I disturbi dello spettro autistico (ASD) comprendono autismo, sindrome di Asperger e disturbi pervasivi dello sviluppo non altrimenti specificati. Il comportamento autistico è caratterizzato da comportamento ripetitivo, difficoltà comunicative, difficoltà di interazione sociale e, in alcuni casi, disturbi intestinali, ansia e aggressività. Le cause dell’ASD sono ancora poco chiare anche se si può attribuire un contributo piuttosto importante ad anomalie di origine genetica che determinano una struttura alterata del sistema nervoso. Tuttavia, le cause di origine genetica non riescono a spiegare la totalità dei casi ASD e si ritiene che anche diversi fattori ambientali possano influire sullo sviluppo di questi disturbi. Tra i fattori ambientali sembra rilevante il ruolo del microbiota intestinale. Con il termine microbiota intestinale si fa riferimento a tutti i microrganismi, che comprendono funghi, eubatteri ed archea, localizzati nel tratto gastrointestinale degli individui. In particolare, si è osservato che una percentuale maggiore di individui ASD rispetto alla popolazione normale presenta sintomi gastrointestinali, una maggiore permeabilità intestinale, un metabolismo e un assorbimento alterati dei disaccaridi a livello intestinali e queste disfunzioni sembrano essere influenzate dalla composizione microbica intestinale. Diversi studi hanno evidenziato una differente composizione microbica intestinale negli individui ASD, in cui è presente una quantità maggiore di batteri opportunisti e patogeni. Tra questi, risultano abbondanti batteri appartenenti al genere Clostridium, responsabili della produzione di metaboliti tossici. Gli stessi metaboliti sono stati individuati nel sangue e nelle urine dei pazienti ASD, ed alcuni appaiono in grado di superare la barriera ematoencefalica. Questi metaboliti, tra cui 4EPS, p-cresolo e altri composti ad essi correlati, sono oggetto di recenti studi che indagano su un possibile trattamento efficace in grado di contrastare, od almeno mitigare, i sintomi di ASD. Ad oggi, infatti, non esistono cure o trattamenti efficaci e specifici per l’ASD. Tuttavia, studi iniziali condotti in modello murino che valutavano l’efficacia del composto AB-2004 contro i metaboliti microbici hanno mostrato risultati promettenti ed hanno permesso l’inizio della sperimentazione dello stesso composto sull’uomo, per verificarne sicurezza, tollerabilità ed efficacia.
L'influenza del microbiota intestinale sull'autismo
ORTILE, CHIARA
2021/2022
Abstract
I disturbi dello spettro autistico (ASD) comprendono autismo, sindrome di Asperger e disturbi pervasivi dello sviluppo non altrimenti specificati. Il comportamento autistico è caratterizzato da comportamento ripetitivo, difficoltà comunicative, difficoltà di interazione sociale e, in alcuni casi, disturbi intestinali, ansia e aggressività. Le cause dell’ASD sono ancora poco chiare anche se si può attribuire un contributo piuttosto importante ad anomalie di origine genetica che determinano una struttura alterata del sistema nervoso. Tuttavia, le cause di origine genetica non riescono a spiegare la totalità dei casi ASD e si ritiene che anche diversi fattori ambientali possano influire sullo sviluppo di questi disturbi. Tra i fattori ambientali sembra rilevante il ruolo del microbiota intestinale. Con il termine microbiota intestinale si fa riferimento a tutti i microrganismi, che comprendono funghi, eubatteri ed archea, localizzati nel tratto gastrointestinale degli individui. In particolare, si è osservato che una percentuale maggiore di individui ASD rispetto alla popolazione normale presenta sintomi gastrointestinali, una maggiore permeabilità intestinale, un metabolismo e un assorbimento alterati dei disaccaridi a livello intestinali e queste disfunzioni sembrano essere influenzate dalla composizione microbica intestinale. Diversi studi hanno evidenziato una differente composizione microbica intestinale negli individui ASD, in cui è presente una quantità maggiore di batteri opportunisti e patogeni. Tra questi, risultano abbondanti batteri appartenenti al genere Clostridium, responsabili della produzione di metaboliti tossici. Gli stessi metaboliti sono stati individuati nel sangue e nelle urine dei pazienti ASD, ed alcuni appaiono in grado di superare la barriera ematoencefalica. Questi metaboliti, tra cui 4EPS, p-cresolo e altri composti ad essi correlati, sono oggetto di recenti studi che indagano su un possibile trattamento efficace in grado di contrastare, od almeno mitigare, i sintomi di ASD. Ad oggi, infatti, non esistono cure o trattamenti efficaci e specifici per l’ASD. Tuttavia, studi iniziali condotti in modello murino che valutavano l’efficacia del composto AB-2004 contro i metaboliti microbici hanno mostrato risultati promettenti ed hanno permesso l’inizio della sperimentazione dello stesso composto sull’uomo, per verificarne sicurezza, tollerabilità ed efficacia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/32793