La tesi vuole concentrarsi sull’analisi della novella La carriola di Pirandello, contenuta in Novelle per un anno, e soffermarsi sull’influenza giocata da due figure notevoli del Modernismo: Bergson e Sterne. Partendo dal percorso genetico e variantistico della novella, si passa al vaglio della struttura e delle tecniche narrative del corpus, della sezione di cui la novella fa parte e infine de La carriola cercando di dare la giusta attenzione all’influenza della tradizione sterniana nella scelta del titolo. La riflessione verte, poi, su tematiche tipicamente moderniste e pirandelliane quali le maschere, la società e l’infanzia, per confluire nella definizione dei personaggi umani e non, portando in superficie le motivazione della scelta di non affidare un nome al protagonista. La tesi si conclude prendendo in considerazione i modelli e le fonti che hanno condizionato implicitamente o esplicitamente l’autore. Grande importanza è riservata al concetto vita-forma proposto dalle teorie di Bergson, dilaganti nell’epoca moderna e delle quali Pirandello si è fatto acuto continuatore, e alla regressione all’infanzia, valvola di sfogo che riecheggia l’hobby horse sterniano.
La carriola di Pirandello: analisi della novella tra la filosofia di Bergson e il Tristram Shandy di Sterne
PIERIN, ELENA
2021/2022
Abstract
La tesi vuole concentrarsi sull’analisi della novella La carriola di Pirandello, contenuta in Novelle per un anno, e soffermarsi sull’influenza giocata da due figure notevoli del Modernismo: Bergson e Sterne. Partendo dal percorso genetico e variantistico della novella, si passa al vaglio della struttura e delle tecniche narrative del corpus, della sezione di cui la novella fa parte e infine de La carriola cercando di dare la giusta attenzione all’influenza della tradizione sterniana nella scelta del titolo. La riflessione verte, poi, su tematiche tipicamente moderniste e pirandelliane quali le maschere, la società e l’infanzia, per confluire nella definizione dei personaggi umani e non, portando in superficie le motivazione della scelta di non affidare un nome al protagonista. La tesi si conclude prendendo in considerazione i modelli e le fonti che hanno condizionato implicitamente o esplicitamente l’autore. Grande importanza è riservata al concetto vita-forma proposto dalle teorie di Bergson, dilaganti nell’epoca moderna e delle quali Pirandello si è fatto acuto continuatore, e alla regressione all’infanzia, valvola di sfogo che riecheggia l’hobby horse sterniano.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pierin_Elena.pdf
accesso riservato
Dimensione
533.9 kB
Formato
Adobe PDF
|
533.9 kB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/33347