Il collezionismo è un fenomeno presente sin dall’antichità e nei secoli si è evoluto nella sua forma privata e pubblica. Nel territorio veneto questa evoluzione si è presentata in modo diverso a seconda della società, dell’economia, della storia di ogni provincia e ciò ha dato luogo non solo a collezioni diverse ma a modi diversi di concepire il collezionismo di antichità. Ad Adria (RO) l’interesse per i ritrovamenti locali portò allo sviluppo di un collezionismo volto alla conoscenza e allo studio del proprio territorio. La famiglia Bocchi porterà avanti per diverse generazioni questo approccio, scegliendo di ammettere nella propria collezione solo oggetti provenienti da Adria e contribuendo alla ricostruzione della storia della città. Francesco Antonio Bocchi sarà colui che più dei suoi predecessori si applicherà nello studio dei reperti contenuti nel museo di famiglia, non limitandosi a raccogliere ma investendo nella ricerca archeologica, dallo scavo allo studio dei materiali, fino al confronto con i più grandi studiosi dell’epoca. Attraverso un’analisi di parte dell’inventario che ci ha lasciato si cercherà di evidenziare quale aspetto della figura di Bocchi, collezionista o archeologo, è preponderante e in che modo ciò può aver influito nel suo operato.
Collezionismo e archeologia ad Adria (RO): trascrizione e analisi della seconda stesura dell'Inventario di Francesco Antonio Bocchi
FERRARI, MARGHERITA
2021/2022
Abstract
Il collezionismo è un fenomeno presente sin dall’antichità e nei secoli si è evoluto nella sua forma privata e pubblica. Nel territorio veneto questa evoluzione si è presentata in modo diverso a seconda della società, dell’economia, della storia di ogni provincia e ciò ha dato luogo non solo a collezioni diverse ma a modi diversi di concepire il collezionismo di antichità. Ad Adria (RO) l’interesse per i ritrovamenti locali portò allo sviluppo di un collezionismo volto alla conoscenza e allo studio del proprio territorio. La famiglia Bocchi porterà avanti per diverse generazioni questo approccio, scegliendo di ammettere nella propria collezione solo oggetti provenienti da Adria e contribuendo alla ricostruzione della storia della città. Francesco Antonio Bocchi sarà colui che più dei suoi predecessori si applicherà nello studio dei reperti contenuti nel museo di famiglia, non limitandosi a raccogliere ma investendo nella ricerca archeologica, dallo scavo allo studio dei materiali, fino al confronto con i più grandi studiosi dell’epoca. Attraverso un’analisi di parte dell’inventario che ci ha lasciato si cercherà di evidenziare quale aspetto della figura di Bocchi, collezionista o archeologo, è preponderante e in che modo ciò può aver influito nel suo operato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/33373