L’idea di affrontare come argomento del mio elaborato finale il tema delle valenze educative del gruppo in una comunità per minori nasce dalla mia personale esperienza di tirocinio, effettuata in Comunità Ramaloch. Per sviluppare al meglio gli argomenti l’elaborato si struttura di tre capitoli. Nel capitolo I si discute su cosa rappresenta la Comunità per minori: attraverso un excursus storico-legislativo ho cercato di delineare la nascita dell’idea e della struttura di comunità, mettendo in risalto l’abbandono dell’istituzionalizzazione dei soggetti e il superamento del concetto di mera protezione dell’infanzia con l’introduzione di un significato molto più ampio di tutela del minore. Successivamente mi sono concentrata sulle caratteristiche che una comunità deve possedere per essere definita tale. Nel capitolo II si affrontano le valenze educative della comunità, ponendo particolare attenzione al ruolo dell’educatore, ritenuto essere fondamentale per la vita del minore in comunità; per poi dedicarmi alle varie tipologie di utenti accolti e ai diversi obiettivi che essa si pone. Nel capitolo III si riflette sul significato del termine gruppo, che Speltini e Palmonari, riprendendo da Lewin, sottolineano essere una totalità dinamica basata sull’interrelazione fra i suoi membri, per poi concentrarsi sulle valenze educative che il gruppo dei pari rappresenta per i minori. In conclusione di capitolo viene indagato il modo in cui gli obiettivi della comunità possono essere raggiunti dal gruppo; in particolar modo indagando il senso di gruppo nella Comunità Ramaloch.
Le valenze educative del gruppo nella comunità per minori
BERTONCELLO, PAMELA
2021/2022
Abstract
L’idea di affrontare come argomento del mio elaborato finale il tema delle valenze educative del gruppo in una comunità per minori nasce dalla mia personale esperienza di tirocinio, effettuata in Comunità Ramaloch. Per sviluppare al meglio gli argomenti l’elaborato si struttura di tre capitoli. Nel capitolo I si discute su cosa rappresenta la Comunità per minori: attraverso un excursus storico-legislativo ho cercato di delineare la nascita dell’idea e della struttura di comunità, mettendo in risalto l’abbandono dell’istituzionalizzazione dei soggetti e il superamento del concetto di mera protezione dell’infanzia con l’introduzione di un significato molto più ampio di tutela del minore. Successivamente mi sono concentrata sulle caratteristiche che una comunità deve possedere per essere definita tale. Nel capitolo II si affrontano le valenze educative della comunità, ponendo particolare attenzione al ruolo dell’educatore, ritenuto essere fondamentale per la vita del minore in comunità; per poi dedicarmi alle varie tipologie di utenti accolti e ai diversi obiettivi che essa si pone. Nel capitolo III si riflette sul significato del termine gruppo, che Speltini e Palmonari, riprendendo da Lewin, sottolineano essere una totalità dinamica basata sull’interrelazione fra i suoi membri, per poi concentrarsi sulle valenze educative che il gruppo dei pari rappresenta per i minori. In conclusione di capitolo viene indagato il modo in cui gli obiettivi della comunità possono essere raggiunti dal gruppo; in particolar modo indagando il senso di gruppo nella Comunità Ramaloch.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/32444