Presupposti dello studio: La Sindrome delle Apnee Ostruttive nel sonno, nota anche come OSAS, è una condizione caratterizzata da pause nella respirazione durante il sonno, dovute all’ostruzione parziale o totale delle prime vie aeree. Il quadro patologico presenta sintomatologia notturna come russamento, pause respiratorie, microrisvegli frequenti, nicturia e insonnia. La sintomatologia diurna invece consiste in sonnolenza, cefalea mattutina difficoltà di concentrazione, calo della libido e alterazioni del tono dell’umore. Per quantificare la gravità della patologia si utilizza soprattutto l’indice AHI che viene registrato con una polisonnografia diagnostica e che consiste nel numero di episodi misti ostruttivi e centrali apnoici o ipopnoici ogni ora di sonno. Statisticamente il sesso che risulta essere maggiormente colpito dalla patologia delle Apnee Ostruttive del Sonno risulta essere quello maschile. Altri fattori di rischio importanti sono un’età maggiore di 40 anni, l’obesità che si rileva convenzionalmente con il BMI o misurando la circonferenza del collo e l’ipertensione. Un trattamento non chirurgico per questa patologia consiste nei dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD). I MAD agiscono a livello dei tessuti molli orofaringei durante il sonno in quanto evitano il collasso attraverso la protrusione mandibolare, ma ha delle controindicazioni. La malattia parodontale è una condizione infiammatoria che colpisce le strutture di supporto dei denti (gengiva, osso e legamento parodontale), causandone una degenerazione che potrebbe portare alla perdita dei denti e contribuire all'infiammazione sistemica. L’uso del MAD può essere controindicato se gli elementi dentali non presentano un adeguato supporto come nel caso del paziente con malattia parodontale. Le forze di distribuzione e gli stress prodotti dai MAD possono variare a seconda dello stato parodontale e concentrarsi in determinate zone. Scopo dello studio: Analizzare la distribuzione delle forze e gli stress che i dispositivi di avanzamento mandibolare più diffusi in commercio generano sui tessuti di sostegno dei denti in un individuo sano rispetto a un paziente parodontale. Materiali e metodi: Sono stati realizzati i modelli tridimensionali delle ossa mascellari partendo da una CBCT di un paziente adulto in buona salute. E’ stata indotta una riduzione del 15% del volume dei tessuti parodontali per ricreare un modello di paziente parodontale confrontabile con il paziente sano. I Dispositivi di Avanzamento Mandibolare più diffusi in commercio (Orthoapnea™, Herbst, Somnodent Flex™, Somnodent Avant™) sono stati scansionati e sovrapposti ai modelli tridimensionali. Mediante una analisi al FEM è stata studiata la distribuzione degli stress e delle deformazioni che i quattro dispositivi inducono sui modelli dei mascellari del paziente sano e del paziente parodontale dopo un avanzamento di 9,5 mm. Risultati: Applicando ogni dispositivo MAD ai modelli tridimensionali sono state individuate differenze nelle distribuzioni degli stress e deformazioni sui legamenti parodontali e sugli elementi dentali. In generale il modello parodontale presenta un aumento degli indici di stress e deformazione sui denti e sui legamenti parodontali, un aumento tanto maggiore tanto era alto il valore sul modello sano. Conclusioni: Alcuni dispositivi presentano un picco dei valori degli stress e delle deformazioni vicino ai meccanismi di connessione rispetto ad altri tipi di dispositivi che invece dimostrano di avere distribuzione più omogenea. Nei pazienti parodontali bisogna evitare che il MAD induca eccessive forze sull’apparato di supporto parodontale già in sofferenza. La scelta del dispositivo ideale per il paziente deve tenere in considerazione anche i risultati di questo studio.
