamente, le specifiche tutele applicabili a fronte di licenziamento illegittimo nel caso di malattia, passando in rassegna la disciplina dell’art. 18 della L. 20 maggio 1970, n. 300, successivamente modificat0 dalla L 28 maggio 2012, n. 92 ed infine il D. Lgs. 4 marzo 2015, n. 23. Si conclude alla fine con un’analisi della disciplina della malattia evidenziando, altresì i principi e profili derivanti dai singoli CCNL di settore. È opportuno considerare che le regole in materia si differenziano tra loro anche a seconda di quanto previsto dai singoli CCNL di settore e pertanto è necessario interpretarle in modo da assicurare il bilanciamento tra la normativa ordinaria e quelle di fonte collettiva.

I controlli del datore di lavoro sulle assenze per malattia e i doveri del lavoratore.

DI FANT, ELENA
2021/2022

Abstract

Con il presente lavoro di tesi si intende analizzare il tema degli obblighi del lavoratore durante la malattia, prendendo spunto dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 36729 del 25 novembre 2021, secondo cui anche in periodo di malattia il lavoratore dipendente è tenuto ad alcuni obblighi derivanti dal rapporto di lavoro, in particolare quello di reperibilità. Egli deve comunicare eventuali variazioni di indirizzo al datore di lavoro. La malattia è uno dei casi contemplati dalla legge che comportano la sospensione della prestazione lavorativa, permanendo però in capo al lavoratore il vincolo derivante da rapporto di lavoro subordinato e l’obbligo di rispetto dei doveri di cooperazione, di buona fede (art. 1375 c.c.) e di correttezza (art. 1175 c.c.). Infatti, nel rispetto dei doveri inerenti al rapporto di lavoro, al datore di lavoro deve essere comunicato ogni tipo di variazione di indirizzo, poiché quest’ultimo deve poter esercitare il potere direttivo e di controllo, tanto che può richiedere, sin dal primo giorno di congedo, dei controlli volti all’accertamento dell’effettivo stato di malattia. La sentenza in esame afferma il principio secondo cui il vincolo fra lavoratore e datore non viene sospeso durante il periodo di assenza da lavoro per malattia ma, al contrario, il lavoratore ha il dovere di rispettare determinati obblighi al fine di godere della tutela prevista dalla legge. Ciò che viene sospeso è infatti solo l’obbligo di lavorare. Ciò premesso, l’elaborato pone, inizialmente, attenzione al caso pratico deciso con la pronuncia della Corte di Cassazione, esaminando quelle che sono le sanzioni applicabili in caso di inosservanza dell’obbligo di comunicazione della variazione dell’indirizzo, per poi passare ad una più ampia analisi della fattispecie nel contesto normativo del diritto del lavoro. Altre considerazioni correlate alla sentenza riguardano i casi in cui il licenziamento, in costanza di malattia, è da considerarsi legittimo, al fine di analizzare, successivamente, le specifiche tutele applicabili a fronte di licenziamento illegittimo nel caso di malattia, passando in rassegna la disciplina dell’art. 18 della L. 20 maggio 1970, n. 300, successivamente modificat0 dalla L 28 maggio 2012, n. 92 ed infine il D. Lgs. 4 marzo 2015, n. 23. Si conclude alla fine con un’analisi della disciplina della malattia evidenziando, altresì i principi e profili derivanti dai singoli CCNL di settore. È opportuno considerare che le regole in materia si differenziano tra loro anche a seconda di quanto previsto dai singoli CCNL di settore e pertanto è necessario interpretarle in modo da assicurare il bilanciamento tra la normativa ordinaria e quelle di fonte collettiva.
2021
Employer's monitoring on sick leave and the responsibilities of employees.
controlli
mallatia
lavoratore
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/31610