Northern Italy, in particular the Triveneto geographical area, in zootechnical field, is recognized as the national area in which the breeding of dairy cows is concentrated. In the first decades of the twentieth century the typical local dairy breeds bred in Lombardy, Veneto and Emilia Romagna, such as Modena, Reggiana, Rendena, were abandoned in favor of the Dutch Holstein Friesian, which has become the representative breed of the Italian production of cow’s milk, thanks to the breeders' association. Over the years, until the advent of the new millennium, this breed has been the subject of a forced selection with the aim of maximizing production, even at the expense of the metabolic and physiological standards of the animal. In particular, this unhealthy management of cattle herds has caused, in italians farms, reproductive problems which are going to compromise first of all the fertility, the reproductive performance and pregnancy rate, and consequently the actual production of dairy cows. Consaguineity, incorrect nutritional plans, environmental stress, dysfunction of ovarian activity are just some of the many causes behind the syndrome of hypo-fertility and pregnancy failure. Cases of "Repeat Breeding" are now frequent in livestock farms, which has led to a strong awareness of the situation, as it was found that the reproductive decline adversely affects the company’s economic budget. The knowledge of the reproductive physiology of the cow is fundamental for the application of good management rules, thanks to which it is possible to reduce the rate of hypo-fertility. The respect for the animal welfare and for the physiological periods and rhythms, such as the birth-conception interval, dry period and voluntary waiting period, is accompanied by the so called reproductive technologies. The bovine species is highly regarded in the application of reproductive biotechnology. Artificial insemination in cow is currently the most widely applied at global level and is an advantageous solution to prevent the pathophysiology of conception, together with the synchronization of oestrus, superovulation, embryonic transfer and hormonal treatments to manipulate the oestrous and ovulatory cycle.

L’Italia settentrionale, in particolare le zone geografiche che rappresentano il Triveneto, è riconosciuta, in ambito zootecnico, come l’area nazionale nella quale si concentra l’allevamento delle bovine da latte. Nei primi decenni del ‘900 le razze tipiche locali da latte allevate in Lombardia, Veneto e Emilia Romagna, quali Modenese, Reggiana, Rendena, sono state abbandonate a favore della Holstein Frisona Olandese che, grazie all’associazionismo allevatoriale, è diventata la razza rappresentativa della produzione italiana di latte vaccino. Nel corso degli anni, fino all’avvento del nuovo millennio, questa razza è stata oggetto di una selezione spinta con l’obiettivo di massimizzare le produzioni, anche a discapito di quelli che sono gli standard metabolici e fisiologici dell’animale. In particolare, l’intensificazione massiva degli allevamenti ha causato problematiche a livello riproduttivo, andando a compromettere innanzitutto: fertilità, performance riproduttive e tasso di gravidanza, e di conseguenza la produzione stessa delle vacche lattifere. Consaguineità, piani nutrizionali scorretti, stress ambientali, disfunzione dell’attività ovarica sono solo alcune delle molteplici cause all’origine della sindrome dell’ipo-fertilità e mancata gravidanza. Casi di “Repeat Breeding” sono oggi frequenti nelle aziende zootecniche, ciò ha portato una forte sensibilizzazione in merito, in quanto si è riscontrato che il calo riproduttivo va ad inficiare negativamente il bilancio economico aziendale. La conoscenza della fisiologia riproduttiva della bovina è elemento fondamentale per l’applicazione di buone norme gestionali, grazie alle quali si riesce a ridurre il tasso di ipo-fertilità. Il rispetto del benessere animale e dei periodi e ritmi fisiologici, quali l’intervallo parto-concepimento, periodo di asciutta, periodo volontario di attesa, è accompagnato da quelle che sono le tecnologie riproduttive. La specie bovina è notevolmente considerata per quanto riguarda l’applicazione delle biotecnologie riproduttive. L’inseminazione artificiale è attualmente la più applicata a livello globale e, insieme alla sincronizzazione degli estri, alla superovulazione, al trasferimento embrionale e alle cure ormonali atte a manipolare il ciclo estrale e ovulatorio, rappresenta una soluzione vantaggiosa per prevenire le fisiopatologie del concepimento.

