Matteazzi Marco THE MYTH OF VENICE: AN INSTITUTIONAL INTERPRETATION Degree in History First supervisor: Viggiano Alfredo Second supervisor: Savio Andrea The aim of this thesis is to attempt to understand the phenomenon of the Myth of Venice. The investigation will take place by considering it as a model of a narrative that is not monolithic and univocally definable but composed of many perspectives and facets involving different aspects, non-isolated fragments that can find a synthesis. This paper will attempt to achieve this by looking closely at the dynamics of the institutions that contributed to its construction, from the political to the juridical and administrative to the cultural, together with the role of the figurative arts and painting in particular and public rituals. The theoretical framework is composed of three chapters, through which we initially trace historically the political steps that led Venice to acquire hegemony in Italy and the Levant, first through a belligerent attitude and then through the consolidation of its position. Next, we will enter the heart of the thesis, analysing some of the legal-administrative institutions of the Venetian state, the Avogaria di Comun and the Auditori novi, then focusing on the Council of Ten, which progressively increased its authority, and the Quarantia Criminale. The investigation of these institutions will make use of interpretations from direct sources of various origins: Venetian in the case of Marin Sanudo, Florentine in the case of Giannotti, and foreign in the case of an anonymous Frenchman. This will provide an understanding of Venice's ability to maintain an institutional order and balance between itself and its subject cities, fuelling a myth of good administration. Finally, we will focus on the contribution of cultural institutions, such as the University of Padua and the Rialto School, we will enter into the iconography of the myth, touching on the painting and architecture of the time, and, finally, we will pay some attention to the role of public rituals and official historiography. The research method adopted was that of consulting the existing literature on the institutional history of Venice, adding, as mentioned, the analysis of some direct sources. At the end of the work, it will emerge that the myth of Venice is a complex, multifaceted phenomenon in which the various institutions have played an important role, demonstrating, over the course of the Serenissima Republic's millenary history, how we can speak of a timeless myth, but one that is closely linked to reality and the capacity to maintain a compactness and balance that make Venice an institutional model that is still admired today.

Matteazzi Marco IL MITO DI VENEZIA: UN’INTERPRETAZIONE ISTITUZIONALE Laurea in Storia Primo relatore : Viggiano Alfredo Secondo relatore: Savio Andrea Lo scopo di questa tesi è quello di cercare di comprendere il fenomeno del Mito di Venezia. L’indagine avverrà considerandolo come un modello di un racconto che non è un monolitico e univocamente definibile ma composto da tante prospettive e da tante sfaccettature che coinvolgono diversi aspetti, frammenti non isolati che possono trovare una sintesi. In questo lavoro si tenterà di raggiungerla osservando da vicino le dinamiche delle istituzioni che hanno contribuito a costruirlo, da quelle politiche a quelle giuridiche ed amministrative per arrivare a quelle culturali unitamente al ruolo delle arti figurative e della pittura in particolare e dei riti pubblici. L’impianto teorico si compone di tre capitoli, attraverso i quali inizialmente si ripercorrono storicamente i passi politici che hanno portato Venezia ad acquisire un’egemonia in Italia e nel Levante, prima attraverso un atteggiamento belligerante e poi di consolidamento della propria posizione. Successivamente si entrerà nel cuore della tesi, analizzando alcune delle istituzioni giuridico-amministrative dello Stato veneziano, l’Avogaria di Comun e gli Auditori novi per focalizzare poi l’attenzione sul Consiglio dei Dieci, che ha progressivamente aumentato la sua autorità e sulla Quarantia Criminale. L’indagine su tali istituzioni si avvarrà di una lettura delle interpretazioni di fonti dirette di varia provenienza: veneziana nel caso di Marin Sanudo, fiorentina nel caso di Giannotti, estera nel caso di un anonimo francese. Ciò permetterà di comprendere la capacità di Venezia di mantenere un ordine e un equilibrio istituzionale fra sé stessa e le città suddite, alimentando un mito di buona amministrazione. Infine, ci si concentrerà sul contributo delle istituzioni culturali, come l’Università di Padova e la Scuola di Rialto, si entrerà nell’iconografia del mito, toccando la pittura e l’architettura del tempo e, infine, si dedicherà una certa attenzione al ruolo dei riti pubblici e della storiografia ufficiale. Il metodo di ricerca adottato è stato quello di consultazione della letteratura esistente sulla storia istituzionale di Venezia, aggiungendo, come detto, l’analisi di alcune fonti dirette. Al termine del lavoro, emergerà che il mito di Venezia è un fenomeno complesso, sfaccettato, nel quale le diverse istituzioni hanno giocato un ruolo importante dimostrando, nel corso della storia millenaria, della Repubblica Serenissima, come si possa parlare di un mito senza tempo, ma strettamente legato alla realtà e alla capacità di mantenere una compattezza e un equilibrio, tali da rendere Venezia un modello istituzionale ammirato ancora oggi.

