The issue of women and their involvement in politics is always a much discussed and complex topic. My work aims to observe the background and the decisions in which, since the beginning of the first associations in Veneto, women were seen and considered as a family support and never as the real protagonists. Having said this, it is necessary to specify that this work has as its object during the drafting of the second chapter a focused research within my hometown, Cortina d'Ampezzo: the lack of argumentation about women has convinced me to broaden my knowledge from the political point of view, of the relations of ownership and consequently of its legacy. In the first chapter we will try to specify every step and conquest obtained by women since the eighteenth century, which represents the era of women’s emancipation, and above all will focus attention on a place that has had, throughout its history, a meeting point for many women: Venice. Subsequently, over the years, the theme of gender inequalities becomes increasingly central and combated, transitioning from the family scene to the political scene and above all, to advance for their rights. After emphasizing the line of political events during the eighth and ninth centuries, I found the need to specify the Ampezzano case, which is defined as very backward: in fact, the Regole d'Ampezzo, as well as the fulcrum of the political decision of the Conca, They are considered to be an institution that does not allow women to have the same rights as men. As a result, in this paper are inserted two interviews that aim to understand how, still in the twentieth century, a town of almost five thousand residents is defined as such. In conclusion, I wanted to talk about politics in Italy, how it can be improved and what are the right directions to take, with the aim of leaving behind the many difficulties encountered and fortunately concluded by our ancestors, to create a place that no longer operates with obvious gender distinctions.

Il tema relativo alle donne e il loro coinvolgimento nella politica è un argomento sempre molto discusso e complesso. Il mio elaborato mira ad osservare i retroscena e le decisioni nelle quali, sin dagli inizi delle prime associazioni in Veneto, le donne venivano viste e reputate come un appoggio familiare e mai come le vere protagoniste. Fatta questa premessa, occorre specificare che il presente lavoro ha come oggetto durante la stesura del secondo capitolo una ricerca focalizzata nell’ambito della mia città natale, Cortina d’Ampezzo: la mancanza di argomentazione relativa alle donne mi ha convinto ad ampliare la mia conoscenza dal punto di vista politico, dei rapporti di proprietà e di conseguenza di eredità di essa. Nel primo capitolo si cercherà di specificare ogni passaggio e conquista ottenuta dalle donne sin dal Settecento, il quale rappresenta l’epoca di emancipazione della donna, e soprattutto si andrà ad incentrare l’attenzione su un luogo che ha avuto, durante tutta la sua storia, un punto di ritrovo per molteplici donne: Venezia. Successivamente, con il passare degli anni il tema delle diseguaglianze di genere diviene sempre più centrale e combattuto, transitando dalla scena familiare alla scena politica e soprattutto, di avanzata per i diritti di esse. Dopo aver sottolineato la linea di avvenimenti politici durante l’VIII e IX secolo, ho trovato la necessità di specificare il caso Ampezzano, il quale viene definito da molti come arretrato: infatti, le Regole d’Ampezzo, nonché il fulcro della decisione politica della Conca, vengono ritenute una istituzione che non permette alle donne di avere gli stessi diritti degli uomini. Di conseguenza, in questo elaborato sono inserite due interviste che puntano a comprendere come, ancora nel Ventesimo secolo, una cittadina di quasi cinque mila residenti venga definita tale. In conclusione, ho voluto trattare della politica in Italia, di come essa possa essere migliorata e quali sono le giuste direzioni da prendere, con l’obiettivo di lasciare alle spalle le molte difficoltà riscontrate e fortunatamente concluse dai nostri antenati, per creare un luogo che non operi più con evidenti distinzioni di genere.

Le donne in politica. Il caso Ampezzano.

GHEZZE, BIANCA
2021/2022

Abstract

The issue of women and their involvement in politics is always a much discussed and complex topic. My work aims to observe the background and the decisions in which, since the beginning of the first associations in Veneto, women were seen and considered as a family support and never as the real protagonists. Having said this, it is necessary to specify that this work has as its object during the drafting of the second chapter a focused research within my hometown, Cortina d'Ampezzo: the lack of argumentation about women has convinced me to broaden my knowledge from the political point of view, of the relations of ownership and consequently of its legacy. In the first chapter we will try to specify every step and conquest obtained by women since the eighteenth century, which represents the era of women’s emancipation, and above all will focus attention on a place that has had, throughout its history, a meeting point for many women: Venice. Subsequently, over the years, the theme of gender inequalities becomes increasingly central and combated, transitioning from the family scene to the political scene and above all, to advance for their rights. After emphasizing the line of political events during the eighth and ninth centuries, I found the need to specify the Ampezzano case, which is defined as very backward: in fact, the Regole d'Ampezzo, as well as the fulcrum of the political decision of the Conca, They are considered to be an institution that does not allow women to have the same rights as men. As a result, in this paper are inserted two interviews that aim to understand how, still in the twentieth century, a town of almost five thousand residents is defined as such. In conclusion, I wanted to talk about politics in Italy, how it can be improved and what are the right directions to take, with the aim of leaving behind the many difficulties encountered and fortunately concluded by our ancestors, to create a place that no longer operates with obvious gender distinctions.
2021
Women and politics. Ampezzano's case study.
Il tema relativo alle donne e il loro coinvolgimento nella politica è un argomento sempre molto discusso e complesso. Il mio elaborato mira ad osservare i retroscena e le decisioni nelle quali, sin dagli inizi delle prime associazioni in Veneto, le donne venivano viste e reputate come un appoggio familiare e mai come le vere protagoniste. Fatta questa premessa, occorre specificare che il presente lavoro ha come oggetto durante la stesura del secondo capitolo una ricerca focalizzata nell’ambito della mia città natale, Cortina d’Ampezzo: la mancanza di argomentazione relativa alle donne mi ha convinto ad ampliare la mia conoscenza dal punto di vista politico, dei rapporti di proprietà e di conseguenza di eredità di essa. Nel primo capitolo si cercherà di specificare ogni passaggio e conquista ottenuta dalle donne sin dal Settecento, il quale rappresenta l’epoca di emancipazione della donna, e soprattutto si andrà ad incentrare l’attenzione su un luogo che ha avuto, durante tutta la sua storia, un punto di ritrovo per molteplici donne: Venezia. Successivamente, con il passare degli anni il tema delle diseguaglianze di genere diviene sempre più centrale e combattuto, transitando dalla scena familiare alla scena politica e soprattutto, di avanzata per i diritti di esse. Dopo aver sottolineato la linea di avvenimenti politici durante l’VIII e IX secolo, ho trovato la necessità di specificare il caso Ampezzano, il quale viene definito da molti come arretrato: infatti, le Regole d’Ampezzo, nonché il fulcro della decisione politica della Conca, vengono ritenute una istituzione che non permette alle donne di avere gli stessi diritti degli uomini. Di conseguenza, in questo elaborato sono inserite due interviste che puntano a comprendere come, ancora nel Ventesimo secolo, una cittadina di quasi cinque mila residenti venga definita tale. In conclusione, ho voluto trattare della politica in Italia, di come essa possa essere migliorata e quali sono le giuste direzioni da prendere, con l’obiettivo di lasciare alle spalle le molte difficoltà riscontrate e fortunatamente concluse dai nostri antenati, per creare un luogo che non operi più con evidenti distinzioni di genere.
Donna
Politica
Cortina d'Ampezzo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/32030