La sentenza Achmea e il futuro delle clausole arbitrali contenute nei trattati in materia di investimento

The relationship between international investment law and European Union law has been the cause of an ever growing concern among both economic agents and arbitral courts. This has become particularly apparent since the 6th of march 2018, when the Court of Justice of the European Union ruled in favour of the incompatibility of the dispute settlement mechanism regulated by Article 8 of the Agreement on encouragement and reciprocal protectioon of investments between the Kingdom of the Netherlands and the Czech and Slovak Republic and the principle of autonomy of the legal order of the European Union. The present work aims at examining the implications of the Achmea judgment on the future of arbitration clauses contained in investment treaties with the support of the relevant case-law and the most recent doctrine.

Il rapporto tra il diritto internazionale degli investimenti e il diritto dell’Unione europea è stato causa di sempre crescenti preoccupazioni tanto per gli agenti economici quanto per le corti arbitrali. Ciò è apparso tanto più vero a partire dal 6 marzo 2018, quando la Corte di giustizia dell’Unione europea si è pronunciata a favore della contrarietà del meccanismo di risoluzione delle controversie disciplinato dall’articolo 8 dell’accordo per la promozione e la tutela reciproche degli investimenti tra il Regno dei Paesi Bassi e la Repubblica federale ceca e slovacca al principio di autonomia dell’ordinamento giuridico dell’Unione europea. Il presente lavoro intende analizzare le implicazioni della sentenza Achmea sul futuro delle clausole compromissorie contenute nei trattati in materia di investimento con l'ausilio della giurisprudenza pertinente e della dottrina più recente.