This thesis is born from an innovative environmental soil remediation project called "Rotary-Screening". The remediation activity took place over a period of about six months, from the end of the year 2016 to the first months of 2017, with the aim of decontaminating the soil, composed of about 2500 m3 of fibre cement fragments containing asbestos mixed with a waste of urban and assimilated nature. This waste was found during the excavation for the construction of the overpass No. 88 called "Terminon" supporting the A22 Brenner freeway section in the municipality of Villafranca Veronese (VR). The client, Autostrada del Brennero S.p.A., subcontracted the asbestos decontamination works to the company Mantovagricoltura S.n.c., chartered under no. MI 02014 in the category 10 A/B of the Register of Environmental Managers of Milan, and the coordination of the reclamation process to the company Eco.B S.r.l., with which I still collaborate. Since I was appointed as an environmental technician and assistant during the phases of remediation activities, the execution of chemical analysis and the drafting of the final report with the consequent testing of the remediated soils, it was possible to demonstrate, with the support of analytical data, that thanks to the system of "Rotary-Screening" the complete decontamination of the soil matrix in situ occurred. Moreover, it is crucial to emphasize that, thanks to this procedure, it is possible to achieve an almost equivalent performance to the results obtained through traditional remediation techniques, but with a much shorter execution time and at considerably lower costs. Finally, it should be noted that the positive feedback obtained from the implementation of this technique was the springboard for the application of the "Rotary-Screening" in other multiple cases of study, located in the provinces of Vicenza and Padua, as well as in the autonomous province of Bolzano, and especially as a final solution to reduce the amount of demolition rubble caused by the earthquake in the Umbria region.

Questa tesi nasce da un metodo innovativo di bonifica ambientale del suolo che prende il nome di “Rotovagliatura”, applicato ad un progetto da me seguito in qualità di tecnico ambientale ed assistente nelle fasi di bonifica, nel controllo delle analisi geologico-ambientali e nella relazione finale con il conseguente collaudo. L’attività di bonifica si è svolta nell’arco di circa sei mesi, compresi tra la fine dell’anno 2016 ed i primi mesi del 2017, su un’area contaminata da circa 2500 m3 di frammenti di fibrocemento contenenti amianto misti a rifiuti di natura urbana ed assimilata. Tali rifiuti sono stati rinvenuti nello scavo per la realizzazione del sovrappasso n. 88 denominato “Terminon” sovrastante il tratto autostradale A22 del Brennero, nel Comune di Villafranca Veronese (VR). La committente Autostrada del Brennero S.p.A. ha appaltato i lavori di bonifica da amianto alla società Mantovagricoltura S.n.c., iscritta al n. MI 02014 in categoria 10 A/B dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, Sezione Regionale di Milano e, per quanto attiene al coordinamento dell’attività di bonifica, alla società Eco.B S.r.l. con la quale tutt’ora collaboro. Attraverso le attività svolte, si è potuto dimostrare, con il supporto dei dati analitici, che tramite il sistema della “Rotovagliatura” in situ è avvenuta la completa decontaminazione della matrice suolo. Inoltre, è importante sottolineare che con la suddetta tecnica è possibile raggiungere performance pressoché uguali alle tecniche di bonifica tradizionale, ma con tempi di esecuzione molto più brevi ed a costi di gran lunga minori. Infine, si evidenzia che il riscontro positivo ottenuto dall’attuazione di questa tecnica è stato il trampolino di lancio per l’applicazione della “Rotovagliatura” in altri casi di studio, situati nella Provincia di Vicenza e Padova, nonchè nella Provincia Autonoma di Bolzano e soprattutto, come soluzione preliminare, al fine di ridurre il quantitativo di fibrocemento contenente amianto nelle macerie da demolizione causate dal terremoto nella Regione Umbria.

