La letteratura riguardo i processi attentivi è molto ampia. Questo studio in particolare si ispira all’effetto del gaze cueing per cui lo spostamento dell’attenzione degli individui verso un determinato target risulta facilitato (quindi più rapido) se lo sguardo della persona osservata è rivolto nella stessa direzione (Friesen & Kingstone, 1998). Questo meccanismo viene indagato tramite una versione modificata del paradigma di Posner in cui vengono utilizzati volti (stilizzati o fotografie) con sguardi rivolti verso destra, sinistra o verso il partecipante (Frischen et al., 2007). In questo esperimento si è cercato di osservare il medesimo effetto di facilitazione utilizzando come cue le impronte di un cane. In letteratura si trovano già esperimenti che confermano la presenza dello stesso effetto con stimoli non sociali (Galfano et al., 2012; Hommel et al., 2001; Tipples, 2002), ma si tratta quasi esclusivamente di stimoli come frecce o parole orientative (come “destra” o “sinistra”) che forniscono un’indicazione molto chiara della direzione. Per indagare questo fenomeno è stato strutturato un esperimento basandosi sul paradigma di Posner (utilizzando come cue un’immagine delle impronte di un cane), l’occhio destro del partecipante è stato tracciato tramite un eye tracker per misurarne i movimenti oculari saccadici. Il compito del partecipante consisteva nel muovere gli occhi verso destra o sinistra a seconda dell’istruzione ricevuta. I risultati hanno confermato le ipotesi di partenza, sono stati osservati tempi di risposta minori nelle prove con il cue congruente al segnale di istruzione, questo ci suggerisce che è possibile osservare una facilitazione dell’orientamento dell’attenzione nella direzione verso cui sono orientate delle impronte osservate.
L'effetto delle impronte direzionate nell'attenzione spaziale
POLO, ANDREA
2021/2022
Abstract
La letteratura riguardo i processi attentivi è molto ampia. Questo studio in particolare si ispira all’effetto del gaze cueing per cui lo spostamento dell’attenzione degli individui verso un determinato target risulta facilitato (quindi più rapido) se lo sguardo della persona osservata è rivolto nella stessa direzione (Friesen & Kingstone, 1998). Questo meccanismo viene indagato tramite una versione modificata del paradigma di Posner in cui vengono utilizzati volti (stilizzati o fotografie) con sguardi rivolti verso destra, sinistra o verso il partecipante (Frischen et al., 2007). In questo esperimento si è cercato di osservare il medesimo effetto di facilitazione utilizzando come cue le impronte di un cane. In letteratura si trovano già esperimenti che confermano la presenza dello stesso effetto con stimoli non sociali (Galfano et al., 2012; Hommel et al., 2001; Tipples, 2002), ma si tratta quasi esclusivamente di stimoli come frecce o parole orientative (come “destra” o “sinistra”) che forniscono un’indicazione molto chiara della direzione. Per indagare questo fenomeno è stato strutturato un esperimento basandosi sul paradigma di Posner (utilizzando come cue un’immagine delle impronte di un cane), l’occhio destro del partecipante è stato tracciato tramite un eye tracker per misurarne i movimenti oculari saccadici. Il compito del partecipante consisteva nel muovere gli occhi verso destra o sinistra a seconda dell’istruzione ricevuta. I risultati hanno confermato le ipotesi di partenza, sono stati osservati tempi di risposta minori nelle prove con il cue congruente al segnale di istruzione, questo ci suggerisce che è possibile osservare una facilitazione dell’orientamento dell’attenzione nella direzione verso cui sono orientate delle impronte osservate.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/33634