Nel presente elaborato discuteremo delle attualli modalitá di rilevamento dei gas atmosferici, analizzandone vantaggi e punti deboli. Andremo poi a proporre una soluzione alternativa a suddetti metodi, che consiste nello sfruttare le potenzialitá di una tecnologia che negli ultimi anni si sta diffondendo con estrema rapiditá: gli UAVs. La loro versatilitá negli ambienti piú disparati, nonché la relativa economicitá e semplicitá d'uso li hanno resi uno strumento attraente in molte circostanze, e potrebbero rivelarsi un passo avanti anche nel monitoraggio degli inquinanti atmosferici. Verranno analizzati pro e contro dell'uso di UAVs in tale ambito al fine di stabilire se siano un'alternativa valida o meno. Per fare ciò partiremo da uno sguardo teorico d'insieme fino ad arrivare alle singole problematiche che potrebbero insorgere. In particolare ci concentreremo sul verificare che le misure effettuate dai sensori non vengano alterate per causa del drone. Quest'ultimo infatti potrebbe inficiare il flusso d'aria che bagna i sensori, a causa del movimento delle pale rotanti, o potrebbe provocare rumori nella corrente che li attraversa. Effettueremo dunque degli esperimenti in campo aperto. Dapprima si eseguiranno le misurazioni a motori spenti, in modo tale da avere dei valori di riferimento che risulteranno essere inalterati dal quadricottero. Successivamente si metteranno in movimento le pale, a varie velocitá, in modo da osservare le variazioni che subiranno le misure. Infine effettueremo un volo vero e proprio cosí da replicare le condizioni operative reali. I risultati di questi esperimenti hanno portato a concludere che, entro determinate circostanze, le alterazioni dei valori ottenuti sono ammissibili nel contesto in cui stiamo lavorando. Gli UAVs si riveleranno una tecnologia valida e dal promettente sviluppo negli anni a seguire per il monitoraggio dell'inquinamento atmosferico.
SULL'UTILIZZO DI UAVs PER IL MONITORAGGIO DELL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO
COMACCHIO, TOMMASO
2021/2022
Abstract
Nel presente elaborato discuteremo delle attualli modalitá di rilevamento dei gas atmosferici, analizzandone vantaggi e punti deboli. Andremo poi a proporre una soluzione alternativa a suddetti metodi, che consiste nello sfruttare le potenzialitá di una tecnologia che negli ultimi anni si sta diffondendo con estrema rapiditá: gli UAVs. La loro versatilitá negli ambienti piú disparati, nonché la relativa economicitá e semplicitá d'uso li hanno resi uno strumento attraente in molte circostanze, e potrebbero rivelarsi un passo avanti anche nel monitoraggio degli inquinanti atmosferici. Verranno analizzati pro e contro dell'uso di UAVs in tale ambito al fine di stabilire se siano un'alternativa valida o meno. Per fare ciò partiremo da uno sguardo teorico d'insieme fino ad arrivare alle singole problematiche che potrebbero insorgere. In particolare ci concentreremo sul verificare che le misure effettuate dai sensori non vengano alterate per causa del drone. Quest'ultimo infatti potrebbe inficiare il flusso d'aria che bagna i sensori, a causa del movimento delle pale rotanti, o potrebbe provocare rumori nella corrente che li attraversa. Effettueremo dunque degli esperimenti in campo aperto. Dapprima si eseguiranno le misurazioni a motori spenti, in modo tale da avere dei valori di riferimento che risulteranno essere inalterati dal quadricottero. Successivamente si metteranno in movimento le pale, a varie velocitá, in modo da osservare le variazioni che subiranno le misure. Infine effettueremo un volo vero e proprio cosí da replicare le condizioni operative reali. I risultati di questi esperimenti hanno portato a concludere che, entro determinate circostanze, le alterazioni dei valori ottenuti sono ammissibili nel contesto in cui stiamo lavorando. Gli UAVs si riveleranno una tecnologia valida e dal promettente sviluppo negli anni a seguire per il monitoraggio dell'inquinamento atmosferico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/31748