Gli effetti del misgendering e del deadnaming sul benessere psicologico degli individui transgender

Il misgendering e il deadnaming sono forme di microaggressione subite dagli individui transgender che aumentano e rafforzano il minority stress e le conseguenze ad esso associate, con effetti negativi sul livello di disforia di genere degli individui, e, quindi, sul rapporto degli individui con il proprio corpo, sui sintomi e i comportamenti internalizzanti, esternalizzanti e a rischio. Gli episodi di misgendering peggiorano la percezione di incongruenza tra il proprio corpo e la propria identità di genere, abbassando l'autostima fisica delle persone transgender. La percezione di stigma associata agli episodi di misgendering aumenta la probabilità di sviluppare sintomi internalizzanti e di mettere in atto comportamenti a rischio. Il misgendering per le persone transgender non binarie ha delle caratteristiche peculiari, come il fenomeno della cancellazione delle identità non binarie e l'auto-misgendering dovuto all'esistenza di due soli pronomi nella lingua italiana, quello maschile e quello femminile.