Distribuzione delle forze e degli stress sul legamento parodontale durante l'utilizzo dei dispositivi di avanzamento mandibolare per il trattamento dell’osas: confronto al FEM tra il paziente sano e parodontale
GOBBO, FEDERICO
2021/2022
Abstract
Presupposti dello studio: La Sindrome delle Apnee Ostruttive nel sonno, nota anche come OSAS, è una condizione caratterizzata da pause nella respirazione durante il sonno, dovute all’ostruzione parziale o totale delle prime vie aeree. Il quadro patologico presenta sintomatologia notturna come russamento, pause respiratorie, microrisvegli frequenti, nicturia e insonnia. La sintomatologia diurna invece consiste in sonnolenza, cefalea mattutina difficoltà di concentrazione, calo della libido e alterazioni del tono dell’umore. Per quantificare la gravità della patologia si utilizza soprattutto l’indice AHI che viene registrato con una polisonnografia diagnostica e che consiste nel numero di episodi misti ostruttivi e centrali apnoici o ipopnoici ogni ora di sonno. Statisticamente il sesso che risulta essere maggiormente colpito dalla patologia delle Apnee Ostruttive del Sonno risulta essere quello maschile. Altri fattori di rischio importanti sono un’età maggiore di 40 anni, l’obesità che si rileva convenzionalmente con il BMI o misurando la circonferenza del collo e l’ipertensione. Un trattamento non chirurgico per questa patologia consiste nei dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD). I MAD agiscono a livello dei tessuti molli orofaringei durante il sonno in quanto evitano il collasso attraverso la protrusione mandibolare, ma ha delle controindicazioni. La malattia parodontale è una condizione infiammatoria che colpisce le strutture di supporto dei denti (gengiva, osso e legamento parodontale), causandone una degenerazione che potrebbe portare alla perdita dei denti e contribuire all'infiammazione sistemica. L’uso del MAD può essere controindicato se gli elementi dentali non presentano un adeguato supporto come nel caso del paziente con malattia parodontale. Le forze di distribuzione e gli stress prodotti dai MAD possono variare a seconda dello stato parodontale e concentrarsi in determinate zone. Scopo dello studio: Analizzare la distribuzione delle forze e gli stress che i dispositivi di avanzamento mandibolare più diffusi in commercio generano sui tessuti di sostegno dei denti in un individuo sano rispetto a un paziente parodontale. Materiali e metodi: Sono stati realizzati i modelli tridimensionali delle ossa mascellari partendo da una CBCT di un paziente adulto in buona salute. E’ stata indotta una riduzione del 15% del volume dei tessuti parodontali per ricreare un modello di paziente parodontale confrontabile con il paziente sano. I Dispositivi di Avanzamento Mandibolare più diffusi in commercio (Orthoapnea™, Herbst, Somnodent Flex™, Somnodent Avant™) sono stati scansionati e sovrapposti ai modelli tridimensionali. Mediante una analisi al FEM è stata studiata la distribuzione degli stress e delle deformazioni che i quattro dispositivi inducono sui modelli dei mascellari del paziente sano e del paziente parodontale dopo un avanzamento di 9,5 mm. Risultati: Applicando ogni dispositivo MAD ai modelli tridimensionali sono state individuate differenze nelle distribuzioni degli stress e deformazioni sui legamenti parodontali e sugli elementi dentali. In generale il modello parodontale presenta un aumento degli indici di stress e deformazione sui denti e sui legamenti parodontali, un aumento tanto maggiore tanto era alto il valore sul modello sano. Conclusioni: Alcuni dispositivi presentano un picco dei valori degli stress e delle deformazioni vicino ai meccanismi di connessione rispetto ad altri tipi di dispositivi che invece dimostrano di avere distribuzione più omogenea. Nei pazienti parodontali bisogna evitare che il MAD induca eccessive forze sull’apparato di supporto parodontale già in sofferenza. La scelta del dispositivo ideale per il paziente deve tenere in considerazione anche i risultati di questo studio.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi Gobbo Federico.pdf
accesso riservato
Dimensione
2.7 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.7 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/32622