La tesi presentata verte su due grandi filosofi, giuristi e docenti di fine ‘900: Herbert Lionel Adolphus Hart e Ronald Dworkin. Il primo autore citato, Hart, fu un filosofo e giurista britannico, professore di Jurisprudence a Oxford e viene stimato come uno dei più prestigiosi e autorevoli esponenti della filosofia del diritto del XX secolo. Dworkin, docente di diritto a Oxford è stato professore alla Law School della New York State University. Hart è considerato uno degli autori più importanti del giuspositivismo. L’autore definisce il diritto come un pluralismo di norme (primarie, secondarie), ripensa alla norma di riconoscimento, il criterio per valutare se una norma sia valida o meno nell’ordinamento, accoglie la distinzione tra morale e diritto, e sostiene che il diritto dovrebbe avere un contenuto minimo. Ronald Dworkin vissuto successivamente ad Hart, si ricorda sia per la critica mossa all’autore precedente al positivismo giuridico, che analizzerò anche in questo lavoro. Dworkin studia prettamente lo stato costituzionale ponendo come base i diritti inviolabili. Per l’autore la normatività del diritto è da interpretare, dipende dal soggetto. Questa tesi ha l’intento di analizzare i due pensieri degli autori, metterli a confronto e visionare la critica mossa da Dworkin ad Hart.
Il giuispositivismo: la visione di Hart e Dworkin
MARCONATO, CATERINA
2021/2022
Abstract
La tesi presentata verte su due grandi filosofi, giuristi e docenti di fine ‘900: Herbert Lionel Adolphus Hart e Ronald Dworkin. Il primo autore citato, Hart, fu un filosofo e giurista britannico, professore di Jurisprudence a Oxford e viene stimato come uno dei più prestigiosi e autorevoli esponenti della filosofia del diritto del XX secolo. Dworkin, docente di diritto a Oxford è stato professore alla Law School della New York State University. Hart è considerato uno degli autori più importanti del giuspositivismo. L’autore definisce il diritto come un pluralismo di norme (primarie, secondarie), ripensa alla norma di riconoscimento, il criterio per valutare se una norma sia valida o meno nell’ordinamento, accoglie la distinzione tra morale e diritto, e sostiene che il diritto dovrebbe avere un contenuto minimo. Ronald Dworkin vissuto successivamente ad Hart, si ricorda sia per la critica mossa all’autore precedente al positivismo giuridico, che analizzerò anche in questo lavoro. Dworkin studia prettamente lo stato costituzionale ponendo come base i diritti inviolabili. Per l’autore la normatività del diritto è da interpretare, dipende dal soggetto. Questa tesi ha l’intento di analizzare i due pensieri degli autori, metterli a confronto e visionare la critica mossa da Dworkin ad Hart.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/32038