La Quantum Molecular Resonance (QMR) è una tecnologia innovativa sviluppata da Telea Electronic Engineering che consente di ridurre il danno termico provocato da dispositivi e accessori che agiscono a contatto con il tessuto biologico trasmettendo calore, tra cui soprattutto l’elettrobisturi. Con questo elaborato si intende esporre gli approfondimenti teorici e i test sul campo che sono stati effettuati per proseguire il progetto, iniziato da un precedente gruppo di lavoro, che consiste nello studio di una nuova strumentazione laparoscopica che sia compatibile con la Risonanza Quantica Molecolare. Come introduzione al mondo dell’elettrochirurgia si presenta il meccanismo di funzionamento dell’elettrobisturi a partire da una descrizione tecnica di componenti e funzionalità, per giungere a un’indagine di ciò che avviene a livello cellulare, che consente di comprendere in cosa consiste il danno termico e quali sono le sue conseguenze a livello dell’organismo umano. Una volta definitii i concetti chiave di questo ramo della chirurgia, si affrontano le basi teoriche che hanno portato l’ingegner Gianantonio Pozzato all’invenzione della QMR e dei dispositivi che impiegano tale tecnologia per apprezzarne i benefici. In particolare è stato studiato il generatore Vesalius Quantum Smart dal punto di vista del funzionamento e delle sue proprietà, confrontandolo con un generatore impiegato in elettrochirurgia tradizionale proveniente da un’azienda competitor, il Maxium. Lo studio dei dispositivi è approfondito dalla visualizzazione delle relative forme d’onda tramite oscilloscopio e dalle prove su tessuto biologico. Il tema principale di questo elaborato è però la laparoscopia tra punti di forza e aspetti in evoluzione, per arrivare alla prima descrizione qualitativa delle due pinze sotto esame, la prima proveniente dall’azienda KLS Martin e la seconda firmata SunMedix. La trattazione procede nel campo dell’ergonomia, disciplina che si occupa dell’interazione tra l’uomo e lo strumento e che risulta di fondamentale importanza per rendere più confortevole possibile il lavoro del chirurgo. Dopo le considerazioni ergonomiche, si è passati ai test pratici impiegando le pinze da analizzare su tessuto collegandole a due generatori differenti, il Quantum Smart e il Maxium, in modo da produrre eventuali ulteriori osservazioni riguardo la coagulazione ottenibile con le due unità elettrochirurgiche. Per concludere, si presenta la tecnologia “Vessel Sealing” e le relative prove atte ad analizzare i sigilli risultanti dall’impiego dei due strumenti su arterie suine mediante le cosiddette “prove di scoppio”, eseguite erogando potenza esclusivamente dal generatore Vesalius.
Risonanza Quantica Molecolare: dispositivi e accessori per la riduzione del danno termico in elettrochirurgia
MARTELLO, FEDERICA
2021/2022
Abstract
La Quantum Molecular Resonance (QMR) è una tecnologia innovativa sviluppata da Telea Electronic Engineering che consente di ridurre il danno termico provocato da dispositivi e accessori che agiscono a contatto con il tessuto biologico trasmettendo calore, tra cui soprattutto l’elettrobisturi. Con questo elaborato si intende esporre gli approfondimenti teorici e i test sul campo che sono stati effettuati per proseguire il progetto, iniziato da un precedente gruppo di lavoro, che consiste nello studio di una nuova strumentazione laparoscopica che sia compatibile con la Risonanza Quantica Molecolare. Come introduzione al mondo dell’elettrochirurgia si presenta il meccanismo di funzionamento dell’elettrobisturi a partire da una descrizione tecnica di componenti e funzionalità, per giungere a un’indagine di ciò che avviene a livello cellulare, che consente di comprendere in cosa consiste il danno termico e quali sono le sue conseguenze a livello dell’organismo umano. Una volta definitii i concetti chiave di questo ramo della chirurgia, si affrontano le basi teoriche che hanno portato l’ingegner Gianantonio Pozzato all’invenzione della QMR e dei dispositivi che impiegano tale tecnologia per apprezzarne i benefici. In particolare è stato studiato il generatore Vesalius Quantum Smart dal punto di vista del funzionamento e delle sue proprietà, confrontandolo con un generatore impiegato in elettrochirurgia tradizionale proveniente da un’azienda competitor, il Maxium. Lo studio dei dispositivi è approfondito dalla visualizzazione delle relative forme d’onda tramite oscilloscopio e dalle prove su tessuto biologico. Il tema principale di questo elaborato è però la laparoscopia tra punti di forza e aspetti in evoluzione, per arrivare alla prima descrizione qualitativa delle due pinze sotto esame, la prima proveniente dall’azienda KLS Martin e la seconda firmata SunMedix. La trattazione procede nel campo dell’ergonomia, disciplina che si occupa dell’interazione tra l’uomo e lo strumento e che risulta di fondamentale importanza per rendere più confortevole possibile il lavoro del chirurgo. Dopo le considerazioni ergonomiche, si è passati ai test pratici impiegando le pinze da analizzare su tessuto collegandole a due generatori differenti, il Quantum Smart e il Maxium, in modo da produrre eventuali ulteriori osservazioni riguardo la coagulazione ottenibile con le due unità elettrochirurgiche. Per concludere, si presenta la tecnologia “Vessel Sealing” e le relative prove atte ad analizzare i sigilli risultanti dall’impiego dei due strumenti su arterie suine mediante le cosiddette “prove di scoppio”, eseguite erogando potenza esclusivamente dal generatore Vesalius.File | Dimensione | Formato | |
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