Un padre di un ragazzo gravemente disabile, coetaneo di Eluana Englaro, ripercorre i momenti salienti che hanno caratterizzato quella vicenda con particolare riferimento alle ultime ore drammatiche delle quali è stato testimone, all'esterno della casa di cura La Quiete, di Udine, dove due visioni contrapposte si fronteggiavano: da una parte il mondo cattolico in difesa della vita, qualunque essa sia, nella salute e nella malattia, dall'altra il mondo radicale progressista portatore dei valori dell'autodeterminazione e della qualità della vita. In seguito alla pronuncia della Corte d'Appello di Milano, l'equipe medica aveva provveduto alla rimozione del sondino attraverso il quale Eluana era alimentata e idratata, portandola alla morte dopo quattro giorni per fame e sete. Nel primo capitolo dopo l'esposizione dei fatti e della lunga ed articolata vicenda giudiziaria, vengono esposti i paradigmi dominanti , tuttora in campo della sacralità della vita e della qualità della vita. Il secondo capitolo è dedicato all'esperienza sul campo – un sit in riletto attraverso lo strumento dell'osservazione partecipante - della quale si rende protagonista l'autore della tesi con il figlio in carrozzella sul quale campeggia, provocatoriamente, un cartello con la scritta “uccidete anche me”. Nel terzo capitolo, dopo aver ripercorso gli avvenimenti che hanno condotto la società occidentale ad una condizione di benessere mai conosciuta in precedenza ed ad un radicale cambiamento dell'orizzonte valoriale, sul quale fanno capolino le inedite spinte eutanasiche figlie della rivendicazione della propria autodeterminazione, ci si interroga circa l'ingresso sulla scena della felicità. Ora che siamo tutti più ricchi, possiamo dire di essere altrettanto felici? - é l'interrogativo sotteso – Com'é ragionevole attendersi, la competizione per il suo possesso, può influire sulle scelte legate alla propria vita, a causa degli inevitabili aspetti relazionali che la felicità pone in essere.

La vicenda Englaro. Due paradigmi in campo e un altro in costruzione

FAGGIONATO, OMERO
2021/2022

Abstract

Un padre di un ragazzo gravemente disabile, coetaneo di Eluana Englaro, ripercorre i momenti salienti che hanno caratterizzato quella vicenda con particolare riferimento alle ultime ore drammatiche delle quali è stato testimone, all'esterno della casa di cura La Quiete, di Udine, dove due visioni contrapposte si fronteggiavano: da una parte il mondo cattolico in difesa della vita, qualunque essa sia, nella salute e nella malattia, dall'altra il mondo radicale progressista portatore dei valori dell'autodeterminazione e della qualità della vita. In seguito alla pronuncia della Corte d'Appello di Milano, l'equipe medica aveva provveduto alla rimozione del sondino attraverso il quale Eluana era alimentata e idratata, portandola alla morte dopo quattro giorni per fame e sete. Nel primo capitolo dopo l'esposizione dei fatti e della lunga ed articolata vicenda giudiziaria, vengono esposti i paradigmi dominanti , tuttora in campo della sacralità della vita e della qualità della vita. Il secondo capitolo è dedicato all'esperienza sul campo – un sit in riletto attraverso lo strumento dell'osservazione partecipante - della quale si rende protagonista l'autore della tesi con il figlio in carrozzella sul quale campeggia, provocatoriamente, un cartello con la scritta “uccidete anche me”. Nel terzo capitolo, dopo aver ripercorso gli avvenimenti che hanno condotto la società occidentale ad una condizione di benessere mai conosciuta in precedenza ed ad un radicale cambiamento dell'orizzonte valoriale, sul quale fanno capolino le inedite spinte eutanasiche figlie della rivendicazione della propria autodeterminazione, ci si interroga circa l'ingresso sulla scena della felicità. Ora che siamo tutti più ricchi, possiamo dire di essere altrettanto felici? - é l'interrogativo sotteso – Com'é ragionevole attendersi, la competizione per il suo possesso, può influire sulle scelte legate alla propria vita, a causa degli inevitabili aspetti relazionali che la felicità pone in essere.
2021
Englaro issue. two. paradigms on the field and another in construction
eutanasia
testamento biologico
disabili
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/32460