UNA NUOVA FRONTIERA NELLE BONIFICHE AMBIENTALI: PROPOSTA DI INTERVENTO, ANALISI E CONSEGUENTE APPLICABILITA’ DELLA TECNICA DI ROTOVAGLIATURA

BOLZONELLA, DOMIZIANO
2021/2022

Abstract

This thesis is born from an innovative environmental soil remediation project called "Rotary-Screening". The remediation activity took place over a period of about six months, from the end of the year 2016 to the first months of 2017, with the aim of decontaminating the soil, composed of about 2500 m3 of fibre cement fragments containing asbestos mixed with a waste of urban and assimilated nature. This waste was found during the excavation for the construction of the overpass No. 88 called "Terminon" supporting the A22 Brenner freeway section in the municipality of Villafranca Veronese (VR). The client, Autostrada del Brennero S.p.A., subcontracted the asbestos decontamination works to the company Mantovagricoltura S.n.c., chartered under no. MI 02014 in the category 10 A/B of the Register of Environmental Managers of Milan, and the coordination of the reclamation process to the company Eco.B S.r.l., with which I still collaborate. Since I was appointed as an environmental technician and assistant during the phases of remediation activities, the execution of chemical analysis and the drafting of the final report with the consequent testing of the remediated soils, it was possible to demonstrate, with the support of analytical data, that thanks to the system of "Rotary-Screening" the complete decontamination of the soil matrix in situ occurred. Moreover, it is crucial to emphasize that, thanks to this procedure, it is possible to achieve an almost equivalent performance to the results obtained through traditional remediation techniques, but with a much shorter execution time and at considerably lower costs. Finally, it should be noted that the positive feedback obtained from the implementation of this technique was the springboard for the application of the "Rotary-Screening" in other multiple cases of study, located in the provinces of Vicenza and Padua, as well as in the autonomous province of Bolzano, and especially as a final solution to reduce the amount of demolition rubble caused by the earthquake in the Umbria region.
2021
A NEW FRONTIER IN ENVIRONMENTAL REMEDIATION: PROPOSAL OF INTERVENTION, ANALYSIS AND CONSEQUENT APPLICABILITY OF THE ROTARY SCREENING TECHNIQUE
Questa tesi nasce da un metodo innovativo di bonifica ambientale del suolo che prende il nome di “Rotovagliatura”, applicato ad un progetto da me seguito in qualità di tecnico ambientale ed assistente nelle fasi di bonifica, nel controllo delle analisi geologico-ambientali e nella relazione finale con il conseguente collaudo. L’attività di bonifica si è svolta nell’arco di circa sei mesi, compresi tra la fine dell’anno 2016 ed i primi mesi del 2017, su un’area contaminata da circa 2500 m3 di frammenti di fibrocemento contenenti amianto misti a rifiuti di natura urbana ed assimilata. Tali rifiuti sono stati rinvenuti nello scavo per la realizzazione del sovrappasso n. 88 denominato “Terminon” sovrastante il tratto autostradale A22 del Brennero, nel Comune di Villafranca Veronese (VR). La committente Autostrada del Brennero S.p.A. ha appaltato i lavori di bonifica da amianto alla società Mantovagricoltura S.n.c., iscritta al n. MI 02014 in categoria 10 A/B dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, Sezione Regionale di Milano e, per quanto attiene al coordinamento dell’attività di bonifica, alla società Eco.B S.r.l. con la quale tutt’ora collaboro. Attraverso le attività svolte, si è potuto dimostrare, con il supporto dei dati analitici, che tramite il sistema della “Rotovagliatura” in situ è avvenuta la completa decontaminazione della matrice suolo. Inoltre, è importante sottolineare che con la suddetta tecnica è possibile raggiungere performance pressoché uguali alle tecniche di bonifica tradizionale, ma con tempi di esecuzione molto più brevi ed a costi di gran lunga minori. Infine, si evidenzia che il riscontro positivo ottenuto dall’attuazione di questa tecnica è stato il trampolino di lancio per l’applicazione della “Rotovagliatura” in altri casi di studio, situati nella Provincia di Vicenza e Padova, nonchè nella Provincia Autonoma di Bolzano e soprattutto, come soluzione preliminare, al fine di ridurre il quantitativo di fibrocemento contenente amianto nelle macerie da demolizione causate dal terremoto nella Regione Umbria.
BONIFICA
AMIANTO
ROTOVAGLIATURA
SUOLO
AMBIENTE
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