Emozioni e familiarità per la depressione: uno studio tramite potenziali evento-relati e decelerazione cardiaca

Questa tesi sperimentale ha avuto lo scopo di indagare i processi affettivo-motivazionali in individui con familiarità per la depressione. La prima parte consiste in una rassegna sui disturbi depressivi e sui principali fattori di vulnerabilità che, interagendo, contribuiscono alla loro esacerbazione; inoltre, sono illustrati i principali modelli e gli indici psicofisiologici inerenti alla ricerca presentata nella seconda parte. Per verificare le ipotesi sperimentali, sono stati reclutati 35 partecipanti con familiarità per la depressione e 32 partecipanti senza familiarità per la depressione. Tutti i partecipanti hanno completato un compito di visione passiva di stimoli emotigeni (piacevoli, neutri e spiacevoli), durante il quale sono stati misurati i potenziali evento-relati, il particolare il potenziale positivo tardivo (LPP – da Late Positive Potential), e la decelerazione cardiaca. Per l’analisi dei dati raccolti sono stati utilizzati modelli lineari a effetti misti. Il gruppo con familiarità per la depressione ha mostrato una maggiore positività corticale tardiva in risposta agli stimoli spiacevoli, rispetto agli stimoli piacevoli e neutri. Il gruppo di controllo ha manifestato una maggiore ampiezza per gli stimoli piacevoli e spiacevoli, rispetto ai neutri. Confrontando i gruppi, è stato riscontrato che il gruppo con familiarità per la depressione ha mostrato una generale minore positività corticale tardiva in risposta a stimoli emotivamente salienti (piacevoli e spiacevoli). Si è anche riscontrato che nella finestra temporale 3-6 s, solo i partecipanti con familiarità per la depressione hanno mostrato una risposta di decelerazione cardiaca prolungata in risposta agli stimoli spiacevoli, rispetto agli stimoli neutri. Nel complesso, il rischio associato alla familiarità per la depressione sembra implicare un’ipoattivazione del sistema motivazionale appetitivo (ipotesi dell’iporeattività al contesto positivo) e una prolungata introiezione delle informazioni spiacevoli.