Il mito di Venezia: un'interpretazione istituzionale

MATTEAZZI, MARCO
2021/2022

Abstract

Matteazzi Marco THE MYTH OF VENICE: AN INSTITUTIONAL INTERPRETATION Degree in History First supervisor: Viggiano Alfredo Second supervisor: Savio Andrea The aim of this thesis is to attempt to understand the phenomenon of the Myth of Venice. The investigation will take place by considering it as a model of a narrative that is not monolithic and univocally definable but composed of many perspectives and facets involving different aspects, non-isolated fragments that can find a synthesis. This paper will attempt to achieve this by looking closely at the dynamics of the institutions that contributed to its construction, from the political to the juridical and administrative to the cultural, together with the role of the figurative arts and painting in particular and public rituals. The theoretical framework is composed of three chapters, through which we initially trace historically the political steps that led Venice to acquire hegemony in Italy and the Levant, first through a belligerent attitude and then through the consolidation of its position. Next, we will enter the heart of the thesis, analysing some of the legal-administrative institutions of the Venetian state, the Avogaria di Comun and the Auditori novi, then focusing on the Council of Ten, which progressively increased its authority, and the Quarantia Criminale. The investigation of these institutions will make use of interpretations from direct sources of various origins: Venetian in the case of Marin Sanudo, Florentine in the case of Giannotti, and foreign in the case of an anonymous Frenchman. This will provide an understanding of Venice's ability to maintain an institutional order and balance between itself and its subject cities, fuelling a myth of good administration. Finally, we will focus on the contribution of cultural institutions, such as the University of Padua and the Rialto School, we will enter into the iconography of the myth, touching on the painting and architecture of the time, and, finally, we will pay some attention to the role of public rituals and official historiography. The research method adopted was that of consulting the existing literature on the institutional history of Venice, adding, as mentioned, the analysis of some direct sources. At the end of the work, it will emerge that the myth of Venice is a complex, multifaceted phenomenon in which the various institutions have played an important role, demonstrating, over the course of the Serenissima Republic's millenary history, how we can speak of a timeless myth, but one that is closely linked to reality and the capacity to maintain a compactness and balance that make Venice an institutional model that is still admired today.
2021
The myth of Venice: an institutional interpretation
Matteazzi Marco IL MITO DI VENEZIA: UN’INTERPRETAZIONE ISTITUZIONALE Laurea in Storia Primo relatore : Viggiano Alfredo Secondo relatore: Savio Andrea Lo scopo di questa tesi è quello di cercare di comprendere il fenomeno del Mito di Venezia. L’indagine avverrà considerandolo come un modello di un racconto che non è un monolitico e univocamente definibile ma composto da tante prospettive e da tante sfaccettature che coinvolgono diversi aspetti, frammenti non isolati che possono trovare una sintesi. In questo lavoro si tenterà di raggiungerla osservando da vicino le dinamiche delle istituzioni che hanno contribuito a costruirlo, da quelle politiche a quelle giuridiche ed amministrative per arrivare a quelle culturali unitamente al ruolo delle arti figurative e della pittura in particolare e dei riti pubblici. L’impianto teorico si compone di tre capitoli, attraverso i quali inizialmente si ripercorrono storicamente i passi politici che hanno portato Venezia ad acquisire un’egemonia in Italia e nel Levante, prima attraverso un atteggiamento belligerante e poi di consolidamento della propria posizione. Successivamente si entrerà nel cuore della tesi, analizzando alcune delle istituzioni giuridico-amministrative dello Stato veneziano, l’Avogaria di Comun e gli Auditori novi per focalizzare poi l’attenzione sul Consiglio dei Dieci, che ha progressivamente aumentato la sua autorità e sulla Quarantia Criminale. L’indagine su tali istituzioni si avvarrà di una lettura delle interpretazioni di fonti dirette di varia provenienza: veneziana nel caso di Marin Sanudo, fiorentina nel caso di Giannotti, estera nel caso di un anonimo francese. Ciò permetterà di comprendere la capacità di Venezia di mantenere un ordine e un equilibrio istituzionale fra sé stessa e le città suddite, alimentando un mito di buona amministrazione. Infine, ci si concentrerà sul contributo delle istituzioni culturali, come l’Università di Padova e la Scuola di Rialto, si entrerà nell’iconografia del mito, toccando la pittura e l’architettura del tempo e, infine, si dedicherà una certa attenzione al ruolo dei riti pubblici e della storiografia ufficiale. Il metodo di ricerca adottato è stato quello di consultazione della letteratura esistente sulla storia istituzionale di Venezia, aggiungendo, come detto, l’analisi di alcune fonti dirette. Al termine del lavoro, emergerà che il mito di Venezia è un fenomeno complesso, sfaccettato, nel quale le diverse istituzioni hanno giocato un ruolo importante dimostrando, nel corso della storia millenaria, della Repubblica Serenissima, come si possa parlare di un mito senza tempo, ma strettamente legato alla realtà e alla capacità di mantenere una compattezza e un equilibrio, tali da rendere Venezia un modello istituzionale ammirato ancora oggi.
Luna
Luna
Luna
Luna
Luna
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi.pdf

accesso riservato

Dimensione 1.25 MB
Formato Adobe PDF
1.25 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/33484