Con lo scopo di identificare specifici farmaci antivirali per rendere più efficace il trattamento terapeutico della malattia COVID-19, mediante un approccio di screening high-throughput per il riposizionamento di farmaci è stato selezionato un pool di composti in grado di inibire l’ingresso intracellulare di SARS-CoV-2. L’indagine è stata condotta impiegando una library di 1800 farmaci già approvati per uso clinico ed, inizialmente, particelle lentivirali pseudotipizzate con la glicoproteina spike di SARS-CoV, SARS-CoV-2 e VSV-G come controllo. I risultati ottenuti hanno permesso di identificare 15 composti che sono stati successivamente saggiati utilizzando SARS-CoV-2 selvaggio e la linea cellulare di rene di scimmia Vero E6. Quest’ultima analisi ha ristretto il campo di ricerca a 7 possibili composti ad attività altamente specifica tra cui clemastina, amiodarone, trimeprazina, bosutinib, toremifene, flupentixolo e azelastina: tre di questi (clemastina, trimeprazina e azelastina) si sono dimostrati essere antagonisti di recettori istaminici e la clemastina si è rivelato essere il composto con maggiore attività anti-SARS-CoV-2 (EC_50=0,95±0,83 μM). Queste evidenze sperimentali rappresentano un punto di partenza per esplorare ulteriormente tali molecole in studi in vivo ed in trial clinici.
Identificazione di inibitori di ingresso intracellulare di SARS-CoV-2 tra farmaci già approvati per uso clinico
FRIZZO, MARZIA
2021/2022
Abstract
Con lo scopo di identificare specifici farmaci antivirali per rendere più efficace il trattamento terapeutico della malattia COVID-19, mediante un approccio di screening high-throughput per il riposizionamento di farmaci è stato selezionato un pool di composti in grado di inibire l’ingresso intracellulare di SARS-CoV-2. L’indagine è stata condotta impiegando una library di 1800 farmaci già approvati per uso clinico ed, inizialmente, particelle lentivirali pseudotipizzate con la glicoproteina spike di SARS-CoV, SARS-CoV-2 e VSV-G come controllo. I risultati ottenuti hanno permesso di identificare 15 composti che sono stati successivamente saggiati utilizzando SARS-CoV-2 selvaggio e la linea cellulare di rene di scimmia Vero E6. Quest’ultima analisi ha ristretto il campo di ricerca a 7 possibili composti ad attività altamente specifica tra cui clemastina, amiodarone, trimeprazina, bosutinib, toremifene, flupentixolo e azelastina: tre di questi (clemastina, trimeprazina e azelastina) si sono dimostrati essere antagonisti di recettori istaminici e la clemastina si è rivelato essere il composto con maggiore attività anti-SARS-CoV-2 (EC_50=0,95±0,83 μM). Queste evidenze sperimentali rappresentano un punto di partenza per esplorare ulteriormente tali molecole in studi in vivo ed in trial clinici.The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/32833