Maize (Zea mays L.) is the most widespread cereal crop in the world after wheat and rice and, thanks to genetic improvement, the first in terms of areic increases over the years. Currently, the spread of this crop is going through a phase of stagnation in the number of hectares invested after years of decline caused both by economic reasons (profitability is increasingly threatened both for the costs to be incurred and for prices that are not always satisfactory) and by environmental factors. In particular, periods of very intense rain followed by long periods of drought have reduced its cultivation, due by the need artificial irrigation. For this reason, agricultural research is focusing more and more attention on the study and evaluation of agronomic techniques and practices (tillage, rationalization of chemical inputs, performing hybrids, etc.) that can improve sustainability and cultivation of this crop. The purpose of this research was to verify whether ploughing allows to maintain good results once again or maize can be adapted to less invasive techniques in soil cultivation, which reduce exposure to water stress, with all the possible benefits for the crop. In particular, the experimentation carried out during the 2021 growing season assessed the comparison between ploughing (conventional practice) and minimal management (strip tillage), analysing shoot and root growth parameters and grain quality, in an irrigated cultivation environment. From the results obtained it can be stated that the various parameters analysed were, in general, scarcely influenced by the type of processing, both at the level of shoot and root growth, with only some slight increases by strip tillage. The quality of the grain also showed the same trend, with similar qualitative parameter values between the two theses, excepting for the yield which was surprisingly higher by the strip tillage. It is possible to conclude that the strip tillage practice can be used without problems to the cultivation of maize and a certain benefit can be noted in the resistance to adverse periods (drought), then translating into a higher productivity.

l mais (Zea mays L.) è la coltura cerealicola più diffusa al mondo dopo il frumento e il riso e, grazie al miglioramento genetico, la prima in termini di incrementi di resa nel corso degli anni. Attualmente, la diffusione di questa coltura sta attraversando una fase di stagnazione nel numero di ettari investiti dopo anni di declino causato sia da ragioni economiche (la redditività è sempre più minacciata sia per i costi da sostenere che per i prezzi che non sono sempre soddisfacenti) che per i fattori ambientali. In particolare, periodi di piogge molto intense seguiti da lunghi periodi di siccità hanno ridotto la sua coltivazione, aumentando quindi il ricorso all'irrigazione artificiale. Per questo motivo, la ricerca agricola sta focalizzando sempre più l'attenzione sullo studio e sulla valutazione di tecniche e pratiche agronomiche (lavorazione del terreno, razionalizzazione degli input chimici, realizzazione di ibridi, ecc.) in grado di migliorare la sostenibilità e la coltivazione di questa coltura. Lo scopo di questa ricerca è stato quello di verificare se l'aratura consente di mantenere ancora una volta buoni risultati o se il mais può essere adattato a tecniche meno invasive nella coltivazione del suolo, che riducono l'esposizione allo stress idrico, con tutti i possibili benefici per la coltura. In particolare, la sperimentazione effettuata durante la stagione di coltivazione 2021 ha valutato il confronto tra aratura (pratica convenzionale) e gestione minima (lavorazione dei nastri), analizzando i parametri di crescita dei germogli e delle radici e la qualità dei grani, in un ambiente di coltivazione irrigato. Dai risultati ottenuti si può affermare che i vari parametri analizzati sono stati, in generale, scarsamente influenzati dal tipo di lavorazione, sia a livello di crescita della parte epigea che di crescita delle radici, con solo qualche lieve aumento da parte della lavorazione strip till. Anche la qualità della granella ha mostrato la stessa tendenza, con valori di parametri qualitativi simili tra le due tesi, tranne per la resa che è stata sorprendentemente superiore dalla lavorazione in banda. È possibile concludere che la pratica della lavorazione strip till può essere utilizzata senza problemi per la coltivazione del mais e un certo beneficio può essere notato nella resistenza ai periodi avversi (siccità), traducendosi in una maggiore produttività.

Effetti agronomici dello strip tillage in mais

BONALDO, MARCO
2021/2022

Abstract

Maize (Zea mays L.) is the most widespread cereal crop in the world after wheat and rice and, thanks to genetic improvement, the first in terms of areic increases over the years. Currently, the spread of this crop is going through a phase of stagnation in the number of hectares invested after years of decline caused both by economic reasons (profitability is increasingly threatened both for the costs to be incurred and for prices that are not always satisfactory) and by environmental factors. In particular, periods of very intense rain followed by long periods of drought have reduced its cultivation, due by the need artificial irrigation. For this reason, agricultural research is focusing more and more attention on the study and evaluation of agronomic techniques and practices (tillage, rationalization of chemical inputs, performing hybrids, etc.) that can improve sustainability and cultivation of this crop. The purpose of this research was to verify whether ploughing allows to maintain good results once again or maize can be adapted to less invasive techniques in soil cultivation, which reduce exposure to water stress, with all the possible benefits for the crop. In particular, the experimentation carried out during the 2021 growing season assessed the comparison between ploughing (conventional practice) and minimal management (strip tillage), analysing shoot and root growth parameters and grain quality, in an irrigated cultivation environment. From the results obtained it can be stated that the various parameters analysed were, in general, scarcely influenced by the type of processing, both at the level of shoot and root growth, with only some slight increases by strip tillage. The quality of the grain also showed the same trend, with similar qualitative parameter values between the two theses, excepting for the yield which was surprisingly higher by the strip tillage. It is possible to conclude that the strip tillage practice can be used without problems to the cultivation of maize and a certain benefit can be noted in the resistance to adverse periods (drought), then translating into a higher productivity.
2021
Agronomic effects of strip tillage in maize
l mais (Zea mays L.) è la coltura cerealicola più diffusa al mondo dopo il frumento e il riso e, grazie al miglioramento genetico, la prima in termini di incrementi di resa nel corso degli anni. Attualmente, la diffusione di questa coltura sta attraversando una fase di stagnazione nel numero di ettari investiti dopo anni di declino causato sia da ragioni economiche (la redditività è sempre più minacciata sia per i costi da sostenere che per i prezzi che non sono sempre soddisfacenti) che per i fattori ambientali. In particolare, periodi di piogge molto intense seguiti da lunghi periodi di siccità hanno ridotto la sua coltivazione, aumentando quindi il ricorso all'irrigazione artificiale. Per questo motivo, la ricerca agricola sta focalizzando sempre più l'attenzione sullo studio e sulla valutazione di tecniche e pratiche agronomiche (lavorazione del terreno, razionalizzazione degli input chimici, realizzazione di ibridi, ecc.) in grado di migliorare la sostenibilità e la coltivazione di questa coltura. Lo scopo di questa ricerca è stato quello di verificare se l'aratura consente di mantenere ancora una volta buoni risultati o se il mais può essere adattato a tecniche meno invasive nella coltivazione del suolo, che riducono l'esposizione allo stress idrico, con tutti i possibili benefici per la coltura. In particolare, la sperimentazione effettuata durante la stagione di coltivazione 2021 ha valutato il confronto tra aratura (pratica convenzionale) e gestione minima (lavorazione dei nastri), analizzando i parametri di crescita dei germogli e delle radici e la qualità dei grani, in un ambiente di coltivazione irrigato. Dai risultati ottenuti si può affermare che i vari parametri analizzati sono stati, in generale, scarsamente influenzati dal tipo di lavorazione, sia a livello di crescita della parte epigea che di crescita delle radici, con solo qualche lieve aumento da parte della lavorazione strip till. Anche la qualità della granella ha mostrato la stessa tendenza, con valori di parametri qualitativi simili tra le due tesi, tranne per la resa che è stata sorprendentemente superiore dalla lavorazione in banda. È possibile concludere che la pratica della lavorazione strip till può essere utilizzata senza problemi per la coltivazione del mais e un certo beneficio può essere notato nella resistenza ai periodi avversi (siccità), traducendosi in una maggiore produttività.
Minimun tillage
Root growth
Grain yield
Soil penetration res
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/31968