Abstract Scopo: il principale obiettivo dello studio è stato misurare la trasmittanza spettrale della lente a contatto fotocromatica durante la deattivazione del processo di fotocromatismo e successivamente valutare la qualità della visione in questa fase. Come obiettivo secondario è stata analizzata la trasmittanza spettrale e la qualità visiva durante la fase di attivazione. Metodi: Per lo studio è stata utilizzata la lente a contatto fotocromatica ACUVUE® OASYS con TransitionsTM di Johnson & Johnson e si è analizzata la trasmittanza per 20 lunghezze d’onda comprese tra 420 nm e 800 nm, con un intervallo di 20 nm l’una dall’altra. La strumentazione utilizzata è composta dal laser supercontinuum SuperK COMPACT (NKT Photonics), il monocromatore SuperK VARIA (NKT Photonics), il lens tube con portacampioni, il puntatore laser UV, la lampada UV, l’esposimetro UV e infine la fotocamera Zelux con sensori CMOS. Grazie poi ai programmi ImageJ (Fiji) e Matlab® si è potuto ricavare la curva di deattivazione e attivazione, ovvero la trasmittanza in funzione del tempo per le diverse lunghezze d’onda. Come seconda parte dello studio, sono stati effettuati su 10 soggetti il test di acuità visiva e quello di sensibilità al contrasto nella fase di deattivazione: in una stanza buia si è attivata completamente la lente a contatto e si è sottoposto il soggetto ad un test al minuto per 20 minuti complessivi. Per l’attivazione invece sono stati eseguiti all’esterno i due test visivi in tre diversi momenti della giornata (al mattino, a mezzogiorno e alla sera), prendendo in considerazione anche l’indice UV misurato con l’esposimetro UV. Risultati: La trasmittanza spettrale quando la lente è deattivata assume un valore massimo dell’86% per la lunghezza d’onda di 800 nm e un valore minimo dell’80% per la lunghezza d’onda di 520 nm. Per l’attivazione si ha un valore massimo dell’81% per la lunghezza d’onda di 800 nm, mentre si ha un valore minimo del 4% per la lunghezza d’onda di 520 nm. Si è constatato poi che durante la deattivazione della lente, sia l’acuità visiva sia la sensibilità al contrasto sono correlate debolmente con il tempo. Inoltre entrambe subiscono un miglioramento con il trascorrere del tempo. Per quanto riguarda il processo di attivazione si è notato che la lente si adatta ai cambiamenti di luce riuscendo a garantire una buona visione nei vari momenti della giornata. Conclusioni: La trasmittanza della lente a contatto fotocromatica misurata in questo studio è coerente con i risultati effettuati dall’azienda Johnson & Johnson. Si è inoltre riscontrato che la visione non viene influenzata in maniera significativa sia durante la deattivazione sia quando la lente è attivata.
Lente a contatto fotocromatica: valutazione della trasmittanza spettrale e influenza nei test visivi
SARTORETTO, ELENA
2021/2022
Abstract
Abstract Scopo: il principale obiettivo dello studio è stato misurare la trasmittanza spettrale della lente a contatto fotocromatica durante la deattivazione del processo di fotocromatismo e successivamente valutare la qualità della visione in questa fase. Come obiettivo secondario è stata analizzata la trasmittanza spettrale e la qualità visiva durante la fase di attivazione. Metodi: Per lo studio è stata utilizzata la lente a contatto fotocromatica ACUVUE® OASYS con TransitionsTM di Johnson & Johnson e si è analizzata la trasmittanza per 20 lunghezze d’onda comprese tra 420 nm e 800 nm, con un intervallo di 20 nm l’una dall’altra. La strumentazione utilizzata è composta dal laser supercontinuum SuperK COMPACT (NKT Photonics), il monocromatore SuperK VARIA (NKT Photonics), il lens tube con portacampioni, il puntatore laser UV, la lampada UV, l’esposimetro UV e infine la fotocamera Zelux con sensori CMOS. Grazie poi ai programmi ImageJ (Fiji) e Matlab® si è potuto ricavare la curva di deattivazione e attivazione, ovvero la trasmittanza in funzione del tempo per le diverse lunghezze d’onda. Come seconda parte dello studio, sono stati effettuati su 10 soggetti il test di acuità visiva e quello di sensibilità al contrasto nella fase di deattivazione: in una stanza buia si è attivata completamente la lente a contatto e si è sottoposto il soggetto ad un test al minuto per 20 minuti complessivi. Per l’attivazione invece sono stati eseguiti all’esterno i due test visivi in tre diversi momenti della giornata (al mattino, a mezzogiorno e alla sera), prendendo in considerazione anche l’indice UV misurato con l’esposimetro UV. Risultati: La trasmittanza spettrale quando la lente è deattivata assume un valore massimo dell’86% per la lunghezza d’onda di 800 nm e un valore minimo dell’80% per la lunghezza d’onda di 520 nm. Per l’attivazione si ha un valore massimo dell’81% per la lunghezza d’onda di 800 nm, mentre si ha un valore minimo del 4% per la lunghezza d’onda di 520 nm. Si è constatato poi che durante la deattivazione della lente, sia l’acuità visiva sia la sensibilità al contrasto sono correlate debolmente con il tempo. Inoltre entrambe subiscono un miglioramento con il trascorrere del tempo. Per quanto riguarda il processo di attivazione si è notato che la lente si adatta ai cambiamenti di luce riuscendo a garantire una buona visione nei vari momenti della giornata. Conclusioni: La trasmittanza della lente a contatto fotocromatica misurata in questo studio è coerente con i risultati effettuati dall’azienda Johnson & Johnson. Si è inoltre riscontrato che la visione non viene influenzata in maniera significativa sia durante la deattivazione sia quando la lente è attivata.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/33301