Effetto dell'espressività sulla valutazione di melodie generate computazionalmente

The recent developments in the field of computational creativity led to the birth of advanced systems for the creation of artistic and musical works, with numerous applications available to and loved by the general population aswell. This thesis focuses on the area of musical computational creativity, especially on the problem of evaluating systems-generated melodies, with the study of the effect of algorithmic expressive performances on listeners' judgements as its objective. This study has been carried out employing an audience of listeners chosen with no music-expertise-based discrimination, a method used by many researchers in the field. Each listener had to complete a questionnaire where they were asked to rate the quality of a set of melodies, in part composed by humans and in part generated by algorithms, and the plausibility that each of them had been written by a human being. Each participant had half of the tracks replaced by their expressive variants. The replaced tracks were randomly selected, with the sole rule being half of them had to be composed by humans and the other half generated. All of this has been done to comprehend whether expression can significally alter one's judgements on a computationally generated melody. Results show that the presence of expressive performances is not always a significant factor in the evaluation of melodies.

Gli sviluppi recenti nel campo della creatività computazionale hanno portato alla nascita di sistemi avanzati per la creazione di opere artistiche e musicali, con numerose applicazioni apprezzate anche dal grande pubblico. La tesi si restringe all'ambito della creatività computazionale applicata alla musica, in particolare al problema della valutazione delle melodie generate da sistemi, e ha come obiettivo lo studio dell'effetto che una performance espressiva, aggiunta usando degli algoritmi specifici, possa avere sui giudizi di chi ascolta. Lo studio è stato effettuato impiegando un pubblico di ascoltatori scelto senza discriminazioni basate sulla preparazione musicale, modalità usata da molti ricercatori nel campo. A tale pubblico è stato proposto un questionario dove veniva chiesto di valutare la qualità di alcune melodie, in parte composte da esseri umani e in parte generate, e la plausibilità che ciascuna fosse stata scritta da una persona. Per ogni partecipante metà delle tracce, scelte casualmente con il solo vincolo che fossero per metà composte da esseri umani e per l'altra metà generate, sono state sostituite dalla loro versione espressiva. Tutto ciò è stato fatto per comprendere se l'espressività possa alterare significativamente i giudizi di un ascoltatore su una melodia generata computazionalmente. I risultati mostrano che la presenza delle performance espressive non è sempre un fattore significativo nella valutazione delle melodie.