IL REGNO UNITO TRA LEAVE E REMAIN : Analisi dell’impatto della Brexit sui partiti politici britannici

Il 23 giugno 2016 i cittadini britannici sono stati chiamati alle urne per esprimere la loro opinione sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea (UE). Il risultato, che ha visto "Leave" prevalere su "Remain", ha sconvolto l'opinione pubblica e creato disordine. Questo testo propone un'analisi della questione Brexit nell’ambito partitico, e di come le varie scelte prese dai principali protagonisti del dibattito abbiano influito nella scelta di voto dell’elettorato. L'atteggiamento di reticenza del Regno Unito nei confronti delle istituzioni europee è storico, come dimostra l'ambiguità e l'incertezza che ha sempre caratterizzato le relazioni del Regno Unito con i suoi vicini continentali. Il risultato del referendum è la manifestazione del sentimento euroscettico che permea la società britannica. La tesi si concentra nella prima parte sui due principali partiti che hanno influenzato e monopolizzato il dibattito, il laburista e il conservatore, che tramite atteggiamenti e prese di posizione differenti hanno spostato irreversibilmente il consenso dell’elettorato. Le incongruenze era tante sia tra i due ma anche all’interno dei partiti stessi, la contrapposizione ideologica dei laburisti detti brexiters pronti a votare con conservatori brexiters, i conservatori remainers pronti a votare con laburisti remainers, conservatori e laburisti remainers pronti a lasciare i rispettivi partiti. Ma anche negli elettori c’è stata molta confusione, votanti che erano stati storicamente fedeli ad un partito, hanno radicalmente cambiato posizione in base a sentimenti contrasti. Nella seconda parte infatti mi concentrerò su un’analisi specifica dei comportamenti solo dell’elettorato britannico, visto il concatenarsi di adesioni differenti, per aree geografiche, fattori socio-demografici e politici. La parte finale si focalizza sulla situazione post-Brexit, nello specifico le elezioni generali del 2019 che sono un prodotto della Brexit stessa. Nulla come la Brexit ha modificato le scelte politiche, contribuito a scatenare una nuova dinamica populista nella politica britannica, che ha influenzato elezioni generali come è successo in quelle del giugno 2017, le prime dopo la Brexit, e successivamente in quelle del 2019, che hanno visto trionfare Boris Johnson, l’unico che può affermare di aver preso il sopravvento sulla questione europea. In conclusione, le elezioni hanno messo a nudo la debolezza istituzionale di quella che si considera la più antica democrazia del mondo, il voto per lasciare l'Unione europea nel referendum ha avviato un processo che potrebbe richiedere molti anni per essere effettivo, ed è comunque improbabile che sia mai completato nel modo che molti Leavers speravano.