La sindrome dell'ipo-fertilità nella vacca da latte

FAGGIN, RICCARDO
2021/2022

Abstract

Northern Italy, in particular the Triveneto geographical area, in zootechnical field, is recognized as the national area in which the breeding of dairy cows is concentrated. In the first decades of the twentieth century the typical local dairy breeds bred in Lombardy, Veneto and Emilia Romagna, such as Modena, Reggiana, Rendena, were abandoned in favor of the Dutch Holstein Friesian, which has become the representative breed of the Italian production of cow’s milk, thanks to the breeders' association. Over the years, until the advent of the new millennium, this breed has been the subject of a forced selection with the aim of maximizing production, even at the expense of the metabolic and physiological standards of the animal. In particular, this unhealthy management of cattle herds has caused, in italians farms, reproductive problems which are going to compromise first of all the fertility, the reproductive performance and pregnancy rate, and consequently the actual production of dairy cows. Consaguineity, incorrect nutritional plans, environmental stress, dysfunction of ovarian activity are just some of the many causes behind the syndrome of hypo-fertility and pregnancy failure. Cases of "Repeat Breeding" are now frequent in livestock farms, which has led to a strong awareness of the situation, as it was found that the reproductive decline adversely affects the company’s economic budget. The knowledge of the reproductive physiology of the cow is fundamental for the application of good management rules, thanks to which it is possible to reduce the rate of hypo-fertility. The respect for the animal welfare and for the physiological periods and rhythms, such as the birth-conception interval, dry period and voluntary waiting period, is accompanied by the so called reproductive technologies. The bovine species is highly regarded in the application of reproductive biotechnology. Artificial insemination in cow is currently the most widely applied at global level and is an advantageous solution to prevent the pathophysiology of conception, together with the synchronization of oestrus, superovulation, embryonic transfer and hormonal treatments to manipulate the oestrous and ovulatory cycle.
2021
The repeat breeding syndrome in dairy cattle
L’Italia settentrionale, in particolare le zone geografiche che rappresentano il Triveneto, è riconosciuta, in ambito zootecnico, come l’area nazionale nella quale si concentra l’allevamento delle bovine da latte. Nei primi decenni del ‘900 le razze tipiche locali da latte allevate in Lombardia, Veneto e Emilia Romagna, quali Modenese, Reggiana, Rendena, sono state abbandonate a favore della Holstein Frisona Olandese che, grazie all’associazionismo allevatoriale, è diventata la razza rappresentativa della produzione italiana di latte vaccino. Nel corso degli anni, fino all’avvento del nuovo millennio, questa razza è stata oggetto di una selezione spinta con l’obiettivo di massimizzare le produzioni, anche a discapito di quelli che sono gli standard metabolici e fisiologici dell’animale. In particolare, l’intensificazione massiva degli allevamenti ha causato problematiche a livello riproduttivo, andando a compromettere innanzitutto: fertilità, performance riproduttive e tasso di gravidanza, e di conseguenza la produzione stessa delle vacche lattifere. Consaguineità, piani nutrizionali scorretti, stress ambientali, disfunzione dell’attività ovarica sono solo alcune delle molteplici cause all’origine della sindrome dell’ipo-fertilità e mancata gravidanza. Casi di “Repeat Breeding” sono oggi frequenti nelle aziende zootecniche, ciò ha portato una forte sensibilizzazione in merito, in quanto si è riscontrato che il calo riproduttivo va ad inficiare negativamente il bilancio economico aziendale. La conoscenza della fisiologia riproduttiva della bovina è elemento fondamentale per l’applicazione di buone norme gestionali, grazie alle quali si riesce a ridurre il tasso di ipo-fertilità. Il rispetto del benessere animale e dei periodi e ritmi fisiologici, quali l’intervallo parto-concepimento, periodo di asciutta, periodo volontario di attesa, è accompagnato da quelle che sono le tecnologie riproduttive. La specie bovina è notevolmente considerata per quanto riguarda l’applicazione delle biotecnologie riproduttive. L’inseminazione artificiale è attualmente la più applicata a livello globale e, insieme alla sincronizzazione degli estri, alla superovulazione, al trasferimento embrionale e alle cure ormonali atte a manipolare il ciclo estrale e ovulatorio, rappresenta una soluzione vantaggiosa per prevenire le fisiopatologie del concepimento.
Fertilità
Mancato concepimento
Ciclo riproduttivo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/32287