Lo sviluppo degli approcci viroterapici risulta uno dei maggiori campi di ricerca per la cura di svariate forme di tumore. I vettori basati sul virus dell’herpes simplex sembrano essere molto promettenti in tal senso, grazie alle proprietà che questo virus possiede per natura. Nell’articolo di seguito presentato e discusso, si analizza lo sviluppo di un vettore basato su questo virus, ingegnerizzato in modo da infettare esclusivamente le cellule di tumore al seno riconoscendo sulla loro superficie il recettore del GDNF, denominato GFRα1, il quale risulta sovra-espresso soprattutto a livello delle cellule di questa forma di tumore. Il retargeting, come descritto poi, è stato ottenuto modificando la glicoproteina dell’envelope virale gD in maniera tale da presentare una mutazione nel residuo 38 e da esprimere il ligando specifico del recettore GFRα1, il GDNF, al posto della sequenza segnale utilizzata solitamente dall’antirecettore del virus per legare i recettori cellulari. Gli esperimenti condotti hanno permesso, quindi, di vagliare l’effettiva dipendenza da GFRα1 per l’ingresso nelle cellule, l’effettiva crescita e diffusione a livello di colture cellulari GFRα1+ in vitro e la regressione della massa tumorale a seguito di inoculazione intratumorale in vivo. Nella presente tesi, i risultati ottenuti dagli Autori vengono presentati e discussi criticamente.
Sviluppo di un vettore oncolitico basato sul virus dell'herpes simplex ingegnerizzato per riconoscere in maniera esclusiva il recettore per il GDNF GFRa1 al fine di ottenere un'infezione specifica del cancro al seno
ALBANESE, CARLO JUNIOR
2021/2022
Abstract
Lo sviluppo degli approcci viroterapici risulta uno dei maggiori campi di ricerca per la cura di svariate forme di tumore. I vettori basati sul virus dell’herpes simplex sembrano essere molto promettenti in tal senso, grazie alle proprietà che questo virus possiede per natura. Nell’articolo di seguito presentato e discusso, si analizza lo sviluppo di un vettore basato su questo virus, ingegnerizzato in modo da infettare esclusivamente le cellule di tumore al seno riconoscendo sulla loro superficie il recettore del GDNF, denominato GFRα1, il quale risulta sovra-espresso soprattutto a livello delle cellule di questa forma di tumore. Il retargeting, come descritto poi, è stato ottenuto modificando la glicoproteina dell’envelope virale gD in maniera tale da presentare una mutazione nel residuo 38 e da esprimere il ligando specifico del recettore GFRα1, il GDNF, al posto della sequenza segnale utilizzata solitamente dall’antirecettore del virus per legare i recettori cellulari. Gli esperimenti condotti hanno permesso, quindi, di vagliare l’effettiva dipendenza da GFRα1 per l’ingresso nelle cellule, l’effettiva crescita e diffusione a livello di colture cellulari GFRα1+ in vitro e la regressione della massa tumorale a seguito di inoculazione intratumorale in vivo. Nella presente tesi, i risultati ottenuti dagli Autori vengono presentati e discussi criticamente.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/32826