Il cancro colon-rettale (CRC) è una patologia sempre più diffusa, al terzo posto per tipologia di cancro più diagnosticata e la seconda tipologia per numero di decessi. La sua incidenza è maggiore nei paesi ad alto indice di sviluppo umano ed è influenzata da fattori definiti non modificabili (età, sesso e fattori genetici), e da fattori modificabili legati ai comportamenti assunti dalla persona e più in generale allo stile di vita (dieta, consumo di alcohol, fumo di sigaretta ed inattività fisica). Nonostante i progressi nelle strategie di trattamento del CRC, queste hanno un impatto limitato nei tassi di sopravvivenza e di guarigione dalla patologia, sta quindi aumentando l’interesse verso strategie di prevenzione e trattamento come l’attività fisica. In questa tesi, tramite l’analisi del crescente numero di studi pubblicati che indagano sugli effetti dall’attività fisica nella prevenzione del CRC, si è cercato di determinare gli effetti dell’attività fisica in termini di prevenzione del CRC. È emerso che soggetti che praticano alti livelli di attività fisica hanno un minor rischio di sviluppare il CRC, se confrontati con i soggetti che praticano bassi livelli di attività fisica. Inoltre è stato riscontrato un ruolo dell’attività fisica anche nel trattamento dei pazienti con diagnosi di CRC. Tuttavia, nonostante questa significativa associazione inversa tra attività fisica e CRC sia stata confermata da diversi studi, ancora poco si conosce sugli effetti di specifiche tipologie di attività fisica, diverse da quella di tipo aerobico e, rimane inoltre da determinare l’esatta dose di attività fisica necessaria. La tesi inoltre cerca inoltre di indagare sui possibili meccanismi molecolari attraverso cui l’attività fisica potrebbe esercitare questo suo ruolo protettivo contro il CRC. La letteratura scientifica in questo ambito ha individuato diversi meccanismi (insulina, infiammazione, sistema immunitario, miochine, microbiota intestinale e alcune ipotesi emergenti) che si ritiene possano essere responsabili di questa associazione. Tuttavia questi meccanismi biologici non sono ancora stati compresi a pieno e necessitano di ulteriori approfondimenti.
Ruolo e meccanismi molecolari dell'esercizio fisico nella prevenzione del cancro colon-rettale
SACCO, STEFANO
2021/2022
Abstract
Il cancro colon-rettale (CRC) è una patologia sempre più diffusa, al terzo posto per tipologia di cancro più diagnosticata e la seconda tipologia per numero di decessi. La sua incidenza è maggiore nei paesi ad alto indice di sviluppo umano ed è influenzata da fattori definiti non modificabili (età, sesso e fattori genetici), e da fattori modificabili legati ai comportamenti assunti dalla persona e più in generale allo stile di vita (dieta, consumo di alcohol, fumo di sigaretta ed inattività fisica). Nonostante i progressi nelle strategie di trattamento del CRC, queste hanno un impatto limitato nei tassi di sopravvivenza e di guarigione dalla patologia, sta quindi aumentando l’interesse verso strategie di prevenzione e trattamento come l’attività fisica. In questa tesi, tramite l’analisi del crescente numero di studi pubblicati che indagano sugli effetti dall’attività fisica nella prevenzione del CRC, si è cercato di determinare gli effetti dell’attività fisica in termini di prevenzione del CRC. È emerso che soggetti che praticano alti livelli di attività fisica hanno un minor rischio di sviluppare il CRC, se confrontati con i soggetti che praticano bassi livelli di attività fisica. Inoltre è stato riscontrato un ruolo dell’attività fisica anche nel trattamento dei pazienti con diagnosi di CRC. Tuttavia, nonostante questa significativa associazione inversa tra attività fisica e CRC sia stata confermata da diversi studi, ancora poco si conosce sugli effetti di specifiche tipologie di attività fisica, diverse da quella di tipo aerobico e, rimane inoltre da determinare l’esatta dose di attività fisica necessaria. La tesi inoltre cerca inoltre di indagare sui possibili meccanismi molecolari attraverso cui l’attività fisica potrebbe esercitare questo suo ruolo protettivo contro il CRC. La letteratura scientifica in questo ambito ha individuato diversi meccanismi (insulina, infiammazione, sistema immunitario, miochine, microbiota intestinale e alcune ipotesi emergenti) che si ritiene possano essere responsabili di questa associazione. Tuttavia questi meccanismi biologici non sono ancora stati compresi a pieno e necessitano di ulteriori approfondimenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/32130