L'elaborato raccoglie una serie di studi che valutano il bias attentivo nelle vittime di abuso infantile, utilizzando il visual dot-probe task, e analizzano la sua relazione con il disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Gli studi presenti in letteratura rilevano un bias attentivo per i volti minacciosi in adulti vittime di abuso infantile. Il presente lavoro propone un confronto tra gli studi che estendono questi risultati ai bambini, utilizzando un paradigma più ecologico per questo tipo di popolazione, e gli studi che usufruiscono dello stesso paradigma negli adulti. Inoltre, discute la relazione tra i vari tipi di bias attentivi rilevati nelle vittime di abuso infantile e la psicopatologia, in particolare, i sintomi del PTSD. Infine, propone una discussione sulla validità del visual dot-probe task come paradigma di misurazione del bias attentivo. Gli studi presentati rilevano un bias attentivo nelle vittime di abuso infantile, la cui tipologia e direzione variano in base all'età dei partecipanti. La correlazione tra questo bias e i sintomi del PTSD esiste ed è significativa. Resta da approfondire se questa relazione possa essere un valido punto di partenza per lo studio del bias attentivo come indicatore precoce di disturbi relati all'abuso infantile e se la correzione di questo bias possa avere qualche effetto terapeutico.
Il bias attentivo nelle vittime di abuso infantile e il suo ruolo nel disturbo da stress post-traumatico.
BERNARDI, TOMMASO
2021/2022
Abstract
L'elaborato raccoglie una serie di studi che valutano il bias attentivo nelle vittime di abuso infantile, utilizzando il visual dot-probe task, e analizzano la sua relazione con il disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Gli studi presenti in letteratura rilevano un bias attentivo per i volti minacciosi in adulti vittime di abuso infantile. Il presente lavoro propone un confronto tra gli studi che estendono questi risultati ai bambini, utilizzando un paradigma più ecologico per questo tipo di popolazione, e gli studi che usufruiscono dello stesso paradigma negli adulti. Inoltre, discute la relazione tra i vari tipi di bias attentivi rilevati nelle vittime di abuso infantile e la psicopatologia, in particolare, i sintomi del PTSD. Infine, propone una discussione sulla validità del visual dot-probe task come paradigma di misurazione del bias attentivo. Gli studi presentati rilevano un bias attentivo nelle vittime di abuso infantile, la cui tipologia e direzione variano in base all'età dei partecipanti. La correlazione tra questo bias e i sintomi del PTSD esiste ed è significativa. Resta da approfondire se questa relazione possa essere un valido punto di partenza per lo studio del bias attentivo come indicatore precoce di disturbi relati all'abuso infantile e se la correzione di questo bias possa avere qualche effetto terapeutico